Parlo la lingua che mi è rimasta

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parlo la lingua che mi è rimasta -
vuol dire: conosco
le ristrettezze del compositore
E se indico l’aria
se addolcisco gli occhi al niente, se
con l’acqua dipingo la pioggia
non c’è ragione. Meno utile persino
del politeismo insegnatomi dai fiori.

Luca Crastolla

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