lorinsigneofficial: mi apri?
Sgrano gli occhi e in un batter d'occhio un sorriso che va da orecchio a orecchio mi si apre sul volto. Mi spaventa un po' l'effetto che mi fa: mi rende felice come non mai, anche quando voglio solo piangere, il suo pensiero mi rallegra immediatamente. Non credo di aver mai provato niente di simile in vita mia.
Mi avvicino al citofono e premo il pulsante che fa scattare il portone, poi apro la porta e la lascio socchiusa, permettendogli di entrare. Cerco di mascherare l'eccessiva contentezza e l'impazienza nel vederlo sedendomi sul divano a leggere il libro che avevo iniziato proprio quella mattina, ma con scarsissimi risultati. Il cuore non smette di battere forte nella cassa toracica, il suono mi rimbomba in testa e non riesco a comprendere le parole scritte.
Sento un movimento e poi il rumore della porta che si chiude, segno che probabilmente Lorenzo è entrato. E se è un ladro?
Mi alzo lentamente e con passi felpati gli vado incontro, sospirando sollevata quando vedo che è lui. Con un sorriso mi avvicino e mi godo il suo profumo, lo stesso che poche notti fa mi aveva cullata.«Ciao nenné» mi prende per i fianchi e mi attacca al suo corpo, come se in fondo anche lui non stesse aspettando altro. Mi lascia vari baci a stampo, dolcemente, mentre io gli accarezzo il petto. Mi toglie il fiato quando si precipita con foga sulle mie labbra, come se ne andasse della sua stessa vita.
Ci stacchiamo dopo qualche istante, che a me sono parsi anni; se non mi avesse tenuta, probabilmente non mi sarei retta in piedi. Nessuno mi ha mai baciata con questa intensità, nessuno mi ha mai fatta sentire così speciale. Sento ancora le sue mani che vagano curiose per i miei i fianchi, i brividi che invadono il mio corpo.«Magari mi manderai a quel paese, perché la proposta ti sembrerà inaccettabile, ma ci provo lo stesso. Dries ha organizzato una cena con tutte le mogli/fidanzate. Ecco, mi chiedevo se volessi venire con me» Lorenzo si gratta la nuca, visibilmente imbarazzato. Se una parte della mia mente si concentra su quanto sia tenero con le gote lievemente arrossate, l'altra parte inizia a stilare un elenco dei peggiori scenari apocalittici che potrebbero presentarsi. Eppure, quegli occhi marroni così dolci sono diventati in poco tempo la mia debolezza, e non riesco proprio a dirgli di no.
«Va bene, solo perché hai azzeccato tutti i tempi verbali» scoppio a ridere quando la sua faccia assume un'espressione a metà tra il divertito e l'indignazione, poi un sorrisetto malefico si apre sul suo volto. La risata mi muore in gola e indietreggio mentre lui avanza felino verso di me, e ben presto mi ritrovo stesa sul divano. Cerco di alzarmi il più in fretta possibile ma i miei riflessi non sono minimamente paragonabili ai suoi. Mi blocca con il suo corpo e i miei tentativi di ribellione sono vani.
«Non mi scappi» sussurra, cominciando a farmi il solletico.
«No Lorenzo, ti prego, smettila» urlo tra le risate, mentre mi dimeno. Il solletico, per me, è un'autentica tortura cinese.
Riesco, non so nemmeno io come, ad invertire le posizioni, finendo sopra di lui. Molto probabilmente, è lui che me l'ha lasciato fare, colpito da un moto di pietà.«Film?» lui annuisce, allora mi allungo, prendendo il telecomando da sopra il tavolino di vetro posizionato davanti al divano e accendendo Netflix.
«Sta messa bene la signorina eh» mi punzecchia un fianco, facendomi ridacchiare.
«Ha parlato» seleziono un film a caso, poi poggio la testa sul suo petto e lui prende ad accarezzarmi i capelli.Non credo ci sia assolutamente niente in grado di rovinare questo momento: è come se ci fossimo cercati per tutta la vita e ora che siamo insieme, tutto il resto sembra sparire. Ma ognuno ha un pensiero fisso che incombe e pesa come una spada di Damocle: la famiglia per lui, quel segreto doloroso che custodisco io; quando siamo insieme, questi sono più leggeri, si fanno da parte, ci lasciano un attimo per respirare. E io li ringrazio, perché anche la sofferenza, a volte, si prende una pausa.
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Coffee «Lorenzo Insigne»
FanfictionNapule è na tazzulella e' cafè non solo perché nella capitale partenopea sono maestri nel preparare il caffè, ma soprattutto perché proprio questo farà nascere una delle storie d'amore più belle. Dedicata a @vale1926