"Che significa Jungkook?"
"Che ti farei solo stare peggio"
Jimin si allontanò e con la forchetta che aveva in mano prese delle uova sbattute.
Fece uno,due,tre bocconi pieni masticando velocemente e una volta ripulito il piatto si alzò per porlo nel lavandino.
"Ho esattamente i tuoi stessi problemi, dove sarebbe la difficoltà nel poterne parlare INSIEME?"Alzò la voce.
"Per la prima volta in vita mia incontro qualcuno che può davvero capirmi e starmi accanto, che può condividere un malessere che può essere DAVVERO condiviso e tu stai dicendo che sarebbe meglio fare finta di non esserci mai conosciuti?"
Avrei voluto rispondergli in molti modi, avrebbe potuto trovare qualcun'altro che sarebbe riuscito ad aiutarlo coi suoi problemi piuttosto che avere accanto una persona così incentrata sui suoi. Mi alzai e camminai verso di lui e nonostante il precedente sfogo non accennava a spostarsi, era un buon segno, significava che voleva che rispondessi.
"Perché proprio io Jimin?"
"Perché quando ti tocco ti sento simile a me come nessun'altro prima d'ora"
Avvicinò l'orecchio al mio petto.
"E fidati Jungkook che di cuori ne ho sentiti tanti, di volti ne ho sfiorati centinaia, ma nessuno è minimamente simile al tuo"
Jimin aveva intanto iniziato ad ascoltare ancora il mio battito e con il pollice mi accarezzava il dorso della mano.
Stavo definitivamente perdendo la testa.
Mentre camminavo sulla via di casa decisi di scrivere ad Hoseok, l'unico che probabilmente sarebbe stato più pacato e comprensivo. Pensai che con molte probabilità me ne sarei pentito in secondo momento, ma Hoseok sembrò aver razionalizzato e decisi di passare da lui.
Casa di Hoseok era davvero piccola, un po' disordinata ma accogliente, profumava di cannella e sentire ancora una volta quell'odore intenso mi fece ricordare delle notti in bianco passate con lui e Taehyung a guardare fuori dalla finestra a contare le stelle.
Hoseok mi accolse con un caloroso abbraccio, apprezzavo spesso queste forme d'affetto ma in quel momento non mi sentivo dell'umore adatto per effusioni di alcun tipo, mi allontanai imbarazzato.
Strano, però di Jimin non ti lamentavi.
"Jungkook...va tutto bene?"
"Hyung, sto meglio ora"
"Dove sei stato?" mi fece accomodare sul divano mentre prese dal bancone della cucina una tazza di tè che mi porse, lo ringraziai chinando il capo.
Non riuscivo a mentire con Hoseok e Taehyung, avevo questo strano tic al naso ogni volta che dicevo una bugia che me lo faceva arricciare in modo buffo e involontario, quindi non potei fare altro che dire le cose come stavano."Sono stato da Jimin, era l'unico posto che mi è venuto in mente"
Hoseok mi guardò divertito, alzò un sopracciglio e prese un sorso di tè incrociando le gambe e coprendosele con la vestaglia arancione che indossava.
"Che c'è?"
"Ah no, niente..." si schiarì la gola, prese un altro sorso prima di posare la tazzina e piegarsi per poggiare i gomiti sulle ginocchia. Si passò una mano fra i capelli e mi rivolse uno sguardo d'un tratto più freddo e malinconico."Jungkook, lo sai che ti consideriamo un fratello, che siamo cresciuti insieme e che faremmo qualsiasi cosa per farti stare bene..."
"... e credo che proprio per questo avresti dovuto parlarci di come ti senti"
"Ma già lo faccio"
"Si ma...ecco... dire quello che ti passa realmente per la testa, non basta un sto male perché non riesco a parlare o un sto bene perché oggi ho visto un gattino per strada. Parlo di emozioni allo stato puro, quelle che ti ripeti tante volte nella testa ma che tieni per te"
Rimasi in silenzio, guardando la finestra da dove si vedevano alcuni fiori blu danzare trasportati dal vento.
"E oltre quello...credo tu debba parlare con Taehyung, lo sai come reagisce appena si parla di suic-" si interruppe improvvisamente e fece un respiro profondo, portandosi la tazza di té alla bocca per poterne bere un sorso.
"Lo sai anche tu quanto sia delicato quel discosto per lui e come sia ancora una ferita aperta, no?"Perché io dovevo capire gli altri ma gli altri non dovevano capire me?
Annuii e mi portai la tazzina ancora bollente sulle labbra che mi bruciarono leggermente, ma non ci feci caso. Iniziai a percepire tensione nell'aria e decisi di interrompere quel silenzio imbarazzante cambiando discorso.
"Hyung, cosa si prova quando ci si innamora?"
N/A
Questo capitolo è un po' più corto :/ ma non avrei potuto gestire la storyline diversamente 👀👀👀👀
anyways lo speak yourself tour è ufficialmente iniziato e io sto TREMANDO perché sarò al concerto del 7 giugno a parigi!!!! e sono super super excited!!!!!
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𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆𝒔 - jikook.
Fanfic»𝙨𝙝𝙤𝙧𝙩 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙮 started: April 2019 finished: June 2019 "Perché proprio io Jimin?" "Perché quando ti tocco ti sento simile a me come nessun'altro prima d'ora" Avvicinò l'orecchio al mio petto. "E fidati Jungkook che di cuori ne ho sentiti tan...