"Cosa significa, Jimin!"Continuavo a scrivere sul suo braccio, non voleva dire altro ed iniziai a scrollargli le spalle, cercando di convincerlo a spiegarmi più chiaramente quella situazione che lo terrorizzava così tanto.
"Kookie..."
mi prese la mano.
"Significa...che anche io sono coinvolto..."
"Ma ho sempre saputo che la madre di Taehyung è morta suicida!!"
"Non è così....chi gli ha detto una cosa simile?"
Aggrottai le sopracciglia confuso.
"Significa.... che qualcuno ha mentito a Taehyung"
"Probabile"
...."E temo anche che a breve conoscerà la verità ..."Non appena pronunciò quelle parole sentii dietro di me chiudersi rumorosamente la portiera di una macchina. Mi si gelò il sangue nelle vene e non osai girarmi per terrore si trattasse di Taehyung che tanto stava cercando di mettersi in contatto con me.
Jimin continuava a guardarmi e accarezzarmi la mano quando sentii strattonarmi via da dove ero seduto e finii con la faccia sulla sabbia calda, sopra la mia guancia una mano che mi bloccava.
Con la coda dell'occhio intravidi quella che era una delle felpe di Taehyung e la sua mano stringeva quella di Jimin che probabilmente gli stava dando problemi di respirazione visto la stretta che premeva sul suo collo. Aprii la bocca ma nulla fuoriuscii dalle mie corde vocali, si stavano impegnando tanto per emettere quello che avrei voluto fosse un urlo per fargli smettere di stringere così forte la felpa di Jimin, che intanto confuso si dimenava e piangeva.Taehyung aveva uno sguardo spaventoso, inquietante, mostruoso.
Tirai un calcio più forte possibile sulla sua schiena e si lagnò lasciandomi la presa dal viso e andandosi a tastare la zona dolorante. Mi lanciò uno sguardo infastidito e lo spinsi sulla sabbia, cadde di schiena.
"Che cazzo stai facendo Taehyung?!" gesticolai il più veloce possibile per impedire che potesse interrompermi per scagliarsi ancora una volta contro Jimin che spaventato si guardava intorno.
"Stai attento a chi ti ritrovi sotto le coperte Jungkook, potrebbe essere il figlio di un killer."
"Chi mi ritrovo dove???" speravo Jimin non avesse sentito.
Si alzò in piedi e si pulí dalla sabbia che gli era finita persino nei capelli. Intanto io spalancai le braccia, come per difendere Jimin che seduto sulla sabbia dietro di me piangeva.
"Jungkook, non scherziamo, quello sgorbietto che proteggi con tanto impegno non è altro che il figlio di chi è il responsabile della morte di mia madre"
Il suo sguardo era terrificante.
"La tua rabbia verso di lui è infondata! Non è stato lui ad uccidere tua madre! È stato solo un incidente!"
"SOLO?" Taehyung urlò avvicinandosi pericolosamente al mio collo, puntandomi un dito sul petto e spingendo fino a farmi male.
"SOLO un incidente? Questo incidente mi ha rovinato la vita, ha portato via la mia famiglia e mi ha condannato a vivere una vita al servizio di quella bestia di mio padre che mi tratta come se fossi uno schiavo destinato a vivere una vita squallida come la sua!" Taehyung ribolliva di rabbia, espirava affannosamente dal naso e cercava di trattenere le lacrime, non gli piaceva farsi vedere debole, quella volta che lo incontrai e pianse sotto la pioggia mi sorprese proprio per questo.
"E ora anche tu... ora anche tu stai iniziando ad andare via da me..." spinse ancora più forte con il dito, che trascinò dolorosamente fino alla mia tempia.
"Pensa con chi hai a che fare"
Raramente mi trovavo a dover muovere le labbra per potermi far capire, ma in quel momento il mio sguardo che si era incupito non voleva distogliersi dai suoi occhi, che ricevendo una risposta minacciosa da parte dei miei, mi fecero capire che stavano quasi per intimorirsi.
"A l l o n t a n a t i" scandii bene ogni lettera, senza il minimo accenno a voler distogliere lo sguardo.
Taehyung in risposta non si mosse di un centimetro ma spostò lo sguardo dietro le mie spalle, dove Jimin stava probabilmente ascoltando, poi tornò a guardare me e mi sussurrò per non farsi sentire."Cosa provi per lui, Jungkook"
"Che cosa ti importa"
"Ha ucciso mia madre"
"Non è colpa sua e lo sai"
Taehyung alzò la voce all'improvviso fino a farmi spaventare."Sarebbe dovuto morire anche lui quel giorno"
Non ci vidi più.
Afferratolo dal collo e stretto con entrambe le mani lo buttai un'altra volta sulla sabbia mentre lui batteva sulla mia schiena cercando di liberarsi.
Sentii il mio controllo andarsi velocemente perdendo, tutto intorno a me si fece nero e l'unico suono che raggiunse le mie orecchie fu quello di Taehyung che respirava con fatica e che con voce spezzata mi chiedeva di lasciarlo andare.Poi sentii una mano accarezzarmi la testa.
"Jungkook..." Jimin sussurrò con voce tremante. Mi voltai verso lui e lo guardai nei suoi occhi gonfi di lacrime che imploranti sembravano chiedermi di smettere.
Mollai la presa e lasciai che Taehyung si riprendesse tossendo rumorosamente, tenendosi il petto che si sollevava e si abbassava rapidamente."Jungkook... lasciami parlare con lui..."
"Ho paura ti faccia del male"
"Non lo farà"Istintivamente lo abbracciai dolcemente, come se avessi avuto paura di fargli del male. Lui ci mise poco a ricambiare l'abbraccio nel quale affondò il viso nel mio collo accarezzandomi la schiena dolorante per i pugni ricevuti in precedenza da Taehyung.
Vidi Jimin alzarsi e camminare verso Taehyung, che intanto ancora tossiva. Quando gli afferrò una mano mi alzai istintivamente e feci per avvicinarmi: mi bruciava alla bocca dello stomaco vedere le sue morbide piccole mani afferrare le mani di Taehyung, in più sentivo che qualcosa sarebbe andato storto se non fossi intervenuto.
Taehyung rimase pietrificato da quel gesto e lo rimase a guardare silenziosamente negli occhi, probabilmente aveva notato il suo insolito colore azzurro. Portò la mano che aveva afferrato sul suo petto.
"Taehyung, tua madre è qui"
STAI LEGGENDO
𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆𝒔 - jikook.
Fanfic»𝙨𝙝𝙤𝙧𝙩 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙮 started: April 2019 finished: June 2019 "Perché proprio io Jimin?" "Perché quando ti tocco ti sento simile a me come nessun'altro prima d'ora" Avvicinò l'orecchio al mio petto. "E fidati Jungkook che di cuori ne ho sentiti tan...