Teneva gli occhi chiusi.Continuai a guardarlo curiosamente sperando che si voltasse verso di me, aspettai di vedere se si sarebbe voltato per ringraziarmi. Rimase però a testa bassa e con le ginocchia sul pavimento mentre con una mano teneva due dei libri che era riuscito a salvare; continuava a tastare il pavimento in cerca degli occhiali che però avevo già poggiato sopra i libri, proprio sotto il suo naso.
Mi stava ignorando?
Mi avvicinati con cautela e gli toccai delicatamente la spalla, speranzoso di ricevere risposta, l'unica reazione che ricevetti fu un sussulto e i sue occhi sottili che si spalancarono d'improvviso spaventati e giurai di star per perdere i sensi quando vidi quel colore così insolito volgersi diretto nei miei occhi, ne rimasi immediatamente stregato; erano di un tal colore chiaro da ipotizzare si potesse trattare di lenti a contatto o di qualche assurda chirurgia che permetteva di cambiare colore delle pupille, ma prima di poter elaborare ulteriori teorie il ragazzo si morse le labbra agitato e con esitazione posò la mano sulla mia spalla.
"Mi dispiace..."
Scossi la testa per rassicurarlo ma non sembrava voler cambiare l'espressione desolata che aveva in volto.
Prima che potessi provare nuovamente a rassicurarlo Hoseok mi raggiunse repentinamente e guardò la scena dall'alto, alzò un sopracciglio confuso da tutti quei libri sparsi sul pavimento e intuì il mio imbarazzo dal modo in cui navigavo disorientato."Ma che sta succedendo.."
Si piegò verso il ragazzo corvino.
"Ti serve una mano?"Da lì gli occhi di Hoseok si fecero seriosi, il ragazzo chiese nuovamente dei suoi occhiali e senza troppe domande Hoseok si voltò verso di me, mi si avicinò all'orecchio e sussurrò:
"Credo sia cieco"
"Sei sicuro?"
Hoseok annuì e mi fece segno di guardare mentre passava la mano davanti gli occhi del corvino che non sembrò reagire, confermando la sua teoria. Prima che potessi controbattere si rivolse con delicatezza al ragazzo davanti a me.
"Come ti chiami?"
"Jimin... potrei riavere i miei occhiali perfavore?"Senza neanche pensarci afferrai gli occhiali da sopra i libri e glieli misi delicatamente sul viso, facendo attenzione a non fargli in alcun modo male. Sentendosi tutto d'un tratto qualcosa sfiorargli il visto mi afferrò il polso, per poi accorgersi che si trattava degli occhiali che tanto stava cercando. Sorrise delicatamente, sussurrò un grazie che echeggiò nelle mie orecchie allo stesso modo in cui quella misteriosa voce per strada la stessa notte chiedeva aiuto, mentre stavo per gettarmi dalla ringhiera.
Un brivido che mi percorse la schiena mi fece allontanare di qualche passo, con agitazione continuai a guardare il ragazzo corvino mentre veniva rassicurato da Hoseok.
I sensi di colpa si aggravarono sempre di più dopo aver capito che in realtà la sagoma che avevo visto si trattava di un ragazzo cieco che avrei potuto aiutare se solo non fosse stato per la mia voce. Mentre mi lasciavo sommergere dai miei pensieri sentii Hoseok chiamare il mio nome."Jungkook, vieni qui, perché ti allontani?"
Mi riavvicinai lentamente verso Hoseok che intanto porse il resto dei libri al ragazzo che lo ringraziò.
"Jimin, questo è Jungkook"
Jimin allungò la mano verso di me ma esitai qualche momento per poterla stringere.
"Piacere Jungkook... va tutto bene?"Fu pietrificante sentirsi esposto ad una persona che nonostante non potesse vedermi, aveva percepito col solo tatto la mia agitazione.
"Perché nervoso?" chiese incuriosito Hoseok.
"L'ho sentito nella sua stretta" abbassò lo sguardo "e gli sta tremando la mano"
E con la mano tremante ancora nella sua lanciai un'occhiata preoccupata ad Hoseok che afferrò al volo la difficoltà della situazione.
"Uhm Jimin, ecco, Jungkook è muto."Jimin rimase fermo a ragionare per qualche secondo. La sua mano era fredda e non sembrava voler mollare la presa fino a che non decise di trascinarla per tutto la lunghezza del mio braccio, fino a posarsi sulla mia spalla.
"Mi dispiace Jungkook"
Chiesi ad Hoseok se avesse potuto aiutarmi a riferire quello che volevo dirgli."No non ti preoccupare, al contrario scusami tu non avevo capito non potessi vedere, mi fa piacere incontrare qualcuno che può condividere le mie difficoltà".
Jimin aspettò che Hoseok gli riferisse le mie parole e per la prima volta dopo tanti anni non mi sentii nervoso nel dialogare con una persona, sconosciuta inoltre.
Jimin sorrise dolcemente e mi afferrò di nuovo la mano senza dire nulla, stringendola delicatamente fra le sue piccole mani fredde, il che mi provocò un imbarazzo abbastanza evidente tanto da far ridacchiare Hoseok che divertito assisteva alla scena.Una volta terminate le lezioni mi misi ad aspettare Hoseok fuori il cancello, col cellulare digitavo di fretta messaggi a Taehyung per sapere come stesse andando la mattinata in compagnia del padre, sapevo che i due non andavano per nulla d'accordo. Mentre mi infilavo le cuffiette nelle orecchie vidi Jimin camminare verso l'uscita accompagnandosi con le mani lungo la parete. Di tanto in tanto imciampava, si ricomponeva e ricadeva, tastava con le mani e controllava con il piede se davanti a lui ci fossero ostacoli. Infilai il cellulare in tasca e prendendo un pò di dovuto coraggio mi avviai verso di lui, sentendomi però meno in soggezione del solito visto che concretamente non avrebbe potuto vedermi.
Mi schiarii la voce in modo da poter annunciare la mia presenza."Chi sei?"
Ma in quel momento mi pentii: come avrei potuto dialogare se non potevo parlare e lui non poteva vedermi? Ci volle un'altra dose di coraggio per permettermi di afferrargli la mano che però ritrasse con velocità.
"Dimmi chi sei, perfavore"
"Jimin, così non collabori" pensai fra me e me, con più cautela provai a riafferrargli la mano con più attenzione su come Jimin potesse elaborare quel gesto così intimo. Quando capii che non aveva nulla da temere iniziai a scrivere con il dito indice sul dorso della sua mano, sperando che quel nuovo metodo per comunicare inventato sul momento funzionasse a dovere, fortunatamente così fu.
"Sono Jungkook"
"Ah! Menomale, mi sento sollevato..." alzò entrambe le braccia e fece per poggiarle sulle mie spalle quando invece cadde in avanti e dovetti fare attenzione a dove mettesse i piedi.
"Scusami, sono un pò imprudente , ce la faccio tranquillo"
"Dove devi andare?"
"Mm.." si accarezzò il mento pensoso, si aggiustò gli occhiali da sole e mi prese la mano, stringendola leggermente."Ti va di accompagnarmi in un posto? Credo farebbe bene anche a te, anzi credo proprio tu sia l'unica persona che possa portarmici."
L'improvvisa spontaneità di quel gesto mi lasciò piacevolmente sorpeso.
"Di che si tratta?"
"Fidati di me"
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𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆𝒔 - jikook.
Fiksi Penggemar»𝙨𝙝𝙤𝙧𝙩 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙮 started: April 2019 finished: June 2019 "Perché proprio io Jimin?" "Perché quando ti tocco ti sento simile a me come nessun'altro prima d'ora" Avvicinò l'orecchio al mio petto. "E fidati Jungkook che di cuori ne ho sentiti tan...