capitolo 5

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Il mondo è mio

Aladdin

Sono appena passate le venti, l'aeroporto è praticamente deserto ed effettivamente non mi supisce pechè questo è un orario alquanto bizzarro per partire . Almeno non troveremo fila ai controlli. Il check-in lo facciamo in un attimo, dato che claudio lo aveva già fatto ieri online. Al controllo bagagli faccio una delle mie solite figure, aprendo la borsa per togliere gli oggetti elettronici faccio cadere a terra metà del contenuto. Claudio si gira a guardarmi pensando che avessi combinato un macello, dato che vedendo cadere le mie cose ho urlato un "No" così forte che ho fatto girare tutta la gente in fila prima di me. Iniziamo bene Alice eh, mi raccomando non fare macelli per una volta. Superato il controllo ci dirigiamo al controllo passaporti. Solo una delle postazioni per il controllo automatico funziona, faccio andare avanti CC per vedere come si fa, arriva il mio turno e niente non ce la faccio. Il passaporto non viene letto. Claudio mi guarda oltre le barriere ridendo, e mi fa segno di passarlo di nuovo. "L'ho fatto claudio due volte ! " gli dico esasperata.

Mi giro e dietro di me si è venuta a formare una fila lunghissima. Figuraccia numero due  fatta. Finalmente un poliziotto arriva a salvarmi. Stavo mettendo il passaporto al contrario. " Mi scusi" dico all'agente. Il quale non si degna nemmeno di rispondermi. Supero il controllo e cerco Claudio con lo sguardo, ma non lo vedo. Dove cavolo sei finito neanche cinque minuti fermo puoi stare. Seguo la freccia che indica imbarchi E, dato che è da li che partirà il nostro Aero. Passo nell'area duty free e mio dio quanti negozi, mi colpisce particolarmente il negozio di cioccolatini.. Ma no alice contieniti, sono le nove non puoi mangiare i cioccolatini adesso. Chissà che fine avrà fatto Claudio. Lo chiamo ma non risponde, figurati se tiene il telefono con la suoneria. Non corre più il rischio di essere chiamato per un cadavere quindi mi sembra ovvio che lo metta in silenzioso, no. Supero il negozio di cioccolatini e  lo vedo. Di spalle. Davanti al negozio di Tiffany.

A questo punto mi sorge il dubbio che magari  non era lui. Il Claudio Conforti che conosco io non sarebbe mai entrato da tiffany, anche se sono proprio convinta che sia lui, e infatti .. si gira e i nostri sguardi si intrecciano per un istante. Le sue guance arrossiscono mentre cerca di mettere un pacchetto di nascosto nella tasca interna della giacca.  Alice razionalizza, va bene che è bipolare ma non può il giorno prima dirti che non vuole sposarsi subito e poi comprarti un anello di fidanzamento. " Allevi che fai, spii?"  Quello che è sparito e dovevo cercare eri tu." Tu eri sparito, e io mi sono messa a guardare i cioccolatini. " tralascio la  parte in cui dico che l'ho visto mettere in tasca una scatoletta di Tiffany .. "Comunque ti sei perso il momento in cui l'agente di polizia mi ha fulminato con sguardo. Sai che avevo fatto ? Avevo messo il passaporto al contrario !" Sul volto di Claudio si forma un sorriso " Non cambi mai è Alice.Sempre  sbadata e impacciata. E a me piaci proprio così sai? Diversa da me ma perfetta in tutti quei difetti che hai" sempre gentile .. " difetti che tu ami però" aggiungo io prendendogli la mano " Si li amo con tutto me stesso. Sei perfetta Alice, andiamo a sederci al gate, che ho delle cose da dirti" Sono perfetta, perfetta per il mio CC, quasi non casco al solo pensiero.

Queste sue parole smentiscono ulteriormente le cattiverie dette da mia madre lui non è lo stesso Conforti che faceva il don giovanni con le specializzande, lui sono anni che non è più cosi, forse proprio da quando mi portò a Washington la prima volta. Sento dei brividi su tutto il corpo pensando che mi "deve parlare". Arrivati al gate E11, il monitor mostra il nostro volo AZ668 per DCA, imbarco previsto per le 21:50. Ci sono poche persone ad aspettare, d'altronde arriveremo in America alle 22.. solo due pazzi come noi possono farlo. " Alice vieni sediamoci qui, ci sono anche le prese così puoi avvertire i tuoi che non ti hanno bloccato per l'espatrio.. Dammi lo zaino che sembri una barbona"E te ne accorgi ora dopo tutta la sera che giro con lo zaino e la valigia a mano ?! " Eccomi. Allora cosa dovevi dirmi ?Ti prego sii veloce e indolore " Ho un pò paura devo ammetterlo, tutte le volte che mi ha detto ti devo parlare è sempre successo qualcosa di brutto. Ma se devo fidarmi del mio istinto questa volta andrà bene anzi benissimo. " Tranquilla. Senti ti ho preso una cosa.. ma prima di dartela vorrei chiarire una cosa. Io non ti ho tradito... " non dico nulla, Claudio mi prende una mano e continua " Beatrice voleva portarmi a letto e io ho rifiutato, me ne sono andato perchè ti amavo come ti amo adesso. Il bimbo lo volevo anche io e lo sai, mentre ti facevano gli esami in ospedale e mi hanno detto che eri incinta.. prima di dirmi che avevi avuto un aborto spontaneo, mi sono venuti in mente mille nomi che avremmo potuto dargli, sia da maschietto che da femminuccia sai."

Smette di parlare mentre ha ancora le lacrime agli occhi, lo abbraccio e sussurro " tranquillo è tutto a posto, ti amo. grazie per avermi detto queste cose.Ti amo " Lo bacio e continuo " abbiamo tutta la vita per fare dei bimbi, possiamo riprovarci quando vuoi .. oppure come l'altra volta può essere inaspettato. Senza fretta però Amore  "  Cavolo Alice. Hai detto la parola con la A. "Amore " ripete lui, e mi sorride con lo sguardo " tieni ti ho preso questo aprilo " Mi da una scatoletta di velluto celeste e il mio cuore inizia a fare su e giù sempre più velocemente. Apro il pacchetto e dentro c'è un piccolo anellino fatto di tanti cuoricini argentati. Lui lo sfila dal suo cuscinetto e me lo infila all'anulare. " Non è un anello di fidanzamento, né tanto meno una fedina.. ma è una promessa. Una promessa che un giorno al suo fianco ce ne sarà uno ancora più bello e importante." Sorrido e noto che anche lui fa lo stesso. Grazie per avermi reso la persona più felice al mondo Claudio. " E poi è un segno per quegli americani da strapazzo che sei mia, sai quelli hanno gusti strani non vorrei che ti rubassero" Dice scoppiando a ridere come un bambino. " Grazie Claudio è bellissimo, sei veramente fantastico e imprevedibile dottor Conforti"  " Essere imprevedibile è sempre stata la mia specialità signorina Allevi, non si ricorda?" Certo che  me lo ricordo. Finiamo di parlare giusto in tempo per le hostess di annunciare l'inizio dell'imbarco. Mando un messaggio a Marco e poi uno alla nonna, avvisandoli che avrei  spento il telefono di li a poco e che gli avrei chiamati non appena arrivati negli States. Saliamo sull'aereo e ci posizioniamo ai nostri posti, io lato corridoio ovviamente perchè CC sostiene che conoscendomi mi alzerò almeno tre volte per andare a fare pipì e credo proprio che non sbagli. Non appena decollati Claudio si addormenta con la  sua mano sulla mia e io mi perdo per un pò nei miei pensieri..

O Claudio sei cambiato così tanto, ma in realtà questa parte di te c'è sempre stata dovevo solo aspettare che piano piano uscisse fuori. Già mi avevi stupito quando venivi di tua iniziativa a domodossola da me, ma adesso hai superato te stesso. Chissà cosa ci riserva il futuro.

L'allieva :Odore di PrimaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora