ARRIVI E PARTENZE

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Marco era stato più che felice di veder tornare Verena: stava cominciando a mancarle quell'insopportabile brontolona, anche se i continui messaggi Whats App che si scambiavano la facevano sentire meno distante!

Il suo ritorno anticipato era stato una sorpresa per tutti.
Verena non aveva detto niente a nessuno: semplicemente una sera, poco prima di cena, Marco e Francesca avevano notato una Fiat 500 verde salvia metallizzato percorrere il vialetto d'ingresso e parcheggiare sotto al portico; dalla portiera semiaperta dell'auto avevano fatto capolino due gambe longilinee fasciate in un paio di jeans e successivamente una lunga chioma nera si era agitata seguendo il movimento delle braccia che scaricavano vari oggetti dall'autovettura.

Nel momento in cui Marco aveva riconosciuto Verena, i suoi piedi si erano mossi nella sua direzione, ma Francesca, urlando di gioia, si era precipitata ad abbracciarla precedendolo. L'uomo tra sé e sé aveva constatato di come le due donne in quel frangente sembrassero due vecchie amiche che non si vedono da una vita

-o perlomeno era quello che avrebbe creduto una persona all'oscuro sul loro rapporto-

e si era quasi commosso perché, per la prima volta, aveva avuto la certezza della sincerità di quel saluto. Sapeva quanto Francesca avesse sentito la mancanza di Verena e non c'era stato bisogno di chiedere: glielo si era letto in faccia ogni volta che in quel mese era squillato il telefono! Non avrebbe mai creduto però che Verena condividesse lo stesso sentimento...ma il fatto stesso che avesse mollato un'altra volta il materiale appena scaricato sul sedile dell'auto e allargato le braccia per accogliere la donna che le correva incontro... e il modo in cui subito dopo l'aveva stretta a sé chiudendo gli occhi... beh, quelli erano gesti che non lasciavano spazio ad alcun dubbio circa i suoi sentimenti !

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Appena arrivata al b&b, Verena era stata travolta da una strana sensazione...come di "ritorno a casa". Marco e Francesca non potevano riconoscere la sua auto

-la prima volta che la donna si era recata al b&b era stato in compagnia dei suoi genitori e per arrivarvi avevano usato la macchina del padre-

l'unica persona che avrebbe potuto farlo era Giacomino.
Suo figlio però era troppo occupato a giocare nella casa sull'albero per far caso al rumore di un motore all'interno del cortile e infatti la donna aveva avuto il tempo di parcheggiare e cominciare a raccattare dal sedile passeggero le sue cartelline, prima che qualcuno si accorgesse di lei.

Poi Francesca le era corsa incontro, con gli occhi che le brillavano dalla gioia e Verena aveva sentito un tuffo al cuore quando si erano abbracciate.
In quell'istante aveva immaginato Claudio, seduto sopra una nuvola in cielo, intento a guardarle sorridendo!

Francesca aveva aiutato a portare in casa tutti quei raccoglitori misteriosi che teneva in mano l'amica cercando di indagare circa il contenuto, cosa che aveva rammentato a Verena di non aver ancora provveduto a comunicare le novità sul nuovo lavoro. Per fortuna era riuscita tempestivamente a deviare il discorso. Era partita da casa con l'intenzione di affrontare l'argomento l'indomani, con calma. E comunque, l'unica cosa che desiderava per il resto della serata era spupazzarsi suo figlio e la piccola Greta.

L'indomani Francesca e Marco erano stati monopolizzati dall'arrivo di una famiglia di turisti tedeschi, senza contare le normali attività di gestione. Verena, per tutto il giorno, giocando distrattamente con i bambini, non aveva fatto altro che pensare a come esporre la questione di un possibile trasferimento ai suoi amici.
Per parlarne avrebbe dovuto aspettare fino all'ora della nanna: intendeva discuterne prima con Francesca e Marco e non riteneva corretto coinvolgere da subito anche i bambini.

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