NODI AL PETTINE

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Il riavvicinamento tra Verena e Claudio era durato ben poco, anzi, forse si era trattato soltanto di un'illusione.
Ormai era più di un anno che Claudio rientrava tardi dal lavoro o si inventava congressi ai quali doveva partecipare e che CASUALMENTE si svolgevano durante i fine settimana.
Per non contare gli scontrini di ristoranti, in cui certamente non era stato con lei, che Verena trovava svuotando le tasche dei suoi pantaloni prima di inserirli nel cestello della lavatrice.
Per lei quella del controllo era diventata una vera e propria ossessione che le impediva di addormentarsi finché non fosse stato suo marito a crollare per primo. A quel punto sgattaiolava fuori dal letto in cerca del suo telefonino, sperando ogni volta di poter trovare qualcosa, qualunque cosa di compromettente potesse metterlo alle strette e obbligarlo a confessare...ma non trovava mai niente! Era furbo Claudio, probabilmente cancellava ogni messaggio o chiamata avesse potuto incastrarlo. Ad un certo punto doveva persino essersi accorto di essere controllato, perché l'ultima volta che Verena aveva provato a mettere le mani su quel cellulare, con sua grande sorpresa, era incappata nella novità del blocco tastiera...fatto che poi in realtà si era rigirato a favore suo, dato che in questo modo aveva ottenuto un pretesto per accusarlo di avere qualcosa da nasconderle!
Quasi non le importava più dover ammettere di approfittare di ogni attimo in cui il cellulare di suo marito veniva lasciato incustodito per curiosare tra le chat, le importava solo che suo marito confessasse di avere una relazione extraconiugale.
Ad un certo punto si era anche convinta di poter affrontare la cosa in maniera adulta e serena e propose un confronto a tavolino per parlare delle problematiche del loro rapporto.
In quell'occasione sarebbe stata comprensiva e gli avrebbe spiegato che all'interno di un matrimonio le sbandate capitavano a tutti, o poteva addirittura succedere di smettere semplicemente di amare il proprio partner. E questo lei lo avrebbe accettato...però aveva bisogno di sentirselo dire!
Non sarebbe dovuto necessariamente cambiare qualcosa nelle loro vite, avrebbero perfino potuto continuare a vivere insieme...anche se non c'era una sola cosa che ancora a Verena andasse bene di Claudio e nella sua persona e in tutto quello che faceva vedeva solo difetti. L'alternativa però era stare senza di lui e le sembrava ancora più triste. E poi non poteva assolutamente accettare di diventare una donna di trentacinque anni DIVORZIATA. Non scherziamo!
Divorziata lei!
Questo non sarebbe mai successo, non era previsto.
Non voleva neanche immaginare cosa avrebbero potuto dire o pensare i loro amici, i loro vicini, le loro famiglie...Queste cose accadevano agli altri, mica a loro...e soprattutto non a lei!

Peccato che suo marito non avesse mai accettato quel famoso confronto. Aveva procrastinato fino a che un bel giorno, di punto in bianco, durante l'ennesima litigata aveva sbottato di non essere più innamorato di lei e di aver continuato a tornare a casa tutte le sere solamente per il bambino.
E allora lì Verena si era accorta di non poter accettare proprio un bel niente e la comprensione di cui credeva poter essere capace era andata a farsi benedire! Qualche mese prima, quando aveva implorato suo marito di dedicarle un'ora del suo prezioso tempo per affrontare l'argomento "crisi matrimoniale", ecco, forse allora avrebbe potuto accogliere serenamente l'idea che tra loro fosse finita...e invece no:

"Va tutto bene, stai tranquilla!" e "Sono solo stanco per il lavoro, non ti preoccupare!" aveva continuato a ripetere.

Ma cosa credeva quel BASTARDO?! Di potersi fare i cavoli suoi mentre lei se ne stava a casa a stirargli le camicie e crescere un figlio da sola?
Che lei semplicemente si rassegnasse a vivere con uomo che aveva smesso di amarla?! Purtroppo non c'era stato modo di aggiungere altro perché dopo quella dichiarazione Claudio si era chiuso a riccio, refrattario a qualsiasi approfondimento.

E anche se lui aveva negato, più passava il tempo e più Verena si convinceva che suo marito avesse una relazione. E allora una mattina dopo aver accompagnato il bambino all'asilo, aveva preso il tram che portava nella zona in cui lavorava Claudio e si era fermata a curiosare nel bar sotto lo studio legale con la scusa di chiedere informazioni. Aveva anche preso un caffè. Voleva vedere chi era quella famosa barista di cui suo marito aveva accidentalmente accennato molti mesi prima.

IO PER LEIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora