BATTIBECCHI E CONSIDERAZIONI

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Durante il viaggio verso casa Tiziana non aveva fatto altro che pensare a come potesse essere successo che sua figlia,nonostante l'educazione impartita da lei e suo marito,fosse diventata così mal disposta verso il prossimo,piena di pregiudizi ed incline a pensare male di chiunque,ma soprattutto, che dopo anni nutrisse ancora così tanta rabbia nei confronti di quella donna. Verena, attribuiva la colpa della fine del suo matrimonio a Francesca,nonostante lei e Gianni si fossero prodigati per farla ragionare sul come le responsabilità del fallimento di ogni relazione si attribuissero sempre a ciascuno degli individui coinvolti...cinquanta e cinquanta!

E poi in fondo era stata proprio Verena a voler lasciare Claudio e andarsene di casa...
E questo perché non era felice,non certo per un vago sospetto di tradimento!
Magari era stata tradita davvero, ma di fatto Verena non ne aveva nessuna prova e Claudio non l'aveva mai ammesso.

A dirla tutta Tiziana,all'epoca,aveva addirittura pensato che sua figlia avesse usato questo sospetto come scusa per lasciare suo marito...
...non che le fosse dispiaciuto: Claudio non era mai andato a genio,né a lei né a suo marito,pace all'anima sua!Purtroppo però sua figlia non voleva sentire ragioni ed era così orgogliosa che non avrebbe mai riconosciuto di essere più felice da quando si era separata!Eppure, a giudicare dalle condizioni in cui sembrava vivere Francesca,era palese che,tra le due donne, Verena avesse tratto maggior vantaggio da tutta questa storia. Aveva appena potuto constatarlo con i suoi occhi!

Mentre Gianni continuava a guidare verso casa,in un frangente in cui il piccolo Giacomo dormiva soavemente,sua figlia Verena ne aveva approfittato per sputare veleno sulla rivale, perché era così che ancora la vedeva: come una rivale!
Non appena fossero finite le scuole, aveva detto, sarebbe tornata volentieri al b&b, se non altro per chiedere a Francesca che fine avessero fatto tutti i mobili appartenuti a Claudio

-che per quel giorno aveva lasciato perdere perché non le era sembrato opportuno...ma in realtà l'avrebbe fatto se non fosse stata certa di trascorrere il viaggio di ritorno litigando con sua madre -

ma CASPITA,si stava parlando di mobili di valore!!!

Era dal divorzio che Tiziana la sentiva parlare di oggetti di valore,mobilio,proprietà...e allora non si era trattenuta:

"Cosa te ne importa dei mobili? Vorresti riprenderteli...cosa ne faresti? Dove li metteresti 'sti benedetti mobili,spiega!"

Verena ovviamente senza riflettere aveva ribattuto che si trattava di una questione di principio.

"Ma quale principio e principio! Verena BASTA con queste QUESTIONI DI PRINCIPIO! Lascia andare!!!"

aveva sbraitato.

Ma sua figlia di tutta risposta, cambiando argomento,aveva cominciato a fare illazioni su Francesca e il PRESUNTO AMICO che la stava aiutando con il giardino:

"Sì VA BE',un amico...quella non è andata al funerale perché c'aveva già la nuova fiamma in casa!Te lo dico io che l'ho visto,IL FUSTO,a petto nudo nel garage a ficcanasare tra la roba di Claudio!"

aveva detto.

Gianni,come al solito,evitava di intromettersi nel'eterna diatriba tra sua moglie e sua figlia,si limitava a scuotere la testa con disappunto: la conoscevano bene Verena,era inutile insistere,dopo tanti anni avrebbero dovuto rassegnarsi.
Tuttavia erano dispiaciuti che continuasse a covare rancore inutilmente e anche preoccupati che questo suo carattere rancoroso le precludesse la possibilità di condividere la vita con qualcuno.

In questi ultimi anni Verena aveva fatto tante cose oltre ad occuparsi di suo figlio,si era perfino rassegnata al fatto di dover tornare a lavorare per vivere...comunque ora stava bene, usciva con le amiche,si divertiva...in alcuni frangenti sembrava essere affetta da shopping compulsivo ed era in fissa per il fisico,tanto da passare più tempo in palestra che a casa...ma tutta la famiglia era stata concorde fosse meglio quello che vederla depressa.

Più avanti però si erano resi conto di quanto Verena fosse sconnessa dalla realtà,perché diciamocela tutta:negli ultimi anni era stata abituata a farsi mantenere e non si rendeva conto di quali fossero i limiti.
Da quando era nato il piccolo Giacomo,Verena non aveva più lavorato e non si poteva nemmeno affermare facesse la casalinga perché lei e Claudio pagavano una signora che svolgesse al posto suo le faccende domestiche (compreso fare loro la spesa) tutti i giorni, mentre lei si rilassava in piscina,dall'estetista,dal parrucchiere,a pranzo con le amiche o spendendo considerevoli somme di denaro all'interno di costosissime boutique...attività per altro assolutamente al di sopra delle loro reali possibilità economiche, ma che servivano a mantenere un certo prestigio all'interno della cerchia di finti amici che si erano creati.
Per potersi permettere quello stile di vita avrebbero dovuto lavorare entrambi...invece Claudio continuava a chiedere piccoli prestiti alle finanziarie o aprire mutui con le banche trovandosi sempre in passivo. Non c'era da stupirsi se di tanto in tanto sponsorizzassero le loro abitudini i suoi genitori! Una volta Claudio aveva chiesto soldi in prestito anche ai suoi suoceri...e non li aveva mai restituiti.
Fondamentalmente di suo non aveva mai avuto neanche un centesimo e la dimostrazione era quella povera ragazza con cui aveva fatto una figlia,che ora si ritrovava vedova e sommersa di debiti!

Ad ogni modo Verena,nonostante non potesse più permetterselo,sembrava non avere la benché minima intenzione di uscire da quel vortice di consumismo a cui era stata abituata: non solo acquistava cose inutili ma tendeva a giudicare le persone in base a ciò che indossavano o alla macchina che possedevano.
Che poi,diciamocela tutta:è facile occuparsi del superfluo quando non ci si deve preoccupare delle bollette o dell'affitto da pagare o quando alla spesa ci pensa qualcun altro...e in effetti,da quando Verena era tornata a vivere con i suoi genitori, non si era mai offerta di pagare alcunché!
Da quando era stata costretta a trovarsi un lavoro perché Claudio non le pagava più il mantenimento,tutti i soldi che guadagnava li spendeva per comprare vestiti per lei e suo figlio o per l'iscrizione in palestra,le lezioni di equitazione ecc.E forse Gianni e Tiziana avevano sbagliato a non mettere le cose in chiaro fin da subito...Non che loro non potessero permettersi di mantenere sia lei che il piccolo Giacomo...il punto era che non l'avevano educata così!Tutti i loro figli si erano sempre dati da fare per contribuire alle spese di casa,compresa Verena che per i cinque anni di scuole superiori aveva fatto da baby sitter ai figli di tutto il vicinato e il guadagno lo aveva sempre consegnato a loro.
Infatti,per quel che ricordavano, Verena non era mai stata una ragazzina materialista,pretenziosa o superficiale.
Avevano educato tutti i loro figli alla stessa maniera, insegnando quelli che ritenevano essere dei valori,come l'amore,la famiglia,il rispetto verso il prossimo,la superiorità nei confronti di un torto subito e soprattutto non nutrire risentimenti.

Verena era profondamente cambiata dopo l'incontro con Claudio,questo Tiziana l'aveva sempre pensato.
Dal momento in cui si era sposata,sua figlia si era trasformata in una donna altezzosa a cui sembravano importare soltanto le apparenze...ci mancava diventasse pure vendicativa!
E a Gianni e Tiziana dispiaceva immensamente,perché questo atteggiamento non faceva bene a lei e sicuramente non avrebbe attirato nulla di buono...Come avrebbe fatto a trovare l'amore con un carattere del genere?Giacomo sarebbe cresciuto,loro sarebbero invecchiati e poi, inevitabilmente,presto o tardi avrebbero lasciato questo mondo e l'idea che Verena restasse sola,che vivesse il resto dei suoi giorni senza una persona al suo fianco,senza un compagno,senza l'amore, questo sì che li faceva soffrire.
Per carità,era ancora giovane...ma non troppo...e disgraziatamente troppo esigente!

Perché loro erano sicuri che Verena avesse dei pretendenti,anche se da dopo il divorzio non l'avevano mai vista approfondire una conoscenza... non avevano neanche mai visto una Maserati ad aspettarla sotto casa però...quindi il sospetto era che sotto un certo target,il presunto spasimante,non venisse neanche preso in considerazione!
Doveva assolutamente imparare ad accontentarsi,caspita!!!
Aveva quarant'anni e si sa che per una donna con un figlio trovare un compagno non è una passeggiata...se pure si metteva a fare la difficile...

Che poi in fondo,Tiziana e Gianni avrebbero solo voluto vederla finalmente felice.
Non felice per un paio di scarpe di Prada o di poter scendere da una Lamborghini per fare un aperitivo in centro...ma FELICE in modo autentico, senza quell'aria perennemente insoddisfatta che si portava dietro insieme alla sua borsa di Louis Vuitton...Da sola o in compagnia speravano sinceramente che Verena rinsavisse e che il suo temperamento non diventasse un ostacolo.

IO PER LEIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora