COMPRENSIONI

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Francesca era seriamente dispiaciuta che Gianni e Tiziana se ne fossero andati.
Si era commossa quando avevano salutato lei e Greta,forse perché anche loro due erano visibilmente commossi, o forse perché quella strana coppia di sessantenni aveva portato un'allegria infinita in casa sua e un affetto che negli ultimi tempi nessuno aveva dimostrato né a lei né a sua figlia. Personalmente la loro presenza l'aveva fatta sentire meno sola...

Per fortuna Verena e Giacomino si sarebbero fermati ancora un po'...ne poi, ora che Verena si era sciolta, la strada era tutta in discesa! O almeno questo era ciò che credeva Francesca...

Il giorno successivo alla partenza di Gianni e Tiziana, Marco aveva accompagnato una coppia di ospiti e i loro due bambini a fare un'escursione e si era portato dietro anche Greta e Giacomino. Ed era stato proprio durante le due ore della loro assenza che Verena aveva approfittato del fatto di trovarsi finalmente sola con Francesca per sputarle in faccia tutto ciò che pensava di lei.

Alle 16.30 di quello splendido pomeriggio d'estate, il ritrovamento nella rimessa degli attrezzi di un oggetto che Verena sperava di recuperare da tempo, le aveva fornito il movente per attaccare la rivale. Stava rovistando nel deposito, legittimata dalla personale certezza che la metà degli oggetti contenuti all'interno le appartenessero, perciò senza chiedere il permesso alla padrona di casa, quando improvvisamente le era caduto in testa un fagotto.Ne aveva riconosciuto immediatamente l'identità ed era stata letteralmente investita da una furia omicida nei confronti di Francesca che in quel momento dispiegava spensieratamente le lenzuola da stendere godendo del sole caldo.

Tra le federe appena adagiate sul filo, la donna aveva notato Verena sbucare dalla rimessa e avanzare a grandi falcate verso di lei. Durante quello che a lei era sembrato un nanosecondo, l'altra l'aveva raggiunta e le si era avventata contro con un impeto tale da farla trasalire, sventolandole sotto al naso la custodia di uno strumento musicale. Certo il contenitore era deforme, ma si poteva facilmente intuire cosa contenesse.

Si trattava di quel famoso violino che Claudio, insieme a mille altre cose di appartenenza incerta, si era portato dietro durante tutti i traslochi senza mai accertarsi di aver trattato con cura. Francesca ricordava di averlo intravisto in passato, ma dato che di tutta la mercanzia del  suo compagno non era mai stato possibile conoscerne la provenienza, non si era domandata a chi quell'oggetto appartenesse e con il tempo ne aveva persino rimosso l'esistenza, come per tutte le altre cianfrusaglie che occupavano spazio in casa sua.

Lo strumento doveva aver fatto parte di quegli effetti personali che Verena aveva lasciato nell'alloggio in cui aveva abitato con l'ex marito e non era mai tornata a riprendere nella speranza che sarebbe stato lui ad occuparsi di recapitarglieli.
Francesca era all'oscuro del fatto che quel violino per Verena avesse un valore affettivo e che da oltre cinque anni pregasse Claudio affinché glielo spedisse. Lui aveva continuato a promettere all'ex moglie che l'avrebbe fatto ma non era mai accaduto e Verena ad un certo punto si era rassegnata e aveva smesso di chiederlo. Ovviamente Claudio all'epoca non aveva avuto la minima idea di dove si trovasse il violino e nessuna intenzione di sprecare tempo a cercarlo; questo comportamento irrispettoso nei confronti dei beni altrui, oltre che dei suoi stessi beni, per lui era assolutamente normale, ma Francesca l'avrebbe scoperto soltanto dopo esserci andata a vivere insieme.

-Dopo il divorzio Claudio aveva affrontato due traslochi: quando aveva lasciato l'alloggio in cui stava con Verena per andare a vivere con Francesca e quando con Francesca si era trasferito al casale.
Sorvolando il fatto che durante il primo trasloco era addirittura riuscito a caricare sul camioncino i mobili con i cassetti ancora pieni, in tutte e due le occasioni Claudio aveva semplicemente spostato da un garage all'altro una quantità infinita di scatoloni senza avere la minima idea di cosa contenessero.

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