Lapis stava varcando la soglia del cimitero. Peridot si fermò vicino al cancello.
"Lapis, non aspettiamo le altre?"
La gemma volse il suo sguardo verso di lei.
"Se tu vuoi, fai pure. Io vado."
Dunque si allontanò, affrettando anche il passo.
"Lapis!" la chiamò Peridot.
Lapis si chiese perché dovesse agire così. Ma che gliene importava a Peridot delle altre Crystal Gems? In fondo, a loro interessava solo la terra e loro stesse. Nessun altro. Anche se non era sempre stato così.
"Per tutti i Diamanti. Tutti i santissimi Diamanti." Sentì imprecare Peridot.
Lapis si voltò un'ultima volta, per sapere cosa fosse successo di così straordinario.
Peridot era immobile sulla soglia del cimitero, che stava fissando qualcosa tra le tombe. Allora la vide, una luce rosa.
"Non può essere" mormorò.
Corse verso Peridot, e trascinò la gemma pietrificata in direzione della luce. Tutte le altre erano già lì, davanti alla tomba di Steven che aspettavano che lui si rigenerasse.
Lapis era incredula.
Steven stava per tornare. E per sempre.
La luce proiettata dalla gemma si fece più forte, e più chiara.
"Non ci posso credere... questo non l'avevo previsto..." dichiarò Garnet, sconvolta.
Se qualcuno l'avesse guardata bene, si sarebbe accorta che qualcosa cominciava a non andare in lei. La sua voce aveva tremato, e i suoi muscoli erano tesi.
Ma a nessuno, proprio a nessuno, interessava qualcosa in quel momento di Garnet. Men che meno a Lapis. Niente per lei aveva più importanza in quel momento, neppure le altre gemme; l'unico importante era Steven. Finalmente l'avrebbe rivisto, e l'avrebbe abbracciato. Il suo primo amico, il suo liberatore, colui al quale doveva tutto ciò che aveva.
La luce divenne ancora più abbagliante.
Un sorriso si stampò sulle sue labbra.
Anche se Lapis era certa che Steven si sarebbe riformato, le altre non ne erano così convinte. Temevano che invece di lui, si fosse riformata Rose, e questo le spaventava, quasi tutte.
Giallo però non aveva intenzione di dover sorbirsi anche l'ansia della rivelazione.
"Fusione, tu sei composta da uno Zaffiro e un Rubino, dico bene?"
Garnet, sempre più tesa, annuì. Sembrava che stesse faticando.
"Allora, dicci chi ritornerà, che qui si stanno tutti scheggiando dalla tensione."
"Io credo..." Garnet comiciò a tremare. La sua pelle del volto si deformò.
"Secondo me... non siamo infallibili! Ma se hai visto anche tu..."
Si staccò improvvisamente in due. Rubino e Zaffiro caddero a terra.
La gemma rossa balzò subito in piedi e si avvicinò a quella blu:
"L'hai visto anche tu che sarà Steven a riformarsi!"
Zaffiro cominciò ad alzarsi, con i suoi movimenti lenti e regali:
"Rubino, abbiamo già errato più di una volta. Magari sarà Rosa a riformarsi. Se ciò accadrà, sarà il caos."
Zaffiro aveva la sua solita voce calma e fredda. Ma tutti si accorsero che lei calma non lo era affatto. Anche se le gemme non soffrivano il freddo o il caldo, tutte rilevarono che comunque l'aria si stava facendo molto più fredda. Inoltre dei cristalli si erano formati sul per terra. Ma una nuova fiammata di rabbia di Rubino, li sciolse.
"Ma se abbiamo previsto che si formerà Steven! Per tutti Quarzi, possibile che non mi dai ascolto! Sei così..."
La luce del diamante rosa divenne abbagliante. Rubino smise di parlare. Il ghiaccio provocato da Zaffiro coprì la bara, e raggiunse i piedi delle altre gemme, che però erano troppo prese per accorgersene.
Quando ormai la luce stava divenendo insopportabile, essa smise di aumentare d'intensità. Piuttosto, si concentrò, diventando una massa.
Piano piano cominciò a prendere una forma.
"Steven!" gridò Lapis, avvicinandosi ancora di più, e spingendo di lato le due piccole gemme che prima litigavano.
Sorrise, come non faceva da tempo.
A Bismuth scese una lacrima, e sollevò Perla, che guardava incantata la scena, abbracciandola.
Ametista scosse Peridot, esclamando:
"Peridot... Steven sta per tornare!"
Ed entrambe cascarono a terra, ridendo istericamente.
Blu guardò Giallo con un sorriso lieto:
"Tutto sta per tornare alla normalità."
"Più o meno." rispose l'altra seccamente.
In fondo, però, anche lei era felice.
Steven si formò.
Rubino e Zaffiro si guardarono, sorridendo, e piangendo, felici. Si diedero la mano, e in un attimo si rifusero.
"Steven!" urlò Garnet, spingendo da parte Lapis, che cadde in braccio a Jasper. Esse si guardarono imbarazzate, e Jasper la rimise in piedi.
Garnet abbracciò l'uomo.
"Il mio bambino... quanto mi sei mancato! Scusa... scusa per tutto." anche Perla lo abbracciò, piangendo.
"Ohi Steven, sei tornato." Ametista nascose le lacrime, e gli diede un pugno.
Lapis si avvicinò timidamente, con vicino Peridot.
"Steven, sono felice che tu sia qui." disse Lapis, sorridendo.
Ma l'uomo non rispondeva. Non aveva nemmeno risposto all'abbraccio di Perla e Garnet.
Se ne stava lì fermo, fissando il vuoto.
"Steven stai bene?" domandò Peridot.
Il volto di Garnet si scurì, e gli tolse le braccia dal collo completamente rosa.
Steven lentamente si voltò verso la lapide. La guardò immobile.
"Ehm, Steven tutto a posto?" domandò Perla.
Steven guardò nuovamente le Crystal Gems e i Diamanti.
Giallo non era per nulla convinta.
"È normale che sia rosa e che non abbia la gemma?"
Nessuno fece in tempo a rispondere poiché Steven Rosa, emettendo lacrime dagli occhi immobili, fissi, e col volto imperturbabile, gridò, con voce disumana:
"È ANDATO!"
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True love: trecento anni dopo
FanfictionNon c'è nulla peggiore di una sofferenza, e non esiste peggiore sofferenza di quella dovuta alla morte della persona che si ama. (Fanfiction su Steven Universe) [In realtà avevo pubblicato parte di questa storia in precedenza, ma, per vari motivi, h...