Capitolo Undici - Stai Avendo un Attacco di Panico!

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Sono le due di notte, il televisore si è spento da solo e lei è ancora qua sulle mie gambe a dormire come un angioletto. Hailey non mi ha nemmeno cercato, probabilmente si è già addormentata. Siamo completamente al buio. Il mio cuore accelera ogni secondo di più e credo che potrei avere un attacco di panico da un momento all'altro.

Inizio a inspirare ed espirare rumorosamente. Il mio cuore sta sobbalzando troppo, ho paura di morire. Le mie gambe iniziano a tremare. Vedo che Cher alza lo sguardo si alza assonnata e va ad accendere le luci.

«Shawn, che hai?», chiede, non rispondo, il cuore lo sento fuori dal petto, vedo vicino a me la morte.

«Shawn? Ripeto, che hai?», nessun mugugno, nessun movimento, rimango parlizzato.

«Shawn?», ride istericamente.

«Comportati da adulto, mi rispondi?», continuo a non risponderle. Inizio a tremare come una foglia.

«Sto per morire.», dico, mi guarda confusa.

«Ora muoio lo so.», dico continando ad avere palpitazioni.

Inizio a vedermi fuori dal mio corpo.

«Ciao Shawn, non stai morendo. Stai tranquillo.», dico guardando me stesso.

Le mie gambe continuano a muoversi ininterrottamente.

«Cazzo! Shawn! Ma stai avendo un attacco di panico!», ho la vista offuscata non vedo molto, la ragazza si alza si mette le mani nei capelli e fa avanti e indietro davanti a me.

«Forza, dammi il telefono che chiamo Hailey o l'ambulanza.», sento il suono della voce di Cher.

«Shawn cazzo!», urla.

Sono impegnato ad ascoltare il battito del mio cuore cedere piano piano. Sono sicuro al cento per cento che questa notte morirò.

«Mendes, tranquillo, dove hai messo il cellulare?», mi chiede gentilmente, poi accovaccia verso di me, la guardo senza espressioni.

«Shawn, devi rispondermi.»

«Ho capito, stai qua cinque minuti, vado a chiedere aiuto a qualcuno.», va verso la porta.

«Non lasciarmi solo per favore.», dico respirando affannosamente.

«Ho paura.»

«Ho paura di stare così per sempre, dammi la mano.», viena da me e la prende subito, la sua mano calda stringe la mia.

«Allora... attacco di panico... cosa devo fare?», dice a bassa voce.

Chiudo gli occhi, mano per la mano avanzo verao il paradiso, vedo: mamma, papà, Kamila, Aaliyah e Cher.

Cher, quella stronza.

«La mano è bollente, cazzo.», si stacca da me in un colpo e mi tocca le guance.

«Vanno a fuoca porca puttana. Io devo andare a chiamare Hailey o qualcuno.»

«No, no, no, non andare.», dico scoppiando a piangere.

«Calmati per favore Shawn, dammi il cellulare che chiedo aiuto, così non vado da nessuna parte.», dice con un tono calmo, non le rispondo, il mio cuore fa più male di prima, batte all'impazzata.

Mi salgono conati di vomito e mi fa male un sacco l'addome.

«Sto malissimo.», dico facendo cadere le braccia, che sono paralizzate.

La gola si stringe non sento più il respiro.

«Cazzo! Cazzo! Cazzo! Shawn mi stai spaventando a morte.», la ragazza davanti a me inizia a piangere.

Otto. (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora