Capitolo Ventidue - Hai Perso la Verginità con Shawn Mendes?

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Il rumore straziante dei motori degli aerei, invadono le mie piccole orecchie appena arrivati nell'enorme aeroporto di Toronto. Velocemente io, Billie e Shawn andiamo verso il primo gabbiotto che vediamo, per comprare i tre biglietti per New York.
«Salve!», un ragazzo biondo ci saluta calorosamente dietro a una finestra di vetro, gli sorrido.
«Salve, vorrei urgentemente tre biglietti per il primo volo che va a New York, in business class, solo andata.», dico precisa, il ragazzo immediatamente si butta sul computer, inizia a guardare lo schermo accanto a lui e premendo dei tasti sulla tastiera, poco dopo ci chiede i documenti.
«I documenti per favore?», li iniziamo a tirarli fuori contemporaneamente dal portafoglio; poi li porgiamo al ragazzo e mentre li controlla, continua a premere i tasti della tastiera.
«Allora, ci sono solamente due posti vicini, l'altro è alla fine del corridoio, ditemi come volete sistemarvi.», guardo Billie, ovviamente vogliamo stare noi in quei due posti.
«Noi due.», dico indicando la mia amica.
«Perfetto, lui è il vostro accompagnatore vero?», dice il biondo indicando con la testa Shawn, annuisco, mima un okay; poi subito dopo stampa dei fogli e ce li consegna.
«In tutto, sono duemila dollari.», dice il ragazzo, tiro fuori la carta di credito e pago per tutti, i due mi guardano perplessi e il biondo sorpreso.
«Grazie mille, arrivederci.», dico appena vedo uscire il foglio della conferma del pagamento, il ragazzo mi sorride; poi mi giro per guardare i miei accompagnatori che sono ancora stupiti per il gesto di prima.
«Tranquilli, offro io.», dico rassicurandoli.
«No dai Cher.», dice Billie rattristita, le bacio la guancia, la prendo per mano, e la porto verso il nostro gate per il check-in seguite da Shawn.

Appena saliti sull'aereo, mi stravacco sulla sua poltrona comoda, sono accanto a Billie, e fortunatamente Shawn è lontano da noi, stiamo ascoltando della musica.
«Ora che non c'è, raccontami cosa è successo, ora.», dice Billie girandosi, probabilmente in cerca del riccio. Mi preparo mentalmente su come dirle che abbiamo scopato esattamente questa notte.
«Allora... ci conosciamo da praticamente... cinque giorni?», inizio, mi guarda dicendomi con lo sguardo di continuare.
«Ecco... beh... questa notte abbiamo scopato.», dico velocemente e imbarazzata, i suoi occhi li vedo uscire dalle orbite.
«Cher! Hai perso la verginità con Shawn Mendes?», urla la mia migliore amica alzandosi in piedi, tutti si girano verso di noi, divento rossa come un pomodoro, mi vorrei sotterrare viva.
Passo cinque minuti in balia della mia vergogna e quando mi rassicuro un po' mi alzo per guardare, senza farmi notare, se Shawn ha sentito Billie; e come pensavo mi sta già guardando, non male, di più, sbuffo.
«Sei proprio una deficiente Billie.», dico schiaffeggiandola leggermente in viso.
«Ma cosa? È fighissima questa cosa!», dice sorridendo, rimango scioccata e impalata, io le dico che ho perso la verginità con il primo che capita e lei mi viene a dire che è fighissimo? Non le rispondo, prendo la cuffietta che sta usando lei e l'infilo nel mio orecchio, mi imbacucco con la coperta elettrica dell'aereo, alzo il volume della musica al massimo e aspetto con ansia che l'aereo prenda il volo.

«Cher, dai, scusami.», poco più di quaranta minuti dopo, Billie mi toglie le cuffiette, risvegliandomi dal mio piccolo sonnellino.
«Mmh.», dico ancora furiosa, non vedo proprio l'ora di scendere da questa scatoletta di metallo, prendo il cellulare e guardo l'ora: sono le quattro e quindici.
«Tra mezz'ora scendiamo.», dice Billie sorridendo in cerca del mio perdono, sbuffo, tolgo la cintura di sicurezza, mi alzo di scatto e vado verso al bagno. Ma prima che io riesca a entrare nel bagno, una mano grande mi ferma toccandomi la coscia, la scosso immediatamente.
«Ti avevo detto di non dire niente a nessuno, ma sei giustificata, lei è la tua migliore amica.», dice Shawn, lo guardo confusa, poi alzo gli occhi al cielo, e senza rispondergli cerco di entrare nel bagno, ma una turbolenza pesante mi fa sobbalzare facendomi cadere all'indietro, Shawn mi prende al volo.
«Signori e signori, stiamo attraversando un temporale in questo preciso momento, sedetevi immediatamente al vostro posto, allacciate le cinture e non alzatevi finché non lo diremo.», dice una voce femminile, noto con stupore che Shawn mi fa sedere su di lui e allaccia tra noi due la cintura di sicurezza.
«Ti salvo sempre io, ora resta qua.», dice tirandola, sicuramente per accettarsi che sia ben stretta. Perché mi devo sempre cimentare in situazioni inimmaginabili? Schiocco la lingua contro il palato, metto le mani sulle mie gambe e aspetto che la luce delle cinture si spenga.
«Hailey?», chiedo a un tratto.
«Non l'ho ancora vista, ma credo che sappia che ho sentito Justin in sottofondo.», dice con un'amarezza in bocca. Non gli rispondo, non voglio che si rattrista di più.
«Invece come vanno il naso e il petto?», chiedo dopo un po' di silenzio.
«Benissimo, ti devo ripetere ancora: che la crema del tuo dottore é magica?», dice seccato, sospiro. Quando le hostess ci dicono gentilmente di aver passato la tempesta, slaccio la cintura e me ne torno al mio posto alla velocità della luce.
«Ma che fine hai fatto, dove ti sei seduta?», chiede Billie, distolgo lo sguardo.

Otto. (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora