Nel viaggio da Pittsburgh alle Hawaii, Richard non ha fatto altro che fissare le nuvole bianche al di là del finestrino. Un volo privato su un jet privato prenotato a nome Evans e pagato con i soldi sporchi dei Dragon – tipico. Di quell'andata, il suo unico ricordo è l'espressione indolente di Tera e quella puntigliosa, irritante, di Steven.
L'ebbrezza del rientro anticipato, però, supera la mortale noia del brunch e riecheggia ancora delle urla indignate di Gordon. Scoparsi un fattorino dell'hotel per sancire un dietrofront immediato è stata una vera e propria idea geniale, così si dice, molto più brillante della fuga a Liberty Avenue. E il solo pensarci lo fa ghignare con nostalgica soddisfazione, tanto che vorrebbe brindare a se stesso con un succo d'ananas!
Raccontare tutto a Chase è la prassi, ma date le circostanze non può fare altro che sorridere sfacciatamente all'indirizzo di Benjamin e rimandare a più tardi. «Poco fa ho visto Numero Sedici azzannare qualcuno in corridoio» borbotta. «Tu ne sai qualcosa, zio Ben?» Lo guarda con un sorrisetto divertito e lo vede scuotere la testa in assoluto silenzio. «Che bugiardo...» commenta laconico. «Ti si legge in faccia quando dici una cazzata, sai? Aggrotti le sopracciglia e ti si riempie la fronte di rughe... Hai mai pensato di usare una crema anti-età?» Scherza.
«Rich» lo ammonisce in un grugnito. Solleva lo sguardo per storcere le labbra, per mostrarsi in tutta la sua irritazione. Solo allora gli vede fare spallucce e scolare il contenuto del bicchiere come niente. «Hai corretto il succo, forse?» Ironizza.
«Affatto, perché avrei dovuto?» Schiocca la lingua e si avvicina al tavolo delle bibite. Pondera qualche istante, infine torna al succo d'ananas senza pensarci due volte e sente sospirare Benjamin a pochi passi da sé. «L'ho corretto, sì» ammette. «Ne vuoi un po'? Non è vero che il Rhum è buono solo con il succo alla pera...»
«Che tipo» schiocca Benjamin. Poi sospira, si porta le mani al viso e massaggia le tempie con entrambi i mignoli. Non manca di mostrare la sua preoccupazione, tantomeno di attirare ancora lo sguardo di Richard. «Che c'è?»
«Mal di testa?» Azzarda. Lo vede annuire e poi riempie un secondo bicchiere con nonchalance.
«Non ho voglia di un succo di frutta corretto» scandisce a bassa voce, fissandolo di sguincio.
«Ma non è per te, zio Ben!» Richard fa spallucce, infine s'incammina verso la porta vetrata del soggiorno e abbassa una maniglia con il gomito. «Torno subito!» Solleva la voce per farsi sentire da tutti, compresi i pochi Evans presenti. Quando vede Keane distogliere lo sguardo, fischietta.
«Dove sta andando?» A parlare è Steven, il cane da guardia numero sedici. Gli fa roteare gli occhi con stizza, ma non lo molla un attimo. Dal corridoio, come un'ombra, l'osserva.
«Porto da bere a un amico» dice l'interpellato. Sorpassa Steven senza nemmeno guardarlo, adottando subito un tono cantilenante e intenzionalmente fastidioso: «Ho visto un certo Chase dalla finestra, ma qualcuno non lo ha fatto entrare a salutare...» Poi si blocca a pochi passi dalla porta d'ingresso e rivolge un'occhiataccia a Steven. Il tono cambia radicalmente, mentre dice: «Aprimi, ho le mani occupate.»
«Certo, certo» risponde sbrigativamente Steven. Lo sguardo serio, imperturbabile, e l'irritazione nelle vene. «Ma non sono io ad avere o meno il compito di decidere chi entra e chi esce da questa casa, lo tenga a mente» sibila.
«Casa dei Dragon, regole dei Dragon. Lo so da prima di te, Numero Sedici» soffia. «E io sono un Dragon, perciò aprimi la porta.»
«Steven» rimarca l'interpellato. Un grugnito infastidito, poi la porta che si apre.
«Steven, certo.» Lo ignora bellamente, mormorando un: «Mi dimentico spesso delle cose superflue.» E poi si avvicina a Chase che, ancora impietrito nel portico, fissa il pavimento come unica via di fuga. «Ehi, Chase...» lo chiama a bassa voce, facendo ondeggiare il bicchiere di succo d'ananas corretto al Rhum sotto il suo naso. «Tutto bene?» Gli vede battere le palpebre e drizzare la schiena.
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Dragon
General FictionLa famiglia è unita da legami di sangue e affetto, viene definita come "istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale". Per i Dragon, t...