Il fascicolo del Dottor Adam Parrish su Benjamin riporta una moltitudine d'informazioni interessanti. A detta di Gordon rappresenta addirittura una prova sufficiente per metterlo alla gogna seduta stante, ma più lo scruta, più l'osserva, e più si sente in dovere di mandare giù il rospo fino all'indomani mattina. Legge parole come inadeguato, borioso, e si sente chiamato in causa. Perciò serra i senti e immagina – sì, immagina – il momento in cui premerà a forza un cuscino sulla sua faccia addormentata per soffocarlo. Una morte lenta tanto quanto il rancore covato negli anni e riportato negli appunti di Adam Parrish. E non si preoccupa delle conseguenze, non si sente neppure colpevole. Mentre restringe lo sguardo e si sfrega il mento, ricorda perfino l'espressione di Drake Dragon dinanzi alla sua pistola preferita.
«Bang» mormora. Ghigna, muove appena le spalle con un'ilarità sadica che gli attanaglia le viscere. Poi schiocca la lingua, solleva di scatto lo sguardo sulla porta spalancata dello studio e incontra gli occhi del suo Giuda personale. «Benjamin» dice. Raddrizza la schiena contro la poltrona e chiude il fascicolo con uno scatto. «Non si usa più bussare?» Chiede sardonico.
L'interpellato sorvola. Ha ancora il fiato corto e lo sguardo appannato dalla rabbia, pieno delle luci lampeggianti che ha visto fuori dal Community Psychiatric Center. «Hai fatto fuori Adam Parrish» sbotta. Entra nello studio di Gordon e chiude la porta alle sue spalle. «Perché?»
«Non mi piace lasciare in giro dei testimoni pretenziosi, lo sai» minimizza con un'alzata di spalle. «Uomini che ambiscono a targhe d'oro, a soldi facili... Oh, questo tipo di persone è una vera e propria spina nel fianco – un'arma a doppio taglio.» Schiocca la lingua e posa i gomiti sulla scrivania. «Da un lato risulta utile, dall'altro pericolosa. È come portare una serpe in seno e sorridere con noncuranza, come sapere di essere sulla graticola senza cercare una via di fuga.» Lo indica con un indice ben teso e si lascia andare a una risata asciutta. «E tu lo sai, Ben, lo sai fin troppo bene.» Ghigna. «Fino a ieri non hai detto una parola in merito al mio modus operandi, senza contare che aspettavamo solo la chiamata di John Walsh per eliminare Parrish.»
«Non è solo per questo che lo hai fatto fuori, Gordon» sputa. «T'interessava ficcare il naso nelle mie faccende personali, t'interessava avere la certezza che non avrei preteso niente dopo la firma decisiva.»
«Ed è domani che ci sarà» precisa. Punta sul fascicolo lo stesso indice che gli ha rivolto e schiocca la lingua. «Perciò è normale che io prenda delle precauzioni...»
«Non m'interessa un cazzo dell'appalto» sbotta. «Hai letto tutto, hai ficcato il naso nella mia vita. E cos'hai trovato, Gordon?» Deglutisce, solleva perfino il mento e lo sfida in silenzio. Attende una risposta che tarda qualche secondo.
«La tua opinione di me è degradante» sillaba. «Mi reputi un mostro assetato di potere, qualcuno d'inadeguato a gestire il patrimonio dei Dragon, una sorta di dittatore» cita a modo suo, facendo il sunto delle poche pagine lette. «E osanni Adele, dividi con lei i soldi che mi rubi per andare a spassartela con un sudicio spogliarellista di Liberty Avenue!» Batte il palmo sul fascicolo e digrigna i denti. «Zackary, giusto?» Indaga. Ricorda le informazioni che gli sono state fornite da Jae e vede Benjamin serrare i denti.
«Lascialo fuori» sillaba.
Gordon sorvola, nemmeno lo ascolta. Dice: «Per tua fortuna, però, Parrish ha insabbiato le prove più importanti...» Lo vede deglutire a vuoto, mostrarsi quasi perplesso dietro la rabbia evidente. Allora sorride, scuote la testa e si alza in piedi. «Voglio parlarvi.»
«Parlare a chi?» Schiocca acidamente. Immagina Zackary in pericolo e ha quasi voglia di chiamarlo, ma sa che sta lavorando, sa che al momento è sul palco del Karma-Log. E si trattiene, perché qualsiasi mossa potrebbe mettere in pericolo entrambi. «Parlare di cosa?» Continua. I muscoli del viso contratti e lo sguardo attento, vigile, non dissimile da quello di Gordon.

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Dragon
Fiction généraleLa famiglia è unita da legami di sangue e affetto, viene definita come "istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale". Per i Dragon, t...