Early sunset [angst]

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Seduto a guardare il tramonto, l'angoscia mi assale con dolcezza.
Prima piano, poi tutta d'un fiato.

Ma qualcuno se ne accorge?

Ma a qualcuno importa?

Accarezzo l'erba sotto di me, respirando l'odore dell'aria. Sa di pioggia.
Sono completamente bagnato, ma ha appena smesso di piovere.

"Ragazzo! Prenderai un accidente"

Mi volto, notando il viso di una donna anziana. Lei mi guarda corrucciata.

"Sì... stia tranquilla, tornerò presto a casa" dico, fingendo in modo spontaneo.
So che non ho intenzione di muovermi da qui, ancora per un po'.
La signora mi guarda negli occhi a lungo, e io sostengo il suo sguardo, così lei annuisce e se ne va.
Il mio sguardo viene attirato verso il basso, da niente.

"Gerard... ti amo"

Non reggo questa voce. Non reggo nulla, di questa persona.
Le lacrime scendono dai miei occhi con naturalezza, finendo lungo le guance.
Porto i palmi delle mani sulle mie tempie, come per scacciare via qualsiasi pensiero di lui che voglia attanagliarmi il cuore.

Hai reso solo le cose più difficili.

Ma come posso fartene una colpa?
Sono stato io quello vigliacco...

O forse lo siamo stati entrambi.
Ma... come posso darti la colpa, adesso?

Passo la manica della felpa sul mio viso, scacciando via le lacrime, che vengono però subito sostituite da altre.
Mi stendo lentamente tra l'erba, la stringo in un pugno.
Sono così angosciato, ho così tanta voglia di morire.
Vorrei farmi del male, potermi uccidere da solo, ma invece non sentirei nulla.
Quindi non faccio altro che morire psicologicamente, dentro, e così sì che soffro, soffro come non mai.
Mi manca così tanto, Frank.
Mi manca tanto, mi manca.
Frank mi amava? Mi amava.. lo ha detto lui, me lo ha detto, era così vicino a me mentre lo diceva... tra le mie braccia...
Mi rannicchio su me stesso, piangendo non più silenziosamente.
Non mi trattengo, grido, cerco di... cerco di fare cosa? Cosa ottengo così?
Non mi calmo, io voglio solo Frank.
Dio, Dio, voglio solo lui.

Perchè mi è stato portato via?

Ti prego, perdonami se non ho fatto in tempo a dirti... che ti amo anch'io.

Perdonami, Frank. Perdonami.

So che puoi sentirmi, so che in qualche modo senti che ti sto dicendo questo.

"Frank, ti amo. Ti amo"

lo dico anche ad alta voce, per assicurarmi che tu mi stia sentendo davvero.
Frank sono davvero triste.
Non so cosa fare, non so perchè dovrei fare qualcosa.
Ho un groppo in gola che fa davvero male, adesso che sto trattenendo le grida e il pianto per parlarti.
Ti giuro però, che verrò a sfogarmi da te.
Quando sarò davanti a te... ascoltami.
E poi dimmi ancora che mi ami, prometto che non ci penserò due volte a risponderti.
Però ti prego, voglio sapere che ci sarai.

Ci sarai, vero Frank?
Perchè mi manchi, mi manchi da morire.

𝑭𝒓𝒆𝒓𝒂𝒓𝒅 | 𝘴𝘩𝘰𝘳𝘵 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora