Alla fine sei tornato.
Pochi giorni dopo la mia lettera.
Ma quella non è mai servita a nulla, vero? Avevi già tutto in mente, non è così?
Dio santo, mi sembrano passati anni. Tre mesi, e io mi sono sentito mancare, mi sono sentito vuoto, mi sono sentito privato della felicità, mentre i sentimenti negativi mi mangiavano da dentro, mostrando solo il peggio di me.
Tu hai amato anche quella parte, tu, Gerard Way, hai deciso di amarmi. Hai deciso di tornare, di porre fine alla peggiore delle pene: non averti.
Hai deciso di non essere crudele, ma ti sei fatto desiderare, ma è giusto. Lo capisco. È da te.
L'unica cosa che m'importa è che sei qui, accanto a me, su questo letto, con un libro, che sorridi. Sorridi a quelle frasi che ti emozionano, sorridi alla descrizione di quei luoghi che ti fanno sognare.
Sospiro. Sospiro perché sono tranquillo, perché con te sono al sicuro, sei al sicuro, siamo tutto. Ci completiamo. Non te ne accorgi, che sto scrivendo un'altra lettera. Non mi vedi.
Ci sei solo tu e il tuo libro, e io che ti guardo ogni tanto, quando, tra una riga e l'altra, mi allungo verso di te pronto a spostarti quelle ciocche di capelli che ti disturbano mentre leggi, cadendoti davanti al viso.
Gerard, lo capisci, vero, che per te farei tutto? Lo capisci che il mio amore per te è davvero grande? E con questo voglio semplicemente che tu lo sappia, voglio che tu sappia di stare con una persona che ti ama, senza dubbio più di se stesso.
Io ti ho ferito, quella volta, e tu mi hai perdonato, anche se in realtà non sei mai stato arrabbiato con me. A volte mi chiedo se hai sentito la mia mancanza, ma arrivo a pensare che sei talmente orgoglioso che non lo ammetteresti mai, che magari sorridevi al pensiero di me in pensiero per te.
Però ti amo. Proprio perché sei così, proprio perché sei unico, adorabile, sfacciato, un angelo, un diavolo, che ti tenta e poi ti punisce, che si fa desiderare e la vince sempre. Vinci sempre tu, perché io davvero non resisto, non resisto a starti lontano.
E se mai mi chiederai se il mio amore durerà, io, consapevole che per il futuro non si hanno certezze, ti risponderò sempre di sì, ti risponderò che durerà, che non finirà, e finchè ti risponderò sarò sempre al tuo fianco.
Tu con me sei al sicuro. Tu con me sarai sempre amato. Non devi aver paura di nulla, perché io con te sono più forte.
Gerard, tu invece, continuerai ad amarmi?
Continuerai a essere felice con me? Continuerai a sorridermi, quando i nostri occhi si incontrano, e quando gli sguardi si fanno complici?
Continuerai a sopportare i miei giorni no, i miei sbagli, nonostante io con tutto me stesso cercherò di non fare? Però nella vita è impossibile non sbagliare, a volte sbagli anche con un messaggio, a volte ti penti di non aver detto qualcosa prima di andare, a volte ricordi troppo tardi di aver dimenticato qualcosa che agli occhi degli altri è una banalità mentre per altri è una cosa importante.
Però Gerard, devi sapere un'altra cosa.
Se un giorno smetterai di amarmi, che sia tra settimane, mesi, anni... io ci sarò. Io non scomparirò dalla tua vita, io non darò tregua a quello che ha cercato di rubarmi la vita. Anzi, farò di tutto, combatterò per riottenerla, finché non sarò sicuro di poterti avere o finchè sarò sicuro di non avere alcuna possibilità di riaverti, Gerard. A quel punto potrei lasciarmi andare, a quel punto quel pizzico di vita che mi sarà rimasta andrà perduta, senza quell'organo vitale che teneva insieme tutti quei pezzi di poca importanza.Amore mio, con tutto il cuore, spero di averti trasmesso un po' dei sentimenti che provo, che tu mi fai provare. Dio, ogni volta che ti guardo mi rendo conto che diventi sempre più bello, più grande, che stiamo crescendo insieme. E mi sento la persona più fortunata di questa vita, su questo dannato mondo, e che l'universo e i suoi misteri vadano a farsi benedire, tu sei l'unica cosa affascinante su questa terra, i miei occhi sono stati catturati da te, da tutto di te, e non hanno mai trovato via d'uscita, e se ne sono innamorati, delle tue sfaccettature, e non si annoiano mai di guardarti, e hanno capito di non avere via di scampo, di non volerlo un modo per andarsene.
Gli occhi rispecchiano l'anima, dicono, e io penso che sia vero, e me l'hai fatto capire tu. Oh Gerard, non sarò mai più pessimista in tua presenza, nemmeno in tua assenza, se so che sarai con me, se so che tornerai, che entrerai da quella porta e verrai, verrai da me e mi saluterai con un bacio. Con il tuo bacio. Quelle labbra che mi fanno sognare più di quelle frasi che tu leggi, più di qualsiasi altra cosa, che riescono a farmi provare tutto e nient'altro, tutte le cose belle e nessuna di quelle negative. Che riescono a farmi pensare a un nulla, che mi fanno battere forte il cuore, e mi chiedo come ci riesci. Mi chiedo come fai, solo tu, a sconvolgere i miei organi, a farmi attorcigliare lo stomaco nelle emozioni, come quando si dice, sai, delle farfalle nello stomaco.
Credi sia patetico a volte, quando scrivo o dico queste cose? Però sai, non riesco, io mi impegno, mi impegno tantissimo, ma non riesco a descrivere le mie emozioni così come sono. E ti posso giurare che se potessi vederle concretamente, o se potessi sentirle a pieno in modo astratto, ne saresti sorpreso, perché io lo sono, perché sono meravigliosi, questi sentimenti che io provo.
Gerard, ti amo, ti guardo mentre lo sto scrivendo, e poi mi accorgo che l'ho scritto più in alto, più storto, e mi viene in mente quando mi baci e io tremo, fremo, con le tue dita sulla mia pelle, quando siamo un tutt'uno e ci amiamo, ce lo dimostriamo in altri modi, di come abbiamo bisogno di quel contatto che ci fa diventare caldi, che ci fa diventare rossi, che ci dona un piacere immenso.
Io, Gerard Way, ho intenzione di starti accanto per sempre nella tua vita in qualsiasi situazione, e ti assicuro che non avrò ripensamenti di alcun tipo, ti assicuro che ti amerò degnamente come meriti, come hai sempre meritato. Me lo concedi? Me lo concedi di farlo? Mi concedi di chiederti timidamente qualcosa di così importante, di così puro, mi concedi di essere quella persona che potrà averti sempre? E ti prego, quando arriverai a leggere questa parte, la fine di quest'altra lettera, ti prego dimmi di sì, o dimmi di no, o dimmi di aspettare, e fallo con i gesti, se non ti va di parlare, e fallo in qualsiasi modo che non ti rechi disturbo, che non ti faccia pentire, che non ti faccia sentire oppresso. Perchè no, non devi sentirti oppresso dai miei sentimenti, perché se devono farlo io voglio che tu ti senta stravolto come quando i tuoi di sentimenti mi assalgono, mi investono, mi trapassano, ed entrano nel mio corpo, nell'anima, e si mischiano. Si mischiano ai miei sentimenti, si mischiano al mio essere.
Il tuo essere che si mischia con il mio, la cosa più bella, il dono più meraviglioso, più importante, più grande, un concetto così facile da leggere a parole ma così complicato da spiegare, è complicato spiegare tutto quello che accade quando mi sei vicino, quando tutto agisce. Perché noi non ce ne accorgiamo, o almeno io non me ne accorgo, ma quando sono con te, ed esisti solo tu, e nulla attorno a me più importa, io non mi accorgo ma altro si muove, attorno a noi, e io non gli do importanza. Dovrei farlo, forse? O posso essere egoista, possiamo essere egoisti, io che ti guardo e tu che me lo permetti, e permetti di ignorare la bellezza della natura, o di un luogo in cui siamo insieme?
Ma sai, non mi importa, perché il luogo è bello ma se ci sei tu, mentre se non ci sei, per me tutto è uguale, anzi, tutto è insulso, senza senso. Tutto aspetta te, l'erba dei prati, le chiome degli alberi nei boschi, tutti che aspettano te per muoversi.
Un po' come me. Quando ti avvicini a me, io alzo lo sguardo su di te e tutto cambia, tutto inizia a muoversi, attorno e dentro di me._________________________________
Ehi, ciao, se qualcuno ha letto questo capitolo può ben notare che è durato più dei miei parametri di oneshot. Il fatto è che mi ha tremendamente preso, che non pensavo altro che a scrivere, e non riuscivo a fermarmi.
Io dico però, quando stai scrivendo, quando senti che le dita e la tastiera quasi si fondono insieme per quanto sono complici in quel momento, non bisognerebbe mai interromperlo.
Spero che vi piaccia, se sì fatemelo capire in qualche modo, date un segno vitale.
Xoxo, Priss.

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𝑭𝒓𝒆𝒓𝒂𝒓𝒅 | 𝘴𝘩𝘰𝘳𝘵 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴
FanfictionAngst| Happy ending|Smut| Fluff| New: Horror "Potevo vedere il riflesso dei tuoi occhi e accorgermi di quanto tu fossi pieno di luce." - Your Light. [angst] #3 in Killjoy - 3.08.19 #3 in Felice - 25.01.20 #4 in Emo - 26.11.19