la troveremo mai, la pace?
sentiremo mai i nostri polmoni respirare aria pulita?
il nostro cuore batterà mai regolarmente?
la nostra mente sarà mai depurata del tutto?
lisa's pov
bianco.
solo bianco.
questa è la visuale dello studio medico in cui mi trovo, l'unico adorno è un vasetto di ceramica del medesimo colore.
eppure la mia mente è annebbiata, offuscata, stanca.
in momenti come questo vorrei solo scomparire, volare via come se fossi una nuvoletta di gas tossico, nocivo; ma non posso andarmene.
<< tutto bene lalisa? >> mi chiede mia mamma una volta che ebbe finito di parlare con il dottore << si, tutto bene >> dico, porgendole il mio falso sorriso quotidiano; << i farmaci non stanno funzionando lalisa >> mi informa il medico << lo so >> dico << e sono venuto a conoscenza del fatto che i tuoi incontri con lo psicologo non ti stanno aiutando per niente >> continua lui, pensa di conoscermi benissimo, come fossi sua figlia, ma non lo sono, forse è meglio se se lo mette in testa << lo so >> rispondo solamente; mi alzo dal lettino su cui sono seduta e mi dirigo verso la porta << ti aspetto in macchina >> dico a mia madre intenta a discutere con il medico, ma prima ancora che risponda sono già fuori dallo studio.
appena messo piede fuori, sento una sensazione di pulito nei miei polmoni, il venticello invernale mi inebria le narici e sento un gran bisogno di ripararmi dal freddo; inizio a camminare sul marciapiede dirigendomi verso il parcheggio, il vento spazza via la mia frangetta, e le mie mani lottano per tenerla salda al suo posto.
una volta arrivata al parcheggio ricordo di aver dimenticato le chiavi della macchina nella borsa di mia madre, quindi, dato che non voglio tornare indietro, mi siedo sul marciapiede stringendomi nella mia felpa in cerca di una fonte di calore, << yo, hai percaso una paia? >> sento una voce femminile provenire da dietro di me, mi giro.
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non capisco se scrivere questa storia abbia senso o no. fatemi sapere se vi sta piacendo, in caso contrario, la eliminerò.
jess
