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l'aria si sta facendo pesante, ma nonostante ciò non distolgo lo sguardo dalla ragazza con i capelli corvini, che mi ha appena chiesto una sigaretta, << no, mi dispiace >> dico semplicemente << tranquilla, non importa >> dice lei con una voce pacata, quasi delusa; prendo in mano il telefono per guardare l'ora, ma una gocciolina d'acqua bagna lo schermo e io mi accorgo che sta piovendo << aish, deve piovere proprio ora? >> impreco tra me e me, solo che poi la pioggia si fa più pesante e siamo costrette a ripararci, << ehi, sei da sola? >> urla sopra la pioggia << mhmh >> rispondo io mettendomi una mano davanti alla faccia << vieni, sali >> dice indicando la sua macchina, e io obbedisco salendo nei sedili posteriori.

<< ush, che tempo >> faccio io, << già, ma infondo non è così male >> si affretta a rispondere

rimaniamo al riparo per qualche minuto in cui il silenzio è dominante, la intravedo dallo specchietto, guarda fuori, ha lo sguardo perso, perso nella pioggia, è come se le gocce d'acqua le stessero sussurrando qualcosa di incomprensibile e lei stesse cercando di capirle tutte.

<< che cos hai? >> mi chiede di punto in bianco << in che senso? >> domando confusa, << sei nel parcheggio di uno studio medico, hai forse qualche malattia? >> mi chiede, come se non fosse evidente, << no >> rispondo secca, ma subito mi accorgo di non aver dato una risposta completa, il che mi da molto fastidio << mia mamma ha una malattia, sì >> rispondo mentendo << di che tipo? >> chiede lei, << celebrale >> è la prima cosa che mi è venuta in mente, grazie a dio guardo programmi televisivi di questo genere, << mh, capisco. >> risponde semplicemente.

<< e tu perché sei qui? >> oso chiederle, << rischio il cancro ai polmoni >> sbarro gli occhi per un attimo << mi dispiace >> dico, e vedo che mi guarda dallo specchietto retrovisore << non importa, fumo perché ho voglia di fumare, prima o poi tutti moriremo >> dice lei in tono menefreghista, << ho sentito dire che la maggior parte delle persone che fumano lo fanno per rilassarsi, per distrarsi, oppure perché sono depresse >> dico io << beh, io faccio parte della categoria che lo fa perché vuole farlo, e sì, so che non era tra le tue categorie.>> ribatte subito lei, e io annuisco.

la pioggia si calma, e io sento il bisogno di uscire dall'abitacolo, non sono claustrofobica o quant'altro, ma gli spazi chiusi con delle persone sconosciute mi mettono a disagio.

<< ecco, forse è meglio se vado, la pioggia si è calmata e mia madre starà già tornando, grazie mille per la cortesia, ti devo un favore! >> dico uscendo velocemente dal veicolo

<< aspetta, ma tua mamma non era malata? >>

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ho mangiato due pizze e mi viene da sboccare in una maniera assurda.

jess

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