Capitolo 50 - A meno che tu non voglia asciugarmi i capelli quella è la porta

1.5K 83 21
                                    

Finito lavoro torno a casa senza smettere di pensare e senza parlare con qualcuno, persa nei miei pensieri e cercando di mettere a posto le idee. Non ti ha tradita! Quella baldracca infernale ti ha mentito!

Tornata a casa l'unica cosa che faccio è spogliarmi ed entrare in doccia con il getto bollente. Mi insapono lentamente stando a pensare alle parole che ho sentito oggi da lui e dalla vipera.

Dopo essermi lavata stacco l'acqua e sento il citofono suonare insistentemente. Sbuffo e prendo l'asciugamano dei capelli e quello del corpo indossandoli, poi mi avvio alla porta senza pensarci, chiunque sia lo butto giù dalle scale per tutta questa insistenza.

Apro senza chiedere o vedere dallo spioncino chi sia, anche se sono mezza nuda e me ne pento subito dopo. Poteva essere un assassino e gli avresti aperto! Certo perché l'assassino suona insistentemente no? Potrebbe essere, ti tende una trappola!

Nemmeno il tempo di aprire la porta che entra dentro una furia di nome Aiden, ma che cazzo ci fa lui qui? Soprattutto perché si guarda intorno? "Dov'è?" il suo sguardo incazzato e il suo tono freddo mi fanno indietreggiare mentre lui inizia a ispezionare ogni stanza. "Dov'è?" Guarda bagno, camera da letto, cucina e vabbè dove è entrato non serve. "Dov'è?" Controlla anche fuori dalla finestra. "Ma ti sei drogato o cosa?" chiedo con tono calmo seguendolo mentre urla dov'è all'infinito provando a controllare anche dentro l'armadio, ma?

Lo blocco da un braccio facendolo voltare verso di me e rischiando anche che l'asciugamano mi facesse restare nuda, ma dettagli. "Dov'è chi?" chiedo come se stessi parlando ad un bambino, mentre lui mi guarda dalla testa ai piedi senza ritegno e facendomi arrossire leggermente, il suo sguardo ha ancora questo effetto su di me? "Lui." la sua voce fa trasparire rabbia e tristezza. Lascio improvvisamente il suo braccio e mi acciglio. "Lui chi?" chiedo stavolta incazzata, come può anche solo credere che io abbia qualcuno. "Il tuo amico. Ho visto come ridevate." delusione, tristezza, rabbia... Dal suo tono e dalle sue parole fa trapelare tutte le emozioni, ma è ancora geloso? "Non c'è nessuno e poi Barber è un amico." dico abbastanza arrabbiata ma felice di averlo qui, gli importa ancora di me? Mi guarda in modo ostile ed io ricambio il suo sguardo.

"So tutto Aiden. Ti ho sentito oggi in ufficio e lei mi aveva fatto credere che tu fossi andato a letto con lei." dico non guardandolo. "Pensavi che io avessi toccato un'altra?" chiede con amarezza "Credo che tu non mi voglia più." lui sta zitto, così faccio pochi respiri profondi per riprendermi e non piangere.

"Perciò a meno che tu non voglia rimanere ad asciugarmi i capelli quella è la porta!" Gli indico la porta e le parole mi escono prima che io possa fermarle. L'ennesimo rifiuto da parte sua? Tu più che agente dell'FBI sembri una stupida quindicenne indecisa! Cazzo significa a meno che tu non voglia rimanere ad asciugarmi i capelli? Io boh, basita! "Okay." dice iniziando ad ammorbidire il suo sguardo. Alzo un sopracciglio sorpresa dalla sua risposta. "O..Okay?" chiedo balbettando e distogliendo lo sguardo dal suo. "Sì, dove tieni il phon?" chiede iniziando a muoversi per la casa andando verso il bagno. "In bagno, vado a cambiarmi. Fai come se fossi a casa tua." borbotto sarcastica andando verso la mia camera e indossando velocemente intimo e una tuta semplice grigia.

Aiden torna in camera con il phon in mano, mi indica di sedermi nel letto ed io acconsento mentre lui attacca la spina e si siede dietro di me iniziando ad asciugarmi i capelli lentamente facendomi rilassare. Dopo stavolta credo che lo assumerò per asciugarmi ogni volta i capelli, mi sto rilassando talmente tanto che trovo difficile rimanere seduta e sveglia.

Quando i capelli sono completamente asciutti Aiden stacca la presa e silenziosamente esce dalla stanza andando a posarlo. Io inconsciamente mi sdraio attendendo che lui torni.

Aiden torna e lentamente si siede al mio fianco guardando il pancione e accarezzandolo lentamente. "Sai.." inizia a dire lentamente alzando di poco la maglietta per vedere il piccolo scalciare leggermente e con un sorriso stampato in volto lui continua la sua frase. "Ho letto la tua lettera.." stavolta alza lo sguardo verso i miei occhi e mi guarda, riconosco in lui quello sguardo, lo sguardo che ha sempre riservato solo a me. "Vorrei provare a ricominciare da zero.." mi immobilizzo, sembra un sogno lontano e non so cosa dire. "Ti ho sempre amata dal primo momento in cui ti ho vista. Ho sempre voluto stare con te e quando ti ho lasciata per via della tua bugia sapevo che saremmo tornati insieme." accarezza ancora il mio pancione lasciandoci sopra un leggero bacio.

Mi guarda con quegli occhi ed io non so cosa dire. "Perché tutto questo?" chiedo con un filo di voce sbloccandomi "Questo cosa?" fa finta di niente ma so che ha capito. "Perché tutto questo dolore?" infrango la mia promessa con una singola lacrima che scivola lungo la mia guancia. Solo una singola lacrima mentre attendo la sua scusa, tutto questo dolore per cosa? "Per crescere, per maturare e per amarci di più. Tutto questo dolore è servito a molto. Avrei dovuto metabolare la cosa e non era facile." sussurra guardandomi negli occhi. "Voglio ricominciare lentamente, dobbiamo scoprirci e viverci, non voglio più starti lontano." sussurra avvicinandosi a me. Prende la mia mano e se la porta alle labbra lasciandoci un leggero bacio sopra al dorso. "Chi ti ha detto che io voglia?" dico riprendendo le mie forze mentali. Lui all'inizio sembra spaesato, ma poi si riprende facendomi un sorriso malizioso, quanto mi è mancato questo sorriso? "Per questo voglio invitati ad un appuntamento." sorride e a quel sorriso non riesco a dirgli di no.

Si avvicina sempre di più a me e so quello che vuole fare e lo voglio così tanto maledettamente anche io che mi avvicino per accorciare i tempi, così dopo tutti questi mesi le nostre labbra si riuniscono e il mio cuore scoppia di gioia mentre il bacio si fa più passionale ed intenso, mentre tutti e due riversiamo la rabbia, l'amore e la tristezza dei mesi passati, mentre ci riscopriamo l'un l'altra. Metto le mani intorno al suo viso e lui mette le sue dietro alla mia nuca e dietro alla mia schiena per provare a spingermi più vicina a lui, mentre continuiamo a baciarci ancora e ancora e ancora.

"Adesso devo andare, domani sera alle 7 ti porto a cena fuori." mi lascia un veloce bacio e se ne va via lasciandomi imbambolata e soprattutto vogliosa di lui, ma come fa?

||I'M AN FBI AGENT, BUT I HAVE A BODYGUARD 2 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora