Capitolo 53 - Sai che mi stai rendendo felice?

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Entriamo io ed Aiden nell'ufficio dell'FBI mano nella mano. Siamo felici e siamo insieme, non potrei essere più felice di così. "Buongiorno a tutti." Owen esce dal suo ufficio con una faccia a dir poco sconvolta, infatti mi ci vuole poco più di mezzo secondo per pensare a tutte le cose più brutte possibili, mi guardo subito intorno alla ricerca dei miei amici scorgendo Amira, Harold, Lidia ed Annie. "Due nostri agenti stanotte erano sotto copertura e se la sono vista brutta." Jaxon dov'è? Aiden mi stringe ancora più a se mentre Owen continua il suo discorso. "L'agente Hall ha perso la vita in missione." pronuncia quelle parole e mi viene paura. Natasha ha appena perso la vita. Anche se era una persona che ho detestato per via della brutta bugia che mi ha detto sono triste per lei. "Fortunatamente l'agente White sta bene, adesso è in ospedale a fare dei controlli ma sta bene non è nemmeno ferito." assorbo quelle parole e nonostante la brutta notizia faccio un sospiro di sollievo perché adesso so che Jaxon sta bene e non è ferito.

"Hey stai bene?" sono nel mio ufficio e fisso il vuoto. Aiden entra dalla porta a controllare, lo guardo con sguardo assente e lui fa il giro della scrivania accovacciandosi poi dopo aver voltato la mia sedia di fronte a me. "Amore?" sussurra mettendomi delicatamente una mano sulla guancia. "Ho paura Aiden." sussurro guardandolo negli occhi e abbracciandolo forte come se potesse scappare da me. "Hey..." sussurra abbracciandomi forte. "Di cosa hai paura?" domanda accarezzandomi lentamente la schiena mentre io lo stringo forte a me. "Che succeda qualcosa anche a noi." dico senza pensarci. In realtà ho una fottuta paura che succeda qualcosa a lui. Non voglio più che vada in missione per rischiare la sua vita, non voglio più rischiare la vita, voglio poter tornare a casa e sapere che io e la mia famiglia stiamo bene, non sono pronta a soffrire. "Hey amore non ci succederà niente." sussurra lui cercando di calmarmi, ma non riuscendoci. Non parlo più, ma lo abbraccio ancora più forte.


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"Siamo qui riuniti per dare il nostro ultimo saluto all'agente Natasha Hall..." il prete continua la sua messa mentre io stretta ad Aiden guardo con terrore la bara di fronte a me. Non riesco nemmeno a sentire le parole che pronunciano, i discorsi di Owen e dei suoi parenti riesco solamente a immaginare il peggio per me e per Aiden.

"Skylar.." Sento la voce di mio padre che mi chiama mentre tra le braccia di Aiden mi trascino verso la macchina. Mi volto verso di lui. "Papà." sussurro e faccio fatica a sentirmi anche io. "Condoglianze." distoglie per un momento lo sguardo mentre prova ad avvicinarsi, ma io istintivamente indietreggio anche se Aiden cerca di farmi rimanere ferma. "Aiden." Mio padre solo ora lo nota. "Signor Wyatt." Aiden ricambia il suo saluto formale. "Skylar possiamo parlare?" lo guardo male, gli sembra il momento e il luogo dove parlare? "Vieni a cena da noi stasera?" mia madre fa un passo avanti facendosi notare. Ci penso un po' su. "Io sto con lui." dico prendendo la mano di Aiden e facendo notare ai miei genitori che non sono più solo io, ma anche Aiden e il bambino. "E sei incinta." sussurra mio padre facendo un sussulto. "Già." rispondo secca. Non ho voglia di litigare. "Venite entrambi, ci farebbe piacere." dice mia madre sorridendo sinceramente. Cosa faccio adesso? Gli volto le spalle come hanno fatto loro con me più di cinque mesi fa? "Va bene. Ci vediamo stasera alle 7.30." Decido io pure l'orario. Menomale che stavi pensando se voltargli le spalle o meno! Detto questo mi volto e trascino Aiden via di lì.

"Sei stata abbastanza fredda con loro." dice lui in macchina mentre guida. "Direi che non vorrei perdonarli per avermi lasciata nel momento del bisogno, ma sono pur sempre i miei genitori." dico guardando fuori dal finestrino. Sono pur sempre i miei genitori e come posso non perdonarli? Infondo quello che hanno fatto lo hanno fatto per via della mia bugia, quindi è colpa mia. "Anche io ti ho lasciata nel momento del bisogno." sussurra lentamente pensando alle mie parole. "Dopo un mese tu c'eri. Da lontano riuscivi a proteggermi nonostante tutto. Loro mi hanno quasi vista morire e non si sono preoccupati di venire a chiedere come stavo." dico ripensando a quando eravamo rimasti vittime dei terroristi nella Federal Hall. "Tu sei venuto anche a prendermi." dico mettendogli una mano sul ginocchio. "Hai intenzione di essere così ostile nei loro confronti." Scuoto la testa "No... Voglio sistemare le cose con loro. Voglio essere felice." Lui sorride alla mia affermazione. "L'ho sempre saputo che non sei una figlia di papà viziata." Rido alla sua affermazione. "Diciamo che adesso mi faccio viziare da te." dico sorridendo e baciandolo nella guancia. "Non mi distrarre amore. Sto guidando." sussurra improvvisamente serio "Mi piace questo soprannome." dico soprappensiero non facendo caso al suo tono e alla sua affermazione. "Amore mio." sussurro pensandoci bene. "Anche a me piace." dice lui mettendo una mano sul mio ginocchio. Appoggio una mano sopra alla sua toccando lentamente le nocche. "Sai che mi stai rendendo felice?" sussurro lentamente. "Tu mi stai rendendo felice." risponde lui sorridendo. Sembriamo drogati. Tipo fatto di cocaina o eroina o altre sostanze stupefacenti. Ma è solo l'effetto dell'amore no?


"Voglio portarti a conoscere mia madre." mi sussurra Aiden. Siamo nel mio letto nudi mentre ci rilassiamo. Sono appoggiata sopra al suo petto, alzo la testa e lo guardo. "Davvero?" chiedo io felice e sorpresa da questa sua affermazione. "Certo! Anzi farò venire lei qui." dice adesso più convinto. "Grazie amore." dico baciandolo lentamente. Lentamente Aiden si è aperto con me e mi aveva accennato di sua madre, lentamente Aiden mi farà conoscere mia suocera, ma lentamente solo io riuscirò a conoscerlo come nessun'altra e ne sono così felice. "Ti ho già detto che ti amo?" mi chiede dopo un po' di silenzio. "Ogni volta." sussurro sorridendo contro il suo petto. "Ogni volta che ne avrò la possibilità." sussurra lui. "Ti amo anche io." sussurro lasciandogli un dolce bacio nel petto nudo. Stiamo diventando troppo sdolcinati? Forse sì, ma preferisco sapere e preferisco che lui sappia in ogni momento che ci amiamo. Mi fate venire la nausea! Io voglio solamente che scopiate come conigli!

||I'M AN FBI AGENT, BUT I HAVE A BODYGUARD 2 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora