Capitolo 43 - Ecco che arriva l'altra rincoglionita.

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Oggi è lunedì.

Siamo già a domani.

L'indomani è arrivato in uno schiocco di dita.

Passa un secondo e il tempo vola all'indomani.

Ma basta che mi stai facendo venire l'ansia! Abbiamo capito che è arrivato un altro giorno!! Vai avanti.

Sono già passate ventiquattro ore da quando so la verità e cos'è cambiato da ieri? Un bel niente. Non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio talmente sono indecente.

Mi prendo del tempo per farmi la doccia e lavarmi i capelli. Tra pochi mesi avrò la pancia enorme e tra forse otto mesi avrò una bimba o un bimbo tra le braccia. Dovrò fare una visita, un'ecografia. Dovrò assicurarmi che lì dentro vada tutto bene.

Ieri il mio umore era altalenante. Passavo dall'essere felice per il fatto che il nostro amore anche se è durato poco e niente diventerà indistruttibile al fatto di essere triste perché sarò sola con lui o lei e dovrò dargli una vita che non so nemmeno io quale sia la più giusta.

Mi faccio la doccia, lego i capelli in una coda alta e mi trucco leggermente, poi mi vesto con dei jeans blu leggermente strappati, un semplice top nero a maniche lunghe e degli stivali con il tacco neri. Saranno gli ultimi jeans che potrai indossare prima di avere la panza grossa! Indosso il giubbotto di pelle e sopra ad esso metto un poncio bianco di lana, non c'è tanto freddo, anzi i raggi del sole sono abbastanza insopportabili e infatti metto i miei amati occhiali da sole a specchio. Per fare la figa! Dillo a me...

Prendo la borsa ed esco velocemente di casa, prenderò il caffè in ufficio. Abito vicino alla sede dell'FBI e infatti cammino esattamente per sette minuti a fare qualche isolato e sono arrivata. Vuoi dirci pure se vai in bagno?

Faccio un respiro profondo ed entro dentro l'edificio. "Buongiorno agente Wyatt." il ragazzo della sicurezza mi saluta ed io metto la mia borsa sul nastro trasportatore mentre passo i controlli esibendo il mio badge. "Buongiorno Walter." sorrido alla solita guardia dei controlli della sede "Come stai oggi?" chiede lui rispondendo al mio sorriso con un altro sorriso. "Si va avanti, tu?" rispondo per gentilezza. Anche se questo ragazzo mi sta simpatico non mi va sempre di rispondere alla domanda, come va, come stai. "Tutto bene." Annuisco appena sorridendo leggermente e quando ho finito i controlli ed ho ripreso le mie cose entro finalmente dentro l'edificio.

"Cugina!!" Sento urlare da dietro e mi giro appena per vedere Eve corrermi dietro. Ecco che arriva l'altra rincoglionita. "Come stai?" Storgo il naso alla sua domanda, anche perché ieri sera sono stata un po' con lei e le ho detto tutto... "Non lo so come sto. Prima bene, poi male, poi boh." A te te sembra n'ciambellone? Boh... no okay scusa... io e la mania dei TikTok. "Dai cerca di stare tranquilla e dire la verità ad Owen, lui ti ascolterà." Annuisco appena alle sue parole "Grazie... ma tu non dire niente a nessuno." Lei fa finta di chiudersi la bocca con una cerniera "Muta come un pesce" guarda l'orologio e fa una faccia strana "adesso devo andare, sono già in ritardo e non dovrei nemmeno essere qui alla sede." Mi da un veloce bacio sulla guancia e così com'è arrivata si volatilizza verso l'esterno dell'edificio.

Esco dall'ascensore con in mano il mio adorato caffè. "Buongiorno Wyatt." Owen si avvicina sorridendo. "Buongiorno." rispondo al sorriso. "Owen..." Si rigira nella mia direzione e io mi avvicino leggermente. "Ti devo parlare dopo." dico seria sia in viso che nella voce. Lui sembra inizialmente spaesato, sorpreso e confuso, ma poi sembra riprendersi e accigliandosi mi annuisce. "Grazie.." sussurro iniziando a camminare verso il mio ufficio. Gli hai fatto venire il pallino in testa. Ora vorrà subito sapere che cazzo gli devi rivelare.

Dopo aver salutato tutti vado nell'ufficio di Barber. Mentre chiacchieriamo del più e del meno, lui mi continua a raccontare il suo fantastico weekend in montagna ed io ascolto ridendo alle battute che fa, intravedo camminare fuori dall'ufficio l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere qui adesso. Aiden passa insieme ad Owen fuori dall'ufficio di Barber e mi guarda per un quarto di secondo fulminandomi. Cosa ci fa Aiden all'FBI? Che stia reclutando bodyguard per mio padre? Non me ne deve nemmeno importare, ormai non deve essere una questione personale per me, giusto? Ma scherzi? Più lo vedi e più puoi tentare di ritornarci insieme! Entra insieme ad Owen nel suo ufficio e si chiudono la porta alle spalle. Ormai ho smesso pure di ascoltare le storie esilaranti di Barber. Esilaranti come un dito nel culo! Vocina non è che stai diventando troppo volgare? Okay, si... scusa. Solo che non ho niente da fare e quando mi stresso divento volgare. Però dimmi che non ho ragione?

"Attenzione tutti quanti." Owen esce dal suo ufficio mezz'ora dopo insieme ad Aiden. Ci riuniamo tutti davanti a loro mentre il brusio cessa per far parlare il nostro vice direttore. "L'agente Aiden Booth è tornato tra noi." Owen dà la notizia mentre io non faccio altro che guardare Aiden che mi fissa. Sarà un mio collega e non so nemmeno come dirgli che sono incinta, posso omettere questo fatto? Ma dovrò dirglielo prima o poi. Posso svenire adesso in questo momento nel pavimento? Faccio dei respiri profondi e mi accorgo che stargli vicino non gioverà di certo a rendermi felice, da un lato so che riuscirò a vederlo, ma dall'altro non posso nemmeno toccarlo o parlarci.

Aiden è uscito dall'ufficio di Owen da agente come era una volta, come io un mese fa sono uscita dal Bar da Stephen.


Ormai la folla di agenti si è dispersa di nuovo ed io non faccio altro che fissare Aiden insistentemente, lui ricambia il mio sguardo e in quella sala siamo rimasti solo noi a guardarci da lontano. Lui distoglie lo sguardo allontanandosi verso quello che sarà il suo ufficio, ma io lo seguo. "Aiden aspetta.." lo prendo per il braccio per farlo fermare. "Possiamo parlare?" chiedo quando lui si gira a guardarmi. Possibile che con solo uno sguardo mi faccia venire i brividi e tremare? "Dimmi." Lo fisso ed è sempre più bello. Mi è mancato tantissimo e averlo qui di fronte così vicino mi sembra un sogno "Skylar non ho tempo da perdere." il suo tono brusco mi risveglia "Come stai?" Ma cosa mi è uscito? Cercate uno psicologo per favore. Ma da dove ti è venuta questa? L'hai comprata su Amazon? "Bene tu?" alza un sopracciglio "Mi hai fermato solo per chiedermi come sto?" sbuffo, ma perché non riesce ad ammorbidirsi? "No." ribatto secca "Come mai sei tornato all'FBI?" Stavolta sono io che ho un tono abbastanza duro.

Dopo una serie di battibecchi dove non voleva rispondere ed io lo continuavo a tirare per il braccio finalmente mi degna di una risposta "Sono stato assunto dai Wyatt per proteggere te." mi guarda e il suo tono è più calmo, quasi triste direi "Non me la sentivo di continuare visto che tu non c'eri più." D'istinto lo abbraccio, ma lui ovviamente non ricambia, ma non si scosta nemmeno, c'è una speranza? "Grazie." sussurro allontanandomi e arrossendo leggermente per il fatto che non abbia ricambiato.

"Sky volevi parlarmi?" Ad interrompere i nostri sguardi è Owen che si avvicina "Si Owen." guardo Owen e poi di nuovo Aiden che sembra sorpreso che io debba parlare con lui e poi torno con lo sguardo ad Owen che mi fa segno di seguirlo.

"Dimmi tutto... è per lui?" chiede indicando un punto a caso della stanza ma riferendosi ad Aiden "No, no.." scuoto la testa "Non sapevo nemmeno che fosse tornato." dico con nonchalance "è perché ti devo riferire una cosa..." come trovo le parole? "Ti prego sei il secondo a cui lo dico e non voglio che lo sappia nessuno." faccio una pausa respirando e tornando a guardarlo negli occhi "Sono incinta." dico tutto d'un fiato come se fosse una folata di vento.

||I'M AN FBI AGENT, BUT I HAVE A BODYGUARD 2 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora