Far pace con sé stessi è inammissibile quando sussistono corde ormai spezzate che feriscono i vuoti che non hanno una fine. Galleggio sul velo dell'acqua come se non fossi nemmeno un corpo; voglio raggiungere la mia sponda, il mio eterno. E produrre le mie bollicine di ossigeno sotto quest'acqua così torbida da non permettere di visionare il fondo. E ho paura. Se non ci fosse nessun fondo, le mie estremità inferiori non toccherebbero niente e continuerei a sentirmi persa, immersa in quest'acqua che ricorda il fango, per quanto riesce ad essere pesante.
La stessa pesantezza che mi si affievolisce dentro nei meandri quando guardo te. Sempre per caso ormai, sei così triste e nemmeno lo sai. Ti senti così solo che non vuoi un aiuto. Sei così vuoto che ricerchi una pienezza dentro te stesso, che non riesce mai ad accontertati. Mi è crollato l'intero mondo addosso e penso che tu sia l'unico che lo sappia. Sono sicura che tu sia l'unico che conosca questa freddazza.
E mi autodemolisco perché ho giurato in eterno che non ti avrei mai avuto nei miei incubi, invece adesso sei qui da me, ma sei distante. Mi odi così tanto che lo sento tutto il tuo male ed è lo stesso che mi blocca, ogni volta che mi capiti davanti gli occhi. E' lo stesso che cambia il mio umore, il mio giorno e la mia notte.
Dentro i miei incubi tu sei così estremamente felice che quasi ti invidio. Nei miei incubi tu ami e non sono io, l'ologramma di cui sei innamorato.
Nei miei incubi cerco di sopprimere quell'ologramma che poi finisce per avercela con me e pugnalarmi dritto nel petto.
E il mio dolore lo provi pure tu ed io, ti giuro che ogni volta in quel momento non so cosa fare. Non sento il mio corpo e non posso aiutarti in nessun modo. Ma poi arriva lei, con le spalle piccole e i capelli ricci lunghi sulle spalle che ti salva. Ti abbraccia e ti si poggia addosso.
Mentre nella mia area continua il freddo e il mio sangue continua a sgorgare via dal mio fisico ormai stanco ma troppo impaurito per cedere completamente.
Ti chiedo scusa, se adesso fai parte anche della mia notte.
Ma non so come controllarmi.
