Tumefatto

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Ti osservo in silenzio, lo sai che sono introversa. Non mi è mai interessato di chi hai attorno.

Ma le mie lacrime stanno combattendo e accarezzano il mio viso e i miei migliori anni, che sto per perdere.

Il tuo viso è tumefatto, sei saltato giù da quella finestra in silenzio. E mi manca osservarti, mentre ti odiavi allo specchio. Mi manca, forse, il tuo orgoglio.

Io, non credo più in niente da quando sei scappato.

Sono consapevole che, mi hai odiato più di chiunque altro.

E adesso, mentre ti fisso, sento che il cielo sta per scomparire.

E noi, sotto di esso.

La fase più dura è stata accettare un nuovo inizio, la tua perdita.

E' stato difficile respirare morte nell'aria.

Sono diventata cieca da quando ho perso il tuo fuoco.

Tu mi scaldavi solo per farmi stare male, ma nel nostro viaggio, io amavo i tuoi peccati, i tuoi racconti.

Ne facevo parte, seppur in piccola parte, ma c'ero.

Ero la bambina sempre un pò strana, nella mia realtà spietata, che mi consigliava di restare calma.

Ma io, avrei voluto morire, piuttosto che rassegnarmi.

Ho sempre cercato risposte, ero forte.

Con i miei boccoli sfatti, i miei sorrisi sfaldati e il mio decennio perso.

Stavo lontana dagli altri, come se avessero la peste o probabilmente, stavano lontani loro da me.

Non meritavo il loro cuore, i loro cambiamenti. La mia testa bassa non meritava la loro dolcezza, nè la loro passione, nè la loro religione.

Non appartenevo a nulla.

Avevo perso il mio cazzo di contatto col mondo. Quel filo che ti collega con la vita altrui, quel collegamento che mi avrebbe fatta sentire di parte, dentro questo mondo, su questa terra, sotto questo cielo.

Ma il mio contatto l'ho perso; mi è fuggito via dalle mani. Ho perso il filo, non l'ho mai più cercato e lui non è mai tornato da me.

Ero così fragile, che anche lui sarebbe stato capace di appesantirmi e spezzarmi.

Ero io il mio angelo. Ero io il mio sorriso.

E dentro quest'acqua sporca mi ci sono riflessa per mesi. Ho buttato giù pareti immonde.

Mi tagliavo i pensieri, puzzando d'umido.

Ero in cerca di preoccupazioni; avevo bisogno di scegliere: me o me stessa.

Me, quella meno strana; altruista, che sparava in aria sorrisi; me, la bambina che cercava i giocattoli dentro i supermercati e che approfittava degli altri, soltanto per dargli amore.

O me stessa, quella che giaceva dentro quella brocca d'odio.

Me stessa, quella che immaginava di andare a cento all'ora su una statale. Egoista, incisa di armi, quella che i giocattoli li rifiutava, quella che dentro i supermercati ci entrava solo per rubare, quella che approfittava degli altri per sputargli in faccia.

Ma io, per me sono rimasta un grande mistero.

Non so cosa avrei fatto di diverso. Non so nemmeno come mi sarei comportata.

Forse mi sarei sparata in bocca, piuttosto che restare ancora con te.

Forse, mi sarei tolta tutti gli organi, piuttosto che rimanere in vita.

Forse, avrei bestemmiato così tanto, da far scendere sulle terra Dio, Gesù e i suoi sandali del cazzo.

Il mio petto, non ha mai retto i miei battiti. E le luci di quella stanza sono rimaste sempre spente.

Mi hai lasciato soltanto più vuota ed io, del mio sangue, ne ho fabbricato un siero.

Un siero che per te è efficiente. Un siero pieno di emozioni mortali, pieno di ciaffoni, di storie che raccontano un freddo prezioso.

E dimmi, ancora se ti faccio schifo; dimmi, se vorresti dividere il tuo pane con me, le tue sigarette, i tuoi animi e le tue armonie. Dimmelo, se stai ancora bene quando piove; parlami, se ti sei finalmente ripulito. Parlami, se adesso ti parli.

Parlarmi, se ti ricordi ancora dei miei occhi e dei pugni.

Dei segni, delle cicatrici; ti pagherei per farmi diventare ricca di sangue. Ricca di mente.

Mi sento così spiovente sotto questo cielo di Aprile, che non si decide a brillare sulle nostre teste.

Probabilmente, tu starai fissando un altro cielo, su di un altro pianeta; dentro una tua dimensione.

Ma penso che, io ti aspetterò sempre.

Aspetterò i tuoi ricordi, il tuo ritorno, il tuo odio, assecondato dall'oblio.

Rimarrò qui, da sola o forse no. A fingere di darmi pace, a fingere di rassegnarmi; che non ci sei più.

Morfeo ogni tanto ti vuole bene e ti riporta dentro i miei incubi e quando affondo la testa sul divano, so per certo che ti rivedrò.

Agito le coperte per aria, mi rubo il sonno ma mi addormento lo stesso.

Sogno il libro che ti ho regalato quel giorno e che non hai mai aperto.

Sogno quel profumo che ho regalato a quel bambino, piuttosto di darlo a te.

Ho sognato di salvarti, di nasconderti dentro il mio corpo.

Ho sognato i tuoi lamenti, quella maledetta notte, i tuoi occhi spenti. I tuoi respiri che falcavano dentro i tuoi polmoni.

Tu, non mi sentivi, non mi vedevi, non mi parlavi E avrei voluto soltanto un tocco da parte della giustizia divina.

E in quel momento, dov'era il tuo Dio? Era a fare il regista del tuo dolore.

E le tue urle mi rompono i timpani dieci volte al giorno. Ormai sono la mia canzone preferita dentro il tuo stereo.

Ho sognato perfino quella dannata stretta di mano.

Che mi ha lasciato tutto, che mi ha fatto sperare, respirare per la prima cazzo di volta e che mi ha lacerato dentro più di qualsiasi altra azione.

Avrei voluto non lavarmi più quelle mani, perchè io, ero l'unica consapevole che quella sarebbe stata la prima e l'unica azione che ci ha visti uniti.

Sapevo, che ti avrei perso.

Prima o poi.

Sapevo il giorno, l'ora; mi ero pure quasi mezza preparata.

Ma non ho mai immaginato le mie reazioni.

Ero di pietra, non parlavo, non mi sono nascosta. Ero un monumento, un'anima persa. Non ho versato più lacrime.

E ancora ti sogno, mentre piangi, mentre cerchi di scappare da me. Ancora ti sogno, dentro la mia testa rimani sempre, dentro i miei sogni rimani pesante e so, che non potrai scordare il tuo sangue.

E ancora ti sogno, affranto dai tuoi cari, dai tuoi pari.

Ancora ti sogno, io sono piccola e ti sto abbracciando. Tu te ne vai, scappi via. Io, forse lo merito.

Ti sogno, sono piccola e sto piangendo. Ti chiedo aiuto. Tu non mi ascolti.

Ti sto sognando e continui a non ascoltarmi.


LagerWhere stories live. Discover now