Parte 5

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Una delle cose che Lubov sperava di vedere una volta giunto nel regno umano erano proprio le immense distese d'erba dei campi. Non ne avevano nessuno nel suo regno di ghiaccio e gli unici che si potevano trovare, nella zona delimitata dalla foresta, erano piccoli.

Niente a che vedere con quello che aveva davanti in quel momento.

Einrich lo aveva invitato al lago, insieme agli altri amici, e quando aveva accettato non si aspettava certo di ritrovarsi davanti quello spettacolare verde infinito.

Il ragazzo biondo lo raggiunse, fermandosi di fianco a lui.

"Va tutto bene?" si sentì chiedere.

Lubov attese almeno un altro secondo prima di rispondere, assorto in quella visione meravigliosa.

"Credo sia la cosa più bella che io abbia mai visto" confessò, in tono rilassato.

Einrich spostò lo sguardo dal campo al suo viso, notando che con lo sguardo stava percorrendo ancora la distesa d'erba che avevano davanti, come se fosse rimasto senza fiato.

Si domandò se quello fosse lo sguardo di chi si stupisce nel vedere le cose per la prima volta. Gli venne naturale sorridere davanti a quell'espressione di pura e semplice, ingenua, meraviglia.

Ripensò a quello che aveva detto ad Adam, cioè che sembrava lui venisse da un altro mondo. Più passava il tempo con lui e più quest'impressione si faceva forte.

Sapeva che non era possibile, ma l'aura di mistero che avvolgeva Adam, insieme al suo comportamento insolito, sembravano volergli suggerire quello.

Lubov aveva dimenticato completamente Hanna quando si era ritrovato ad ammirare tutta quella verde bellezza. La sua mente si era svuotata, permettendogli di distrarsi dal pensiero della ragazza che doveva conquistare, la quale si era rivelata molto diversa da come l'aveva immaginata.

Fu proprio la voce della ragazza ad interrompere quel momento di rilassatezza.

I due si voltarono per vedere che Hanna e gli altri li avevano distanziati di qualche metro. Si erano appena fermati a chiamarli, perché li raggiungessero.

Erano lì per il lago in effetti, non per perdere tempo in un campo, anche se agli occhi di Lubov tutto quello era meraviglioso.

"Se questo ti piace, aspetta di vedere il lago" gli disse Einrich, distraendolo di nuovo dai suoi pensieri. "Sbrighiamoci a tornare dagli altri"

Lubov annuì e prese a seguirlo.

Camminavano a passo veloce, quasi correndo, tra gli alti fili d'erba che non permettevano di vedere il terreno sotto di loro.

Fili d'erba che accarezzavano la pelle delicata di Lubov, facendogli un lieve solletico mentre li spostava per passare.

Non c'erano ostacoli visibili sul suo cammino, Einrich si trovava a diversi passi da lui e procedeva senza sosta, mentre il resto del gruppo li aspettava.

Chiuse gli occhi, godendosi il leggero solletico dei fili d'erba e lasciandosi guidare dalle voci degli altri, che li stavano incitando a sbrigarsi.

Mosse un passo, poi un altro, con sicurezza malgrado non vedesse ciò che aveva davanti.

Mosse un altro passo che non toccò mai il terreno.

Aprì gli occhi d'istinto mentre si sentiva cadere, con il bagnato che gli avvolgeva il piede e poi la gamba, poi tutto il corpo.

Fece appena in tempo a vedere che gli altri si erano allarmati, forse qualcuno aveva gridato qualcosa, non ne fu sicuro vista la velocità con cui tutto stava accadendo.

The Beast of the Ice KingdomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora