Einrich si svegliò di mattina presto. Ormai, a furia di alzarsi a quell'ora, il suo corpo ci aveva fatto l'abitudine e non gli permetteva di rimanere a riposarsi di più.
Si stropicciò gli occhi con una mano, beandosi del calore da cui si sentiva avvolto. Gli ci vollero alcuni secondi per rendersi conto che era abbracciato a Lubov, ancora nel mondo dei sogni.Era rimasto con lui nella sua stanza e alla fine si erano addormentati insieme, abbracciati.
Malgrado la luce del sole entrasse già dalla finestra della stanza, in parte essa rimaneva in penombra.
Il ragazzo la esplorò con lo sguardo, percorrendo con esso i mobili e gli oggetti che al suo arrivo gli erano estranei, ma ora stavano iniziando a diventargli familiari.
Si rese conto che in fondo al letto aveva appoggiato il libro con l'albero genealogico, e quello era lì dove l'aveva lasciato. Il discorso riguardante il libro era andato in secondo piano nel momento in cui Lubov si era svegliato, ma era intenzionato a parlargliene al più presto.
Si soffermò con lo sguardo sull'amato. Dormiva beato accanto a lui e vederlo così dava ad Einrich una sensazione di pace.
Il suo pelo grigio scuro illuminato dai raggi del sole sembrava ancora più bello, lucente e morbido del solito. I suoi lineamenti affascinanti seppur non umani lo intrigavano come nient'altro aveva mai fatto prima. Non erano ancora sposati, ma stando al suo fianco Einrich sentiva di star vivendo un sogno.
Lubov mosse leggermente le palpebre. Un attimo dopo si stropicciò gli occhi, ormai sveglio.
Quando li aprì si ritrovò davanti Einrich, a pochi centimetri di distanza dal suo viso, che lo ammirava con sguardo sognante. D'istinto gli sorrise e si avvicinò per baciarlo.
L'umano si avvicinò a sua volta, desideroso di quel contatto. Le loro labbra si unirono in un bacio che da dolce diventò subito passionale.
Einrich gli accarezzava il viso mentre le loro lingue si sfregavano l'una contro l'altra.
Tutta quella passione gli stava facendo venir voglia di andare oltre, il che divenne un desiderio ben chiaro quando Lubov si mosse per mettersi sopra di lui.
Ebbe la sensazione di essere sopraffatto da lui, una bestia decisamente troppo grande e forte perché un semplice ragazzo umano potesse resistergli. Non che lui lo volesse, ma gli era chiaro ormai che avrebbe dovuto aspettare ancora un po'.
Eppure quella situazione gli faceva desiderare il contrario. Sperava tanto che Lubov cambiasse idea o che almeno, spinto dalla passione, decidesse di lasciarsi andare e prenderlo lì, in quel momento.
Lubov smise di baciarlo e lo guardò negli occhi. Einrich era bellissimo in quel momento, con la veste semiaperta che faceva intravedere più pelle del dovuto, gli occhi lucidi per il desiderio e il respiro affannato. I suoi capelli biondi erano spettinati perché si era appena svegliato e le sue guance leggermente arrossate.
Lubov avrebbe tanto voluto cedere ai suoi istinti in quel momento, mettere da parte tutto e dar sfogo alla passione, e lo sguardo quasi supplichevole di Einrich sembrava pregarlo proprio di fare ciò.
La bestia aprì del tutto la veste del ragazzo, rivelando il suo corpo candido che aspettava solo di essere toccato.
"Sei ingiusto. Tu puoi resistere senza problemi, a me invece sembra di scoppiare" disse Einrich.
Lubov gli accarezzò il viso.
"Sei così bello che ogni volta credo di non farcela" ammise e portò la mano all'altezza della clavicola del ragazzo.
Era vero, a livello fisico lui poteva resistere al desiderio, ma a livello mentale voleva unirsi a lui al più presto. Era una sensazione difficile da spiegare, visto che era diversa dal desiderio irrefrenabile che aveva provato quando aveva avuto il corpo umano. Non era passione fisica, era impulso di diventare una cosa sola con la persona che amava. Quasi una necessità, più che una voglia.
Si avvicinò di nuovo al viso del ragazzo e aprì la bocca perché le loro lingue potessero incontrarsi di nuovo.
Intanto con la mano gli percorse il corpo fino a raggiungere il suo membro. Ricordò quella volta a casa sua, nel regno umano. Ricordò il piacere, seppur durato poco, che Einrich gli aveva dato con la mano. Decise che avrebbe provato a fare lo stesso per lui.
Einrich non si aspettava che Lubov lo facesse davvero, visto che non lo aveva ancora toccato da quando era tornato al suo aspetto originale. Il suo tocco gentile ma deciso era abbastanza per fargli perdere la testa.
In un ultimo slancio di lucidità appoggiò le mani sul suo petto, sentendo il pelo morbido tra le dita e il muscolo tonico sotto di esso.
Lubov gli lasciò libera la bocca riscoprendo il piacere di ascoltare i suoi gemiti.
Presto riuscì a farlo venire.
Einrich era ansimante, con le mani che si erano spostate dal petto di Lubov per potersi aggrappare alle lenzuola.
In un attimo aveva perso lucidità, ma ora essa stava a poco a poco riaffiorando, mentre il suo respiro si faceva sempre più lento e regolare.
Lubov continuava a guardarlo e sentiva che il desiderio in lui non si era del tutto spento. Avvertiva anche un senso di frustrazione, ma far provare piacere all'amato aveva avuto un che di soddisfacente.
Einrich si ricoprì con la veste azzurrina e si tirò a sedere.
"Spero di non averti offeso.. so come funziona un corpo umano, tu non puoi trattenerti come posso io"
Al ragazzo venne da ridere, ma si trattenne.
"Non devi preoccuparti, mi è piaciuto. E poi presto saremo sposati.. puoi farmi quello che vuoi" si sentì arrossire dopo averlo detto.
"A proposito di questo, vorrei che il rito si celebrasse il prima possibile. Che ne dici di stasera?"
Einrich sgranò gli occhi e annuì di getto. Si sarebbero sposati così presto e lui non poteva desiderare di meglio.
"A proposito, ho una cosa importante di cui parlarti" disse e si sporse in avanti per prendere il libro. "Ho sfogliato questo mentre riposavi e credo che tu debba vedere una cosa"
Cercò la pagina in cui si vedeva il ramo reciso dall'albero genealogico di famiglia e gliela mostrò.
Lubov sgranò gli occhi, prese il libro tra le mani e andò alla pagina dove era stata riportata la biografia del suo antenato. Dopo averlo fatto alzò lo sguardo su Einrich.
"Sei riuscito a leggere?"
"No, ma se questa è la vostra scrittura voglio impararla al più presto, visto che rimarrò qui per molto tempo"
Lubov fece scorrere lo sguardo sui simboli.
"Dice che è stato ripudiato ed esiliato perché suo fratello desiderava che fosse suo figlio a ereditare il trono, e la sua sola presenza lo faceva sentire minacciato. Volevi che lo vedessi perché credi che i suoi discendenti siano ancora in vita?"
"Esatto. Se li troviamo possiamo reintegrarli nella famiglia e avremmo risolto il problema dell'erede. È possibile farlo?"
"Hanno sangue reale anche se in passato sono stati ripudiati. Quindi sì, è possibile"
Einrich gli si gettò al collo, felice di aver fatto una scoperta utile.
"Durante la colazione chiederò subito al demone accompagnatore di mobilitarsi. Se ho dei parenti in vita li troverà, possiamo starne certi" aggiunse.
Finalmente le cose stavano andando per il verso giusto.
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The Beast of the Ice Kingdom
Romance[Boy x Boy] Lubov è il sovrano di un regno ghiacciato, popolato da bestie. Nella ricerca di una consorte, la sua attenzione si rivolge al mondo umano. Provvidenziale sarà la comparsa di una strega, la quale gli permetterà di assumere l'aspetto umano...