Parte 17

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La carrozza era ripartita, questa volta diretta al regno di fuoco.

I regni non erano molto distanti tra loro, erano gli spicchi che componevano il tri-regno, porzione circolare di terreno al centro della foresta maledetta. Malgrado questo però non erano confinanti, per spostarsi dall'uno all'altro bisognava attraversare delle porzioni di foresta.

Il paesaggio fuori dalla piccola finestra della carrozza mutava gradualmente mentre il mezzo procedeva, diventando sempre meno verde e rigoglioso.

Lubov lo osservava con un'espressione seria sul viso, pensieroso.

Presto avrebbe incontrato Moshnost, e la cosa non gli faceva affatto piacere.

"Quando saremo nel regno di fuoco ignora le provocazioni del re e lascia parlare me" si raccomandò, sorprendendo Einrich.

"Provocazioni? Che tipo è questo re?" gli chiese l'umano, curioso.

"È un essere fastidioso, meglio non doverci avere a che fare.. Ma purtroppo non possiamo farci niente. Speriamo solo che non ci voglia troppo"

La carrozza si fermò poco dopo su uno spiazzo di terreno roccioso.

Lubov ed Einrich scesero e lo stesso face il demone accompagnatore.

La creatura giallognola sospirò alla vista del castello del re di fuoco, che si ergeva al centro della città.

"Facciamo in fretta" disse, senza distogliere lo sguardo.

Lubov fu il primo ad incamminarsi verso la struttura.

Le strade ella città erano pressoché deserte a quell'ora del mattino visto che gli abitanti erano indaffarati a svolgere i loro compiti. Le bestie che vivevano in quel regno erano per lo più minatori e fabbri, ma c'erano comunque dei negozi aperti e qualche bestia femmina che camminava fianco a fianco con i figli.

Chi incrociava lo sguardo con Lubov capiva di chi si trattava e chinava appena il capo in segno di rispetto.

Quello non era il suo regno, ma era comunque una figura autorevole.

Giunti al castello, i tre si fecero annunciare da un servitore e poterono entrare nella sala del trono, dove il regnante li avrebbe ricevuti.

Seduto sul suo trono in pietra scura, Moshnost aveva il pelo marrone quasi rossiccio e gli occhi di un rosso acceso, così intenso che si vedevano bene anche da lontano.

Osservò Lubov e il suo seguito per qualche secondo prima di alzarsi e andare loro incontro, dimostrando così di essere alto come il sovrano del regno di ghiaccio.

"Lubov.. cosa ti porta qui?" gli chiese, andando dritto al punto.

"Sono qui per una questione che riguarda la strega tuttovedente" gli rispose. "Se non l'ha già fatto, presto verrà a proporti un accordo. Le sue intenzioni però sono quelle di concentrare nelle sue mani il potere di tutto il tri-regno"

"Fammi indovinare, tu e Dehanie avete accettato e sei venuto da me per evitare che la situazione peggiori"

Lubov strinse gli occhi a fessura ed evitò di aggiungere altro.

Un ghigno divertito si formò sul viso del re di fuoco.

"Almeno sei riuscito a riprenderti i poteri regi?" chiese.

"Ci sto lavorando" rispose Lubov.

Moshnost si lasciò andare ad una risata fragorosa.

"Nella tua situazione attuale dovresti preoccuparti solo della tua vita, quella strega vorrà ucciderti adesso"

Lubov non rispose. Sapeva bene che se lui fosse morto la strega si sarebbe tenuta i poteri regi. Sapeva che lei presto avrebbe tentato di ucciderlo di nuovo.

"Non intendo accettare, qualunque accordo lei mi proponga. Ti sei preoccupato per niente, ho già tutto quello che desidero" disse, allargando un braccio in direzione della sua consorte, una bestia dal pelo rossiccio come il suo, incinta.

"Ma dimmi, cosa ha dato a voi in cambio della vostra corona?"

"A Dehanie ha offerto un raccolto proficuo.. a me la possibilità di andare nel regno umano in cerca di un consorte"

Solo allora Moshnost abbassò gli occhi su Einrich e li sgranò.

Allungò un braccio verso di lui ma l'umano si ritrasse arretrando di un passo, impedendogli toccarlo.

"È umano ed è maschio" commentò Moshnost. "Hai fatto una scelta stupida, così non avrai un erede.. hai dei gusti discutibili"

Einrich trattenne l'impulso di rispondergli. Le sue parole lo fecero sentire tremendamente offeso.

Anche Lubov rimase in silenzio, pur desiderando di zittirlo.

"Se rifiuterai l'accordo, la strega proverà sicuramente ad ucciderti" gli disse invece, riportando il discorso in carreggiata.

"Che ci provi pure"

Moshnost ridacchiò, sicuro di sé.

"Noi restiamo qui" disse Lubov.

"Non renderti ancora più ridicolo e torna da dove sei venuto!" gli ordinò il re di fuoco.

Lubov rimase un attimo in silenzio prima di rispondergli. Tenne lo sguardo ancorato a quello dell'altro, serio, per fargli capire quanto fosse determinato.

"La strega ha ancora i miei poteri regi e sta venendo qui. Noi non ci muoviamo"

Moshnost sbuffò, arreso.

"Allora vedete di sistemare presto la questione e non siatemi d'intralcio"





~Freetalk~

Buonsalve. Mi rendo conto che questa volta il capitolo è proprio breve.. ma ci tengo a specificare che la storia è già completa, prima di pubblicare i capitoli li rileggo giusto per correggere gli errori, per l'ennesima volta. Il prossimo capitolo arriverà presto!

xx

The Beast of the Ice KingdomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora