Parte 26

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Einrich si trovava in una situazione senza precedenti, pericolosa, da cui non sapeva come uscire indenne.

Aveva chiesto a Lubov se poteva andare al più presto a trovare i suoi genitori, visto che volevano vederlo e aveva bisogno di prendere dei vestiti e altre cose.

Dopo aver appurato che il ragazzo era in grado di aprire un portale ed evocare il demone accompagnatore in caso di bisogno, gli aveva dato delle candele perché non ne restasse a corto e gli aveva concesso di partire subito.

Nell'emozione del momento, il ragazzo non aveva pensato a cosa dire di preciso ai suoi genitori e adesso si trovava nei guai.

Seduto a tavola con loro, accanto alla sua sorellina, Einrich aveva puntati su di lui solo sguardi increduli.

"Come sarebbe a dire che ti sei sposato? Senza dirci niente? E con chi?"

Suo padre era sconvolto.

Aveva fermato a mezz'aria la forchetta quando aveva saputo la notizia e aspettò ancora qualche secondo prima di poggiarla nel piatto, appena dopo essersi reso conto che il figlio non stava rispondendo.

Si passò una mano sulla fronte come per asciugarsi il sudore, gesto che faceva spesso quando era nervoso.

Sua madre era rimasta senza parole. I suoi occhi, fissi sul figlio, sembravano vuoti e assenti. La sorellina Sprous aveva la bocca spalancata.

Era una situazione complicata in cui quello più a difficoltà di tutti era Einrich.

"Adesso.. vi spiego tutto.." disse e lasciò le posate nel piatto.

Appoggiò i gomiti sul tavolo e congiunse le mani per prendere tempo mentre rifletteva.

"Ecco.. tempo fa, quando ho riverniciato il salotto con gli amici, vi avevo accennato che tra loro c'era un certo Adam che conoscevo da poco. Io e lui ci siamo sposati"

"Perché?" gli chiese sua madre, dopo essere tornata in sé. "L'hai detto tu stesso che lo conoscevi da poco e non ce l'hai mai presentato!"

"Il fatto è che.." fece una pausa per trovare una scusa accettabile. "Sono successe varie cose che ci hanno portati a decidere di non aspettare. Mi dispiace non avervene parlato prima ma ero lontano e ho avuto dei problemi con il cellulare, ma dovete sapere che ci siamo sposati perché ci amiamo, non per altri motivi. Io con lui sono felice.."

"Quindi in tutto questo tempo sei stato in un paese lontano a sposarti.." commentò suo padre, irritato. "Lui adesso dov'è?"

Einrich rimase in silenzio per un attimo, sorpreso dalla domanda.

"..volevate che lo portassi per farvelo conoscere?"

"Certo!" esclamò sua madre, mentre il marito batteva un pugno sul tavolo, infastidito.

"È la persona con cui ti sei sposato, è ovvio che vogliamo conoscerlo" aggiunse lui. "Anzi direi che ne abbiamo il diritto"

Il ragazzo abbassò lo sguardo. Si domandò se fosse possibile organizzare un incontro tra le due parti senza però svelare la natura di bestia di Lubov.

Se avessero saputo la verità su di lui, i suoi genitori non l'avrebbero accettata.

"Se non è disposto a venire qui saremo noi ad andare da lui" insistette l'uomo, non ricevendo risposta.

"No!" esclamò Einrich, sgranando gli occhi. "Cioè, non serve" si corresse usando un tono più calmo.

Quello proprio non era possibile, sapeva che sarebbe stato un disastro.

The Beast of the Ice KingdomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora