Lubov camminava a passo lento sul marciapiede, guardandosi intorno.
Il sole splendeva incontrastato nel cielo azzurro e limpido, illuminando ogni cosa.
C'era un leggero venticello che rinfrescava l'aria, spettinandogli i capelli neri.
Quella era, a suo parere, una giornata perfetta per stare all'aperto.
Non c'erano giornate così nel suo regno, dove il cielo era grigio e tutto il paesaggio coperto di neve. Bisognava spostarsi fino ad uno degli altri regni situati, come il suo, al centro della foresta, per godere di un simile spettacolo.
Malgrado questo, lui avrebbe passato la giornata al chiuso quel giorno, a casa di Einrich.
Gli aveva proposto di vedere un film insieme, sperando così di poter passeggiare un po' con lui, almeno fino al cinema, ma aveva saputo che l'umano non sopportava quel posto.
Il cinema era, secondo lui, il posto peggiore per vedere un film.
Per messaggio gli aveva spiegato che i commenti degli sconosciuti disturbavano la sua visione, e che il buio della sala gli metteva sonnolenza. Insomma, niente da fare.
Lubov non capiva a pieno le sue ragioni, dopotutto lui in un cinema non c'era mai stato e gli era parsa un'esperienza interessante da fare, però non voleva forzare Einrich.
Aveva così acconsentito a raggiungerlo a casa sua, per vedere un film da lui.
Era già stato a casa del ragazzo, non si trovava molto distante dalla sua e per questo sapeva che raggiungerla a piedi non sarebbe stato un problema.
Almeno, così facendo, si stava godendo l'aria aperta da solo.. Anche se l'aria in sé non era delle migliori.
Non era una strada trafficata quella, ma non si poteva dire che mancassero le auto di passaggio. Erano pur sempre in città.
Non appena fu arrivato suonò al campanello e nel giro di qualche secondo Einrich aprì la porta, accogliendolo con un sorriso.
"Ciao! Benvenuto, entra pure" gli disse, spostandosi dalla porta e facendogli segno di entrare.
"Ciao" lo salutò a sua volta, accennando un sorriso.
Lubov si era accorto, lui stesso, di non sorridere spesso quanto gli umani che conosceva. Ogni tanto si sforzava di simulare un'espressione contenta, dopo averla provata almeno un paio di volte davanti allo specchio della sua dimora provvisoria. Per qualche motivo, però, non riusciva a sembrare pienamente felice.
Forse era perché i suoi genitori non gli avevamo insegnato a mostrare le proprie emozioni, anzi avevano sempre voluto il contrario; o forse perché, in fondo, era sempre pensieroso. Doveva riflettere bene per capire a pieno i discorsi degli umani e le situazioni in cui si trovava, riflettere per capire come fosse il caso di agire. Insomma, in lui c'era poco spazio per la contentezza.. Anche se doveva ammettere che dei momenti di spensieratezza c'erano stati, in compagnia di Einrich.
Il ragazzo biondo sembrava molto felice, quel giorno. La sua casa era in ordine, ancor più dell'altra volta, e anche il suo aspetto aveva l'aria di essere curato nei dettagli.
Lubov non aveva pensato più di tanto a cosa indossare. La moda umana era un vero mistero per lui, quindi aveva badato solo ad indossare indumenti puliti, come sempre.
"Grazie per aver accettato di venire qui" si sentì dire, mentre seguiva il padrone di casa fino al salotto.
"Non è stato un problema, non volevo crearti una situazione di disagio" rispose, serio.
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The Beast of the Ice Kingdom
Romance[Boy x Boy] Lubov è il sovrano di un regno ghiacciato, popolato da bestie. Nella ricerca di una consorte, la sua attenzione si rivolge al mondo umano. Provvidenziale sarà la comparsa di una strega, la quale gli permetterà di assumere l'aspetto umano...