Capitolo sette ⚽️

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Avevo lasciato Firenze a gennaio.
Non ero contenta di andarmene.
Non mi piaceva l'idea di abbandonare la mia casa, i miei amici e quella che era la mia vita qui.

«Firenze mi dà sicurezza, mi risana l'anima. È una boccata d'aria fresca e una pacca sulla spalla.»

Mi ricordo che preparai i bagagli per la partenza con estrema lentezza e con qualche lacrima che scendeva giù. Pensavo: "okay, facciamo questi pochi mesi a Roma e dopo ritorniamo qua" e invece chi l'avrebbe mai detto che avrei trovato una seconda casa nella città eterna.

Quanto mi era mancato l'accento fiorentino, vedere dalla mia stanza la cupola del Brunelleschi, le sere passate in compagnia dei miei amici sbronzi a Ponte Vecchio per non parlare di quante volte sono andata all'Artemio Franchi a sostenere la mia Viola.
Le domeniche, insieme alla mia compagnia di amici, mi recavo allo stadio con tanto di sciarpa al collo e maglietta, e nonostante non capissi niente di pallone, incoraggiavo la mia squadra a suon di cori e battito di mani.

Con la Fiorentina è stato amore a prima vista. Ero già legata alla città ed è stato facile innamorarmi della squadra di calcio: la gioia per una vittoria, il rammarico per una sconfitta e l'ansia prima di una partita.
Adesso posso dire che sto iniziando a provare le stesse emozioni con la Roma. Né a Venezia, né a Udine, né ad Ancona e nemmeno a San Pietroburgo (per quel poco che ci sono stata) ho mai avuto questa sensazione di attaccamento a una squadra.
Ad oggi posso dire di amare la Roma al pari della Fiorentina. Ma se parliamo di città, il mio cuore, è della capitale.

[...]

La settimana passata con Emma è stato un ritorno al passato. Gelato preso nella nostra gelateria di fiducia, passeggiata a Ponte Vecchio e visita a tutti i musei e chiese della città.
L'ho persino aiutata con la scuola di danza. Ho conosciuto le sue allieve e devo ammettere che mi faceva una strana sensazione a sentirla chiamare "maestra".
Lei ce l'aveva fatta. Stava realizzando il suo sogno, stava diventando qualcuno, e questo con l'aiuto dei suoi genitori nonostante il divorzio e il fatto che fossero una Dubai e l'altro in giro per il mondo.

A volte penso di essere stata troppo debole rispetto alla mia migliore amica.
Io, a differenza sua, posso vantarmi di una famiglia unita, che si ama e che c'è sempre stata per i suoi figli. Ma credo che ciò che l'abbia aiutata più di tutto sia stata la libertà che le hanno concesso.
Il libero arbitrio nel prendere delle decisioni, sbagliare e creare dagli errori un capolavoro.

Ero stata bene a Firenze. Avevo respirato quell'aria di "novità" di cui avevo tanto bisogno.
Ma mi mancava casa. Mi mancava Roma.

[...]

Tornai nella capitale più serena di prima.
Adesso ero più che pronta ad affrontare il mio coinquilino.

Aprii la porta e un solare Manuel mi venne incontro.
«Ehi, sei tornata!» , mi accolse con un lungo abbraccio.
«Ti ho portato un souvenir da Firenze.» , dissi porgendogli una bustina.
«A meno che non sia una bella fiorentina, e non parlo della bistecca, non m'interessa.»
«Stupido! Hai me. Non sono abbastanza bella forse?» , gli chiesi incrociando le braccia al petto.
Lui mi guardò per un attimo e dopo mi fece un sorriso a trentadue denti.
«Tu sei bellissima.» , disse guardandomi intensamente negli occhi e accarezzandomi la guancia.
Restammo per un attimo in silenzio a fissarci.
Arrossii quando i nostri sguardi si incrociarono
anche se Manuel non mi aveva tolto gli occhi di dosso da quando ero arrivata.

«Okay, vedo che non hai distrutto casa durante la mia assenza.» , esordii interrompendo quell'imbarazzante silenzio.
«Non sai quante cose ho fatto durante la tua assenza: sono andato al mare, fatto dei nuovi amici e mi sono iscritto in palestra.»
«Che bravo.»
«Ah e ho ridotto le mie uscite in discoteca, di questo ne ha risentito molto il mio amichetto ma preferirei passare una serata con te che cento con ragazze diverse.»
«Wow! Devo andare via più spesso.» , esclamai non dando peso all'ultima frase.
«No, ti prego. Mi sei mancata.»

NEVER FORGET YOU || Stephan El Shaarawy (Sequel Nobody like you) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora