AFFINITY • vkook ff {COMPLETA} (Wattys2019)

bel culo!

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il mattino seguente, Tae si svegliò —stranamente— con un leggero mal di testa.
dunque prese un'aspirina ed iniziò a prepararsi. I suoi capelli erano letteralmente un disastro.

d'un tratto Jimin entrò nella sua stanza.
- buongiorno Taehyung! è un po' tardi, muoviti, ti aspettiamo nella sala prove!
- buongiorno a te, Jimin! Sì, cercherò di far presto.

Jimin sorrise, annuì e uscì richiudendo la porta.

Tae cercò di essere il più veloce possibile. Indossò le prime cose che si trovò davanti e cercò di aggiustarsi i capelli.
sentì bussare alla porta.
- sì?
- apri.
- Jimin tranquillo, ti ho detto che sto arrivando! Sto cercando di sbrig-
si interruppe quando la porta si aprì e vide che non era Jimin.

- ehi Jungkook. Dimmi, ti serve qualcosa?
chiese mentre finiva di aggiustarsi i capelli; guardava il suo amico attraverso il riflesso dello specchio.

- no,- rispose il maknae sedendosi sul letto e sbottonandosi un bottone della camicia
- volevo solo vederti, siccome stanotte sembrava non avessi voglia neanche di sentirmi...

- Oh, l'hai detto anche tu. Era notte, scusa se volevo dormire.
Jungkook liberò una piccola risata e abbassò lo sguardo.
poi si alzò dal letto.
- certo, anch'io volevo dormire.
- e allora perché mi hai chiamat-...
- con te, però.

- Ma perché parli così? Davvero, sei strano.
Taehyung era imbarazzato ed era diventato rosso in viso.

- guardati, sei diventato tutto rosso. E poi cosa intendi per 'strano'?
chiese Kook, avvicinandosi sempre più a Tae, mentre lo guardava dalla testa ai piedi.
- come 'cosa intendo'? Insomma, guardati, non hai mai parlato così con me, tantomeno hai mai voluto dormire con me.
- e ora sì. strana la vita, eh?

ora Jungkook era praticamente a due centimetri di distanza dal maggiore.
lo guardava fisso negli occhi con uno sguardo intenso.

Tae, imbarazzato, spesso distoglieva lo sguardo, come cercando di evitare qualsiasi tipo di estremo contatto con kook.
- perché non mi guardi? Ti vergogni?
e subito, con un movimento delicato gli mise una mano sotto il mento e gli alzò leggermente la testa, in modo tale che anche Tae lo guardasse.

- dai Jungkook, fermo... è tardi, dobbiamo andare dagli altri..
Kook sorrise e lo lasciò uscire per raggiungere i ragazzi, rigorosamente facendolo camminare avanti a lui.

- bel culo.
- cosa?
- bel culo, ho detto.