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Marco

È una bastardata, lo so, e forse me ne pentirò.

Suonano alla porta e vedo Luca correre per andare ad aprire: in questi ultimi mesi le cose tra di noi sono tornate ad essere armoniose, probabilmente, anche più di com'erano prima.

Oggi siamo due uomini più consapevoli, più forti e sicuri e questo ha contribuito a far sì che il nostro rapporto diventasse ancora più solido e vero.

Il fattorino consegna la pizza e Luca torna in cucina con un sorriso radioso:
-L'hai presa davvero!- esclama contento, poggiando il cartone sul tavolo:
-Perché non avrei dovuto?- gli domando sollevando un sopracciglio.

Luca si limita a sorridere e scrollare le spalle: ecco, questa è una cosa che, dopo l'ospedale, ha continuato a portarsi dietro.

È un'insicurezza profonda, un senso costante di inadeguatezza. Tutto ciò che dice, pensa, desidera, ... finisce sempre per sminuirlo credendo che non sia "necessario".

-Eppure, sai che ho voglia di pizza, stasera?- mi aveva detto nel pomeriggio e quando gli ho fatto presente che avremmo potuto ordinarla per cena, se n'è uscito dicendo: -No, va beh... era così per dire, magari poi non ti va, meglio di no- ed è una stupidaggine, ma dato che veniva da lui... "meglio di no": è diventato, tipo, il suo nuovo mantra.

Per qualsiasi cosa, in qualsiasi situazione in cui, anche solo per un secondo riesce a tirare fuori qualcosa che desidera, che pensa, che gli piacerebbe, subito eccolo che arriva a concludere le sue frasi con: "Meglio di no".

Luca prende un pezzo di pizza e si siede sul divano, torna a seguire il programma che stava vedendo alla TV in silenzio, con quell'aria beata e spensierata da bambino che ho imparato a riconoscere, essere in lui, sinonimo di felicità.

Sì, sarà sicuramente una bastardata:

"Ho bisogno di parlarti, di persona, ovviamente. Ci vediamo in quel posto?"

Invio il messaggio senza stare ancora a pensarci su:
-È buona questa pizza, tu non mangi, Marco?- mi domanda Luca ed io sobbalzo, quasi come se mi avesse colto in flagranza di reato:
-Non ho molta fame, magari dopo-
-Okay- mi tremano le mani e mi rendo conto soltanto adesso che stavo ancora stritolando il cellulare in attesa di una risposta:

"Sai che mi scoccia andare lì"

Leggo e scuoto la testa. Sono arrivato sino a questo punto, quindi, sì, bastardo sino in fondo:

"Anche a me scoccia vedere tutte le sere la tua auto posteggiata davanti casa mia, eppure, sono un tipo magnanimo e ti lascio fare. Potresti anche ringraziarmi limitandoti a dire di sì!"

Invio ed attendo. Passa qualche secondo in più rispetto a prima, probabilmente starà cercando di capire di quanto mi sia accorto del suo comportamento da stalker e se questo potrebbe finire per causargli problemi tramite qualsiasi mia azione legale.

Io lo capisco e sinora l'ho lasciato fare semplicemente perché era troppo presto: ma, adesso, credo che i tempi siano finalmente maturi, quindi ho deciso di agire per poter finalmente mantenere la Promessa.

"Domani sera alle ore 21:30"

Risponde.

"Okay"

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