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Sono finiti anche gli allenamenti pomeridiani e dopo una bella doccia mi butto sulla branda.
-"Giornata intensa è?"- Jasmin alla mia destra si infila il mantello.
-"Sì"- sbuffo girandomi a pancia in su.
Luke entra nel tendone e si siede al bordo della mia branda, mi giro dalla parte opposta sospirando.
-"Io devo andare, a dopo Anna"- Jasmin si carica un borsone a tracolla dirigendosi verso l'uscita.
-"A dopo"- farfuglio.
-"Cos'hai?"- Luke appoggia un mano sulla mia schiena, mi giro verso di lui. Lo guardo negli occhi, mi guarda come se potessi morderlo o esplodere da un momento all'altro.
-"Che c'è?"- chiede
-"Niente"- mi rigiro dalla parte opposta.
Lui si alza. Fa il giro della branda, per poter stare dal mio lato, e si accovaccia alla mia altezza -"È per David? Guarda che stava scherzando. A lui piace prendere in giro le persone"-
-"Te sei mai stato preso in giro? Non credo. Sai non è una sensazione bellissima..."- Fisso il mio sguardo nei suoi occhi. Le iridi al loro interno, da una parte nera e dall'altra bianca, si allargano intercettando il mio sguardo.
-"Ma lo conosci, stava scherzando"-
Distolgo velocemente lo sguardo non rispondendo.

-"Dai dolcezza non te la prendere..."- mi poggia una mano sulla testa. Al contatto della sua mano calda sulla mia testa lo riguardo negli occhi, lui mi sorride -"Non lo pensa veramente...aspetta un attimo, quindi ti interessa cosa pensa lui di te?"-
-"Certo che mi interessa!"- urlo balzando in piedi. Mi dirigo a grandi passi fuori dal tendone. Stava scherzando?! Quello non era uno scherzo, gli scherzi non fanno stare male le persone.
-"Dolcezza"- sento la voce di Luke che mi chiama alle mie spalle
Voglio solo vedere Jack...
Mi ripeto in testa intanto che la rabbia si tramuta in lacrime, perché sono così debole? È per questo che tutti mi prendono di mira.
-"Dolcezza ferma"- Luke mi afferra dalla spalla facendomi voltare verso di lui.
-"Che vuoi?!"- urlo mentre un lacrima inizia a bagnarmi la guancia.
-"Stai piangendo?"-
-"No!"-
-"Ma stava solo scherzando..."-
-"Stava solo scherzando?!"- urlo mentre le lacrime mi rigano le guancia -"Certo...lui scherzava!"- continuo sorridendo -"Che stupida!"-.
Mi avvicino a Luke per guardarlo negli occhi -"Lui stava scherzando come tutti gli altri! Come il ragazzo di ieri! E le ragazze all'accademia! E tutte le persone che mi hanno screditato e deriso perché sono diversa, perché sono umana! Solo perché sono debole tutti pensano di poter fare quello che vogliono perché: hey quella è un'umana non ha forza, non ha qualità, è incredibilmente stupida! Se un gruppo di umani in passato ha ucciso la vostra razza allora lo fanno tutti gli umani, dico bene?! Mentre voi no! Se voi avete ucciso, dissanguato o ferito un umano, non importa! Perché voi non siete tutti così! E noi invece sì! Mi sono rotta di tutte queste discriminazioni! Mi sono rotta della gente che mi guarda dall'alto in basso perché più potente o perché più forte, basta!"- le gambe mi cedono e cado sulle ginocchia prendendomi il volto tra le mani -"odio tutto questo...odio essere debole..."- dico tra un singhiozzo e l'altro.
Luke scende alla mia altezza, le sue braccia forti e muscolose mi tirano in un abbraccio.
Mi accarezza la schiena stando in silenzio. Sento i passi di un gruppo di persone, il ringhio di Luke che fa tremare il suo petto. I passi si velocizzano scomparendo.
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È ormai notte fonda quando si sente un'esplosione, ci tiriamo tutti a sedere sulla branda di colpo.
Matt accende le lampade.
-"Che facciamo?"- chiede Leonardo
-"Cambiamoci non si sa mai"- gli risponde immediatamente Jack.
Dopo che ci siamo cambiati stiamo seduti nei nostri letti in silenzio, nell'accampamento si sente solo silenzio.
-"Stai ferma"- Jack mi mette una mano sulla coscia, con voce dolce, fermando la mia gamba. Non mi ero nemmeno accorta che la stavo muovendo...qualcosa mi dice che sono in ansia.
-"Andrà tutto bene"- continua sorridendomi, si siede vicino a me prendendo la mia mano nella sua.
-"Sapete che se entra qualcuno e vi vede sono cazzi"- ci avverte David.
-"Sì lo so, ma non mi importa"- Quando siamo entrati nel campo Jack mi ha spiegato che ci è vietato qualsiasi 'gesto da fidanzati', il motivo non ce l'ho ancora chiaro ma è una regola e come tale dobbiamo rispettarla.
Qualcuno entra velocemente dentro il tendone -"Squadra speciale potete riposarvi, non è chiesto il vostro aiuto!"- ci avvisa legando i suoi rasta in una coda, quando i nostri occhi si incontrano lo riconosco subito: Andreas.
-"Anna?!"-
-"Ciao Andreas"-
-"Che ci fai qui?! Non mi dire che sei una recluta?"-
-"Sì... "-
Lui non mi fa finire la frase -"Eppure tuo fratello non ne sapeva niente...meglio non dirglielo adesso. Infondo sei in buone mani, in tutti i sensi"- dice facendo un sorrisino, mi accorgo che Jack mi sta ancora tenendo la mano e arrossisco.
-"Andreas che succede?"- chiedo spostando l'attenzione su un altro argomento.
-"Tranquilli, niente che noi non possiamo risolvere"- esce per poi tornare indietro -"potete tornare a dormire e Anna"-
-"Sì?"-
-"Stai più attenta la prossima volta"- mi fa un occhiolino e se ne va.

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