Cɪɢᴀʀᴇᴛᴛᴇs (K.Nj.+M.Yg.)

[smoking with ya]

Sempre 24 marzo, ore 11:20

Namjoon si morse il labbro, per poi passare le dita tra i capelli di Yoongi, pettinandoli, ma smise quando sentí questo mugugnare e subito dopo borbottare con eleganza una domanda.

»chi cazzo è...«

Yoongi, il ragazzino dalle guance paffute e color pesca, aprí lentamente gli occhi, il suo sguardo gelido stonava con il calore del suo corpo, la sua voce impastata dal sonno ed i suoi capelli spettinati gli davano un aspetto infantile, cosa che fece sorridere Namjoon.

»la testa di cazzo che
vorrebbe una sigaretta.«

Quest'ultimo, avvolse un braccio attorno ai fianchi stretti del più grande e lo strinsé a sé, in un momento di tenerezza.
Yoongi, con un'espressione confusa stampata in volto, rimase fermo.
Non si aspettava di certo questo genere di gesti da parte del minore, ma dovette ricredersi, lo stava abbracciando?
Si lasciò quindi coccolare da Namjoon, fino a sentire le farfalle nello stomaco a causa dei suoi grattini.
Nella mente di Yoongi c'era solo una grande confusione, avrebbe voluto staccarsi e andare a pisciare come ogni mattina ma voleva stare ancora accoccolato contro il petto del ragazzo al suo fianco.
Scelse la seconda opzione più che volentieri.

Ore 13:02

Namjoon stava fumando sul balcone una sigaretta di Yoongi, come di routine, mentre quest'ultimo lavava i piatti sculettando sulle note di The Hills.
Il tempo non prometteva nulla di buono, il cielo era parecchio nuvoloso e c'era un vento terribile, nonostante ciò comunque faceva caldo il che rese Yoongi più nervoso del solito.
Una volta terminato il suo compito, quest'ultimo, raggiunse il minore fuori, sedendosi lontano da lui.
Dopo le coccole del mattino, tra di loro si creò una strana tensione, insostenibile per entrambi, ma nessuno di loro due volle aprir bocca e pronunciarsi per l'imbarazzo, quindi quel giorno fumarono insieme su quel balcone, ma come sempre lontani l'uno dall'altro.