Parte prima (e prima della tempesta) - CAPITOLO 8 - Robert

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La diretta radio è stata molto, molto divertente e i dj così gentili da passare le mie canzoni preferite durante tutto il programma. Adoro le radio!
Come adoro le interviste in televisione, fatta eccezione per quelle che so in anticipo saranno un'impresa, come quella che sto per affrontare.
Lo studio del C.M. è il tipico cliché dello stile americano: acciaio e vetro sposati alla perfezione con vetro e acciaio.
"Signor Shannon, la aspettavamo!"
Una donna sulla quarantina con capelli rossi cotonati e occhi azzurri accoglie me e zio Paul (che da bravo manager non ha mai smesso di seguirmi) stringendoci la mano con forza, ha un sorriso ampio dai canini affilati e lo sguardo freddo.
"Piacere mio." Signora Dracula, ma evito di sfoggiare il mio umorismo, sono sicuro che non lo capirebbe.
"Prego, la accompagno nello studio di Hanna, si occuperà lei della sua intervista."
Camminiamo per gli uffici, saliamo su un ascensore fino al trentasettesimo piano e infine eccoci in una stanza fatta indovinate come? Esatto: vetro e acciaio.
Al di là di una scrivania ampia e col viso nascosto dietro lo schermo di un computer, una ragazza incredibilmente giovane mi squadra da capo a piedi come una iena con una gazzella ferita pronta da divorare. Ha i capelli biondo platino, occhi azzurri come il ghiaccio e il viso bianco sottolineato da un rossetto esageratamente rosso, il fisico da modella chiuso in un tailleur nero.
"Signor Shannon." Mi saluta con entusiasmo staccando gli occhi dallo schermo.
"Robert." rispondo ricambiando il sorriso e stringendole la mano, ha una presa tanto salda quanto la mia, strano per una donna così apparentemente esile.
"Hanna Stone, mi occuperò della sua intervista." Dopodiché si rivolge a mio zio senza smettere di sorridere. "Può lasciarci soli, grazie."
Zio si allontana lanciandomi uno sguardo di ammonimento, quando restiamo soli Hanna (che ho deciso ribattezzerò Iena) indica una poltrona in pelle nera posizionata di fronte la sua scrivania, da un cassetto sotto al pc tira fuori un foglio e un registratore. "Per questioni di privacy le chiedo di firmare questo modulo, signor Shannon."
"Robert." leggo velocemente la questione privacy e acconsento alla registrazione dell'intervista, solita prassi.
"Grazie, signor Shannon. Possiamo iniziare? Vuole un caffè?"
Ci rinuncio, Iena, chiamami come ti pare.
Scuoto la testa: "No, grazie."
"Ottimo, così non perdiamo il tempo che non ho. Parleremo principalmente del suo ultimo film Il fidanzato perfetto." Batte qualche tasto sulla tastiera del pc e torna su di me col solito sorriso tagliente. "Iniziamo" preme il tasto REC del registratore: "Allora signor Shannon, com'è stato interpretare il ruolo dell'ennesimo serial killer?"
Ennesimo serial killer, della serie: interpreto solo quello: "Come sempre, stimolante."
"Ma non si è stancato della solita minestra?"
Iniziamo benissimo.
"Detta così sembra che i registi e gli sceneggiatori con cui ho collaborato si copino a vicenda! Non è carino, non trova signorina Stone?"
Robert 1 – Iena 0
Lei alza a malapena un sopracciglio, è l'unica mossa che fa ma capisco di aver centrato l'obbiettivo. Questa non sarà un'intervista ma un vero e proprio duello in cui le spade sono le nostre lingue: "Non era certo quello che intendevo dire. Semplicemente, non si sta annoiando a recitare sempre lo stesso ruolo?"
Faccio spallucce accavallando le gambe: "Ogni serial killer è fatto a modo suo, esattamente come la sceneggiatura di un film. E' interessante capirne la mentalità e studiarne i movimenti."
"Non le piacerebbe interpretare qualcosa di più spensierato?"
Ma gliele ha scritte zio Paul queste domande?
"Per esempio." Continua sporgendosi in avanti e senza darmi occasione per ribattere: "Il suo bellissimo viso sarebbe ideale in un film romantico."
Calma Robert. Calma.
"Me lo hanno proposto in tanti." Ammetto giocando la carta della verità, a volte funziona. "Ma credo che i film romantici più belli siano quelli che nascono dentro la testa delle mie fan e non quelle partorite dai registi per loro."
Robert 2 – Iena 0
Questa volta la vedo arrossire appena, non mi stupirebbe sapere che anche lei si sia fatta almeno una volta un film su di me, magari lo sta facendo persino adesso. Anche le donne di ghiaccio hanno un cuore.
"Andiamo signor Shannon, vorrebbe farmi credere che non è interessato a soddisfare il suo pubblico femminile?"
E questo che cavolo ha a che fare con la domanda di prima? Il fatto che io detesti le robe romantiche non significa di conseguenza che non mi piacciano le donne.
Merda, la maledetta mi ha messo a disagio.
Robert 2 – Iena 1.
Mi sto rendendo conto che ci sto mettendo troppo per rispondere, così mi vedo costretto a ridere per prendere altro tempo. "Certo che mi interessano le donne." Scuoto la testa.
"E allora perché è ancora single?"
Robert 2 – Iena 2
Se c'è una cosa che detesto è quando mi punzecchiano. Devo far appello a tutte le mie forze per rimanere calmo e non prendere il registratore per scagliarlo al di là del vetro del suo ufficio.
"Perché non sono ancora pronto per una relazione seria!" che comunque è sempre vero.
"Torniamo a noi." Evidentemente non sa cosa rispondere, ma non la considero certo una vittoria. "Cosa farà ora che ha terminato le riprese?"
"Penso che andrò a trovare i miei genitori in Irlanda."
Al diavolo la carta della verità: non ho certo intenzione di dire a mezzo mondo che sto per ritirarmi in vacanza in un luogo isolato!
Un sorriso fin troppo gioioso si apre su quelle maledette labbra rosse: "E ad aspettare il suo ritorno ci sono solo i suoi genitori in Irlanda, signor Shannon?" si avvicina: "Fidanzate segrete?"
Questo è troppo.
"Con tutto rispetto, questo non dovrebbe essere un giornale che tratta di cinema? Il gossip lasciamolo a qualcun altro."
Hanna alza le mani in segno di resa ma dal suo sguardo torvo capisco che ha capito qualcosa. Maledetta. Torna con gli occhi sul computer girando in mia direzione lo schermo piatto. "Bene, grazie per aver fatto quattro chiacchiere con me. Ora possiamo davvero iniziare, Robert." Pronuncia il mio nome come fosse una presa in giro.
Non ci posso credere.
Davanti ai miei occhi ci sono domande inerenti il film che uscirà domani in tutte le sale e quelle sulla prossima pellicola. Ogni singola domanda che questa stronza mi ha fatto fino ad ora erano solo fonte di suo interesse e, fanculo, mi ha pure registrato dopo avermi fatto firmare un foglio di permesso.
Mi sono fatto fregare come un novellino.
Dio, ho davvero un bisogno urgente di quella vacanza.
Avrei voglia di alzarmi e andarmene, spaccare tutto e chiamare una squadra di avvocati incazzati ma il pensiero va al mio povero zio che ci andrebbe di mezzo e non ho affatto voglia di fargli passare delle grane.
Ho subìto ben peggio nella mia vita di una giornalista troppo curiosa e non le darò certo la soddisfazione di vedermi nervoso o, peggio, in difficoltà. Col senno di poi sono stato anche abbastanza bravo ad eludere le domande con risposte secche e non troppo esplicative.
Eppure, mentre rispondo automaticamente alle sue domande e ogni tanto lancio un occhio al suo maledetto taccuino, non posso fare a meno di pensare ad una cosa:
Robert 2 – Iena 3
Ho perso miseramente.
Come dieci anni fa in Irlanda.
E prima di oggi non ci avevo più ripensato.

All'improvviso come la Neve - Gerini AliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora