Esattamente come avevo ipotizzato, la spa non è ancora accessibile al pubblico ma la ragazza responsabile è stata davvero gentilissima nel darmi le svariate informazioni riguardanti gli orari di apertura e i vari servizi disponibili.
Confesso che una parte di me ci sperava parecchio, ma l'altra sa che si consolerà andando alla sala bar. Mi perdo un paio di volte ma finalmente riesco a trovare il luogo desiderato: è molto ampia, ci sono tavoli con gambe nere e piani a specchio molto simili a quello che ho a casa, un palco in fondo e un bancone lunghissimo che si affaccia direttamente sull'apertura. Ci sono svariate finestre che danno sull'esterno ma sono coperte da delle spesse tende di velluto rosso e la luce entra a malapena da delle fessure.
Suppongo che anche il bar sia chiuso, insomma prima di domani non avrò occasione di far nulla.
Sospiro abbattuta abbandonandomi all'idea che molto probabilmente dovrò accontentarmi di un bagno caldo all'interno della vasca in camera, così torno sui miei passi sperando di non perdermi come è successo per l'andata.
Ovviamente succede.
Ho un pessimo senso dell'orientamento, Gregory me lo diceva sempre quando andavamo in vacanza e mi vedeva usare internet per orientarmi.
Chissà cosa direbbe se fosse qui.
No, no, no! Non devo pensare a lui, maledizione! Questa è una vacanza riabilitativa non di ripensamento!
Nel vano tentativo di scacciare il mio fantasma torturatore, mi ritrovo nuovamente alla hall e qui vedo tutto il personale riconoscibile grazie le divise, affacciato alle finestre.
Che avranno da...
"Oh no." Sussurro.
Mi si gela il sangue non appena vedo la neve che scende con violenza sul terreno. Oh mio Dio! Sapevo che il clima in montagna cambia velocemente ma non ci avevo mai creduto! E poi io odio la neve persino a New York, crea solo disagi per la mobilitazione e rende tutti dei rincoglioniti infantili.
E adesso come mi raggiungeranno Scarlett e Kim con le strade bloccate? Non voglio restare sola qui dentro! Impazzirò bombardata dai ricordi e dai pensieri.
Prendo di corsa il cellulare ma appena guardo lo schermo vedo che non c'è campo. Non posso nemmeno avvisarle. Impreco tra i denti, forse mi faranno usare il telefono alla reception sempre che le linee non siano saltate a causa della neve.
Ennesima imprecazione, mi giro di scatto e vado a sbattere contro qualcuno.
Alzo gli occhi per chiedere scusa a chiunque si sia intromesso tra me e il telefono della salvezza.
Quando lo vedo mi si blocca il cuore e tutte le forze del mondo mi abbandonano, tanto che persino il prezioso cellulare scivola dalle mani cadendo sul pavimento.
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All'improvviso come la Neve - Gerini Alice
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