Capitolo 8

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L'odore di alcool, fumo e sudore creò una smorfia di disgusto sul volto del moro.

Spostò lo sguardo dai corpi sudati che  si strusciavano l'uno contro l'altro, finché non notò una massa di capelli ricci seduti al bancone.

Si avvicinò facendosi spazio tra la gente.

-Ashton!-
Urlò per farsi sentire posando la mano sulla sua spalla, il ragazzo si girò sfoderando uno di quei sorrisi che facevano perdere, ogni volta, colpi al cuore di Calum.

-Calum pensavo non saresti venuto.- Urlò anche lui per sovrastare la musica assordante, il moro sorrise.

-Sono uscito di nascosto,se mi scoprono sono cazzi. Devi baciarmi il culo, Irwin.-
Si passò una mano tra i capelli, nonostante tutto quel casino riuscì a sentire la risata di Ashton che gli fece cenno, subito dopo, di sedersi accanto a lui.

-Una vodka liscia.-
Ordinò Calum alla barista che subito dopo gli servì il bicchiere con  il liquido trasparente. Era euforico, aveva voglia di ballare e divertirsi, dimenticarsi per qualche ora di tutti i suoi problemi.

-Dopo ci si scatena, ho già trovato due ragazze niente male.-

Disse il riccio divertito, la cannuccia che veniva di nuovo incastrata tra le labbra carnose. Calum annuì anche se c'era un problema, un grosso problema: per quanto provasse a nasconderlo, era gay, decisamente gay e fottutamente innamorato di Ashton.

Una storia di lunga data, ormai.

-Calum? Ehi, torna tra di noi, tutto bene?- Chiese il riccio scuotendolo per una spalla scoperta, un brivido corse lungo il corpo del ragazzo, così grande e calda, chissà come sarebbe stato avere quelle mani ovunque.

-Sì, scusa Ashton, ora andiamo! Dobbiamo divertirci, no?- Tirò un sorriso e bevvé velocemente il bicchere di vodka, Ashton sorrise a sua volta prima di spingere il povero Calum tra la miriade di corpi sulla pista.

Le luci di diversi colori circondavano i due ragazzi, Calum osservava con la coda dell'occhio la ragazza che si strusciava su Ashton e una strana sensazione si impossessò di lui, era geloso, geloso fino al midollo di qualcuno che non lo avrebbe mai visto nello stesso modo in cui lo faceva lui. Non si ricorda di preciso quando aveva iniziato a provare qualcosa per lui, era solamente successo e in quel momento non sa come placare la voglia di strappare tutti i capelli a quell'oca bionda.

-Vado a bere.- Decise infine, doveva decisamente allontanarsi.
Lasciò la ragazza con qui stava ballando a un tizio già ubriaco, andando poi a sedersi al bancone.

Aveva perso il conto di quanto alcool avesse ingerito, tutto girava intorno a lui, non distingueva bene le sagome e la testa era diventata pesante tutto ad un tratto. Aveva solo voglia di vomitare e dormire.

-Cal ma che ci fai qui? Ti ho cercato ovunque!- Riuscì a distinguere la voce di Ashton dietro di lui, oh, il suo Ashton.

-Ashy,Ashy! Che fai qui, vai a ballare!- Una risata involontaria uscì dalle sue labbra, lo sguardo lucido e la lingua pesante, avrebbe cominciato a farneticare da lì a breve.

-Cal tu sei ubriaco fradicio, che hai combinato?-
Ridacchiò il riccio avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Calum. Così confortevole.

-Chi? Io? Ma che dici sono sobrissimo!- Scese dallo sgabello con uno slancio eccessivo, di conseguenza barcollò ed inciampò nei suoi stessi piedi.
Aveva davvero voglia di vomitare.

-Sobrio,eh?- Ashton lo prese al volo salvandolo da una rovinosa caduta, il braccio si era spostato attorno alla sua vita sottile.

-Ashton... non sto bene, credo.- Mormorò il moro tenendosi una mano davanti alla bocca, era giunto il momento di pagare le conseguenze.

-Eh no Cal! Non qui, resisti! -
Urlò il ragazzo trascinandolo tra i corpi e poi nel bagno appena in tempo.
Sia ringraziato il cielo, non voleva fare figure di merda eccessive.

-Dio, Calum, ma se sai di non reggere l'alcool che cazzo ne bevi così tanto! Finisci solo per stare male.-
Ashton si passò una mano nei capelli esasperato, che gli era preso per ridursi così?
All'ennesimo singhiozzo e conato di Calum, il Riccio si piegò verso di lui, la mano che scivolava lenta sulla sua schiena per dargli sollievo.

-Mi spiace, davvero..-

La sua voce era bassa, sconnessa e davvero strascicata, non riusciva a reggersi nemmeno in piedi ed era pallido e sudato.
Ashton lo aiutò ad alzarsi una volta assicurato che stesse meglio, lo resse mentre si lavava la bocca e dopo essere rimasti in silenzio e fermi per qualche minuto lo portò all'aria aperta.

Dopo venti minuti di auto Ashton parcheggiò davanti a casa del moro.
Avevano deciso che forse era meglio tornare a casa, era stata una mezz'ora frenetica e il riccio non se la sentiva di divertirsi sapendo le condizioni di Calum.

-Piccolo disgraziato, siamo arriv-oh-

Sì zitti quando lo vide completamente addormentato sul sedile, la testa abbandonata contro il finestrino, la bocca leggermente socchiusa mentre sembrava davvero scomodo in quella posizione.
Ashton sorrise a quella vista, era così, così..
-Sei così bello, Calum-
Sussurrò accarezzandogli la fronte, lo vide mugognare qualcosa, stringere gli occhi e stiracchiarsi indolenzito.
Facendo il più piano possibile scese dall'auto,  raggiunse il suo lato e sollevandolo lo portò in casa. Il moro completamente rilassato contro di lui, per nulla disturbato da tutti quegli spostamenti.

Lo adagiò piano sul letto, Calum abitava a casa sua da due anni ormai,si era abituato alla sua presenza molto in fretta, si sentiva meno solo e poi Calum era..Calum, no?

Gli sistemò le coperte sul corpo dopo avergli tolto i vestiti, era tonico e la pelle scura era morbida e liscia solo alla vista.

Si stava distraendo, cazzo.

Quando fece per allontanarsi, la mano di Calum gli bloccò il polso.

-Resta, tii prego.-
Mugulò tirandolo appena verso di sè, il giorno dopo se ne sarebbe vergognato immensamente ma in quel momento aveva bisogno di quello.

Ashton sorrise e si sdraio accanto a lui dopo essersi spogliato a sua volta, lo strinse fra le braccia e quel contatto bastò a mandarlo in estasi.

Non sapeva se Calum avesse capito la sua attrazione, aveva da una parte paura di rovinare la loro amicizia, dall'altra era terrorizzato all'idea di provare qualcosa di così forte. Era così strano.
Quella notte però, avvolto nelle calde coperte, stretto al suo corpo decise di lasciare tutto da parte e godersi ogni istante.

Stupid Little Things -Muke- (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora