Capitolo 9

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La luce entrò dalla finestra e Calum mugugnó scocciato mentre si stiracchiava come un gatto pigro.
Non si ricordava come fosse arrivato a casa, ma poco gli importava, per questo tornò a raggomitolarsi contro un petto caldo.

Petto caldo.

Il profumo di Ashton.

Si alzò di scatto e rivolse lo sguardo alla sua sinistra, gli occhi sbarrati e il respiro frenetico.

-Oh, cazzo.-
Si tappò la bocca arrossendo, era confuso, fottutamente confuso, cosa ci faceva con Ashton?

Un forte mal di testa lo pervase qualche attimo dopo però, distraendolo dai suoi problemi. All'improvviso alcune cose della sera prima lo schiaffeggiarono, volevano decisamente prendersi gioco di lui.

Era stato un' idiota.

-Che succede? Mh, stai ancora male?- Il riccio sbadigliò sonoramente strofinandosi gli occhi con il dorso della mano, si era svegliato non appena aveva sentito l'assenza del peso di Calum sopra di lui.

-C-che è successo ieri sera?-Sussurò Calum guardandolo preoccupato..il fatto era che quando si ubriacava aveva la fottuta mania di fare cazzate o di dire cose che non doveva, ed era quella la sua paura.
Si ricordava solo di essere stato male, ricordava la premura del ragazzo ma dopo quello,il vuoto totale.

Ashton si mise seduto come lui, era palesemente divertito, sapeva che non vedeva l'ora di sfotterlo.

-Nulla di che, eri ubriaco da far schifo e dopo aver deciso di fare una scappata al bagno ti ho portato a casa, ti ho messo a letto e sei tornato a dormire. Entusiasmante.- Ashton alzò le spalle con noncuranza, omettendo i complimenti che gli aveva rivolto, non era necessario che Calum sapesse tutto.
Un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra, la sua espressione era radicalmente cambiata. Di cosa aveva paura?

-Quindi non ho detto nulla di strano o bè, fatto altro. Bene, benissimo.-
Calum si strinse nelle spalle, aveva davvero scampato una figura di merda dietro l'altra.
Ashton, che era ancora davanti a lui scosse la testa divertito prima di alzarsi.

-Fatti una doccia, io preparo la colazione.-

Calum si alzò barcollando leggermente non del tutto ripreso dalla sbronza, con una calma che non gli apparteneva entrò in bagno e aprì l'acqua. Aveva decisamente bisogno di togliersi tutto la puzza che sentiva su di sè, anche se aveva anche l'odore di Ashton.

Per dormire con lui doveva solo ubriacarsi? Perchè non lo aveva fatto prima!

Aspettò che il vapore si creasse e lasciò che l'acqua lo avvolgesse, chiuse gli occhi rillassandosi sotto le goccioline d'acqua che battevano sulla sua pelle ambrata e un sospiro lasciò le sue labbra, solo dopo aver davvero realizzato quanto successo, le sue guance si tinsero di rosso.

Dopo una buona mezz'ora uscì dalla doccia, si legò il primo asciugamano che trovò attorno alle vita e tornò in camera.
Stava canticchiando le note di una canzone che aveva sentito alla radio, quando aprì la porta e per poco non gli venne un infarto.

-Cazzo, Ashton! Okay, s-scusami.- Calum portò velocemente le mani a coprirsi il viso scarlatto, non era possibile, così era ovviamente la persona più sgamabile sulla faccia della terra.

-Calum, tranquillo, non ti scandalizzerai per un sedere!- Il più grande scoppiò a ridere davanti a quella scena, il moro tolse le mani ed entrò a testa china borbottando alcune imprecazioni.

Se solo avesse saputo che quel culo lo immaginava da anni.

Stupido Ashton.

Ashton finì di vestirsi ed ora toccava a Calum ma, Dio, non poteva farlo davanti a lui. Era così imbarazzato del suo corpo, sicuramente il riccio lo avrebbe preso in giro per qualcosa e il suo umore sarebbe finito nel Tartaro.

Stupid Little Things -Muke- (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora