Capitolo 12

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Per questo capitolo ho deciso di aggiungere una canzone...come sottofondo ma anche per alcune frasi comunque è Wrapped Around Your Finger dei 5sos.

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Luke

Non so quanto sia passato...sinceramente non mi importa, mi ero ripromesso di far finta di nulla, di continuare la mia vita senza la sua presenza ripetendomi che era solo uno stronzo....e credetemi ci ho provato ma è inutile. Ho passato gli ultimi giorni rinchiuso nella mia camera, a piangere e ha darmi dello stupido, si perché sono stato stupido a pensare di interessargli e ora dopo tutti i filmini che mi ero fatto, mi ritrovo da solo, con il cuore ridotto in briciole.

Lo avevo sentito quel pomeriggio, avevo sentito quel crack alle sue parole,  parole che ora continuo a sentire e che riempiono i miei sogni, parole che hanno distrutto la barriera che avevo creato con cura, ma ormai di quel muro impenetrabile non rimane nulla, solo polvere e non  capisco come una persona di cui forse ero innamorato possa avermi distrutto così facilmente, ero, no non ero...io sono ancora innamorato di quel coglione di Michael.

Il telefono non smette di suonare,  non ho nemmeno la voglia di prenderlo,  tanto so che è Ashton e per quanto gli voglia bene se mi parlasse assieme ora,  be lo manderei a fanculo senza pensarci due volte.

Ora che ci penso forse è meglio alzarmi...il mio stomaco reclama cibo da molto, magari leggerò i messaggi e forse...sempre forse chiamerò Ashton almeno quando ci vedremo non rischierò di morire strozzato.

Uno sbuffo esce dalle mie labbra mentre prendo il cellullare e schiaccio il verde:
Sei una testa di cazzo Lucas! Non hai idea di quanto tu sia coglione! 

Be direi che è leggermente arrabbiato,  allontano velocemente il telefono dall'orecchio, mentre sento ancora le urla del riccio non sono pronto no e dopo quel pensiero spengo la chiamata buttando il telefono tra il groviglio di lenzuola alle mie spalle.

Scendo svogliatamente le scale entrando nella cucina dove scopro bene presto essere priva di cibo...farò la spesa appena uscirò....forse la mia vita era diventata un forse unico.

Scossì la testa e tornai al piano di sopra, aprendo la porta del bagno, una doccia mi avrebbe fatto bene.

Mi spogliai dei vestiti, buttandoli nella cesta dei panni sporchi e aprì l'acqua lasciandola scorrere.

Sospirai girandomi verso lo specchio posto sopra il lavandino "Oddio.." quella parola era uscita involontariamente dopo aver visto il volto di un ragazzo stanco: non mi ero mai visto così nei miei 17 anni di vita, le occhiaie erano pronunciate, gli occhi rossi per aver pianto troppo per non parlare dei capelli...erano sparati in tutte le direzioni, un' ammasso confuso di ciuffi biondi.

Passai le mani sul volto ed entrai nella grande doccia godendomi il calore dell'acqua calda sul mio corpo, non pensai a nulla, semplicemente restai fermo sotto il getto, beandomi di quella sensazione così piacevole. Quando mi accorsi di essere li da troppo presi un'asciugamano abbastanza grande e lo avvolsi attorno alla mia vita uscendo dalla cabina.

Tornai nella mia camera e mi vestii, ero già pronto a buttarmi sul quel letto che ormai aveva preso la mia forma, quando guardai  il calendario: 24 dicembre, una settimana, ero stato in quel letto un'intera settimana, rimasi ancora con gli occhi fissi sul calendario 24 dicembre La vigilia di natale! Sorrisi ricordando le cene passate con loro,  il calore di quella serata...ora odiavo il natale però,  non lo festeggiavo più, non ne avevo poi motivo e non avevo nessuno con cui festeggiarlo.
Un rumore
Un'altro rumore

Mi girai verso la finestra confuso
Un terzo rumore

Mi avvicinai curioso e aprì la finestra, vennì investito dall'aria pungente dell'inverno, tutto er scuro saranno state le 11:30 di sera, i rumori erano cessati, mi sporsi per vedere il giardino sottostante e il sangue mi si gelò,  non per il freddo ma perché lui era lì, mi guardava, bello come sempre avvolto da quella sciarpa e quel giubbino troppo leggero per quelle temperature, riuscivo a vedere il verde dei suoi occhi, brillavano dio come erano belli poi mi riscossi "Vattene Clifford! " Urlai senza rendermene conto e mi morsi il labbro, volevo che se ne andasse, ma allo stesso tempo volevo restasse, lui scosse la testa "Devo  parlarti Luke! Ti prego!" Urlò a sua volta, il suo tono sembrava così sincero forse lo era,  no no mi aveva fatto del male "Non abbiamo nulla da dirci! Mi hai fatto soffrire e io..io ti odio!" Gli occhi pizzicavano..non potevo piangere dannazione, non ora.

Riabbassai lo sguardo e lui non  c'era più, se ne era andato, come era possibile...le lacrime uscirono prepotenti, glielo avevo detto io di andarsene...ma ora lo volevo, lo volevo lì, volevo essere tra le sue braccia "Ti prego non piangere. ." Sussultai sentendo la sua voce, era davanti a me, mi guardava dall'altra parte della finestra non se ne era andato mi aveva raggiunto, le guance arrossate come le labbra per il freddo, i capelli mori mossi dal vento.

Ero paralizzato, il fiato corto,  le gambe tremavano "Lucas, mi sono comportato da idiota" entrò facilmente nella camera chiudendo poi la finestra,  non fiatai, rimasi fermo a fissarlo, lui si avvicinò poggiando la sua mano, caldai la sua mano era calda ed era piacevole,  il suo tocco era delicato,  come se avesse avuto paura di farmi male, di rompermi come se fossi fatto di cristallo "Le cose che ti ho detto, non sono vere tu sei importante per me,  dannazione se lo sei e non voglio farti soffrire anche se già l'ho fatto, voglio ricostrurti pezzo dopo pezzo perché so quanto tu sia distrutto dentro.

Voglio vederti sorridere, voglio sentire la tua risata, voglio passare le giornate a coccolarti vedendo film dolci anche se li odio,  ma per te lo farei" prese le mie mani tra le sue stringendole "Voglio sentire le tue mani fredde sfiorarmi,  sentire la tua voce calda alla mattina quando mi sveglio e quando vado a dormire, io ti voglio Luke ti voglio da quella maledetta sera e mi spiace di aver fatto il coglione" quello che aveva detto, rimasi in silenzio sorpreso, non avrei trovato nulla da dire, non ce ne era bisogno mi alzai sulle punte e premetti le labbra sulle sue.

Assaporai le sue labbra fredde, le sue mani scivolarono sui miei fianchi stringendoli mentre chiedeva l'accesso alla mia bocca,  chiusi gli occhi mentre glielo concessi portando le mani nei suoi capelli. Menta sapeva di menta, la sua lingua che cercava la mia, era un bacio dolce  e lento ma bisognoso, perché ne avevo bisogno, avevo bisogno delle sue labbra, avevo bisigno di lui.

Si staccò leggermente guardandomi negli occhi e credetti di morire, di perdermi in quel verde profondo,in lontananza sentì il rintocco dell'orologio "Buon Natale Luke" sussurrò sulle mie labbra "Buon natale Michael" e sorrisi,  sorrisi perché il Natale ora mi piaceva un pò di più.

Angolo pazzaaa
LALALALALA I MUKE...AMO.QUESTO CAPITOLO DAVVERO♥♥♥ NON STARÒ A SPIEGARVI PERCHÉ NON C'È MOLTO DA SPIEGARE.
Comunque grazie per i voti e i commenti vi amo tanto♥
Ora dovete passare a leggere questa storia perché è wow:

-Rosa Cipria di lollo_vato98 (è fantastica ♥)

Ora vi saluto al prossimo capitolo Cuppy ♥♥

~Lili♥

Stupid Little Things -Muke- (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora