Un tuono mi fa sobbalzare, la pioggia batte rumorosamente sul tetto. Jacob non c'è. Guardo l'ora ed è il momento di prepararsi per la scuola. Spero di rivedere mia nonna e farmi spiegare la storia della bilancia. Scendo in cucina e preparo il caffè per Charlie e Sue, improvviso delle crepe con sciroppo d'acero. Apparecchio la tavola della cucina in maniera impeccabile. La porta della loro camera si apre.
«Buongiorno, vado a scuola! A dopo!» non lascio neanche il tempo di rispondere che mi fiondo in macchina. Prima voglio vedere Jacob. Dobbiamo parlare.
Busso alla porta, ma Billy mi dice che non è ancora tornato dalla ronda. Vado a cercarlo nel bosco, ho ancora un po' di tempo prima dell'inizio delle lezioni. Trovo la sua scia e la seguo finché non lo trovo ferito, riparato sotto a una grossa roccia.
«Jacob, che è successo?»
«Non preoccuparti, è solo un piccolo taglio, guarisco subito. È meglio se vai.»
«No, rimango con te.»
«Non devi soffrire inutilmente.»
«Io soffro solo quando sto lontano da te.»
Osservo la ferita che sta guarendo e mi sento sollevata. Respiro profondamente e il suo odore mi invade e scatena in me la voglia di baciarlo. Guardo le sue labbra ancora incurvate per il dolore, mi avvicino piano. Lui mi appoggia un dito sulle labbra.
«Renesmee aspetta. Devi andare a scuola.»
Un'altra volta mi rifiuta, inizio a sentirmi male e mi gira la testa. Non voglio farmi vedere così, gli volto le spalle e me ne vado. In auto posso far scorrere le lacrime: Jacob non mi vuole. Arrivo davanti alla scuola e decido di andare a scuola per parlare con Liz Masen.
«Signorina Swan, accomodati.» la lezione è già iniziata, ma non vengo ripresa. Mia nonna è sempre splendida, capelli acconciati con uno chignon elegante e indossa un tailleur verde scuro. Per tutta la lezione non mi rivolge nemmeno uno sguardo.
Quando la campanella annuncia la fine delle lezioni metto il libro nello zaino e quando alzo lo sguardo lei non c'è più. La cerco nei corridoi, ma non la trovo. Vado in segreteria e chiedo un colloquio con la prof, ma l'impiegata mi risponde che tutti gli incontri sono sospesi per un paio di settimane. Non ci credo. Non ho scelta che entrare in sala professori.
«Renesmee Swan, è vietato agli studenti entrare qui, devi essere a lezione adesso.» l'insegnante di scienze alza le braccia innervosito dalla mia intrusione.
«Mi scusi tanto, cerco la professoressa Masen.»
«E' appena uscita con i ragazzi dell'ultimo anno, sono andati alla fiera di Port Angels.»
Ho capito che tutti mi stanno evitando, ma io non mi arrendo. Esco da scuola senza farmi vedere, salgo in macchina mi dirigo a Port Angels. Vedo lo scuolabus parcheggiare, tutti scendono e la prof gli avvisa: «Ci vediamo qui tra due ore. Mi raccomando state insieme e non vi allontanate.»
Quando rimane sola mi avvicino.
«Possiamo parlare?»
«Renesmee, non dovresti essere a scuola.»
«Dobbiamo parlare.»
«Non è un buon momento. Ho venti ragazzi sotto la mia responsabilità. Torna a scuola.»
«No. Devo sapere: cosa sono?» la prendo per un braccio.
Lei guarda la mia mano, ma non dice nulla. Mi rivolge uno sguardo sorpreso e corruga le fronte.
Le mostro un'immagine di me e mio padre che suoniamo insieme il pianoforte.
Lei scatta indietro.
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The Full Moon
FanfictionRenesmee inizia una nuova vita a Forks, dopo che i Cullen hanno deciso di lasciare la cittadina per trasferirsi in Alaska. Vivrà con Charlie e Sue e andrà a scuola nella riserva. Un nuovo incontro sconvolgerà la sua vita e il suo rapporto con Jacob...