Capitolo 6

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Alle mie spalle proviene un uggiolio che mi fa sobbalzare. Mi giro lentamente e un lupo dal mantello bruno si avvicina a passo deciso, le orecchie appuntite sono rivolte verso di me, mostrandomi i denti grandi e robusti. Gli occhi sono verdi, come quelli di Liz Masen. È lei. Stringo il braccio di Nahuel e mi stringe a se.

«Al mio tre, corriamo.» bisbiglia al mio orecchio.

Mi rifiuto di andarmene, voglio vedere la figlia della luna da vicino. La paura iniziale che avevo scompare. Mi stacco da lui e faccio un passo in avanti con lentezza, mettendo la mano avanti, per dimostrarle che non ho cattive intenzioni.

Il lupo con un balzo di sovrasta e mi sbatte a terra, un mugolio gli esce dalla bocca e mi lecca la faccia. La sua coda scodinzola come quella di un qualsiasi cane che fa le festa al suo padrone.

Sono rimasta sorpresa dalla sua reazione, mi aveva spiegato che quando era in forma di lupo era solo l'istinto a dominarla e non i sentimenti.

Una mano fredda mi accarezza la guancia e mi sveglio di soprassalto. Sgrano gli occhi vedendo mia madre difronte a me. Cerco di calmare il battito del mio cuore.

«Hai fatto un brutto sogno?»

Vorrei tuffarmi tra le sua braccia, ma quando mi torna in mente il motivo per cui sono arrabbiata con lei, mi volto e le dico: «Vattene!»

«Ti voglio spiegare quello che è successo.»

«Non m'interessa. Ora lasciami dormire.» le dico con tono acido, coprendomi con la coperta.

«Ti chiedo scusa, non era mia intenzione...» sbuffa.

«Non mi aspettavo questo comportamento da te. Ho sempre visto come vi guardate tu e papà, quando Nahuel mi ha detto che tu e Jacob...» non riesco neanche a dirlo ad alta voce.

«Renesmee, quello che hai visto tra me e papà si chiama amore e durerà per l'eternità, come la mia amicizia con Jake. Lui è stato la mia ancora di salvezza in un momento brutto della mia vita umana e mi sono aggrappata a lui per continuare a vivere, ho confuso i sentimenti. Tengo a lui come un fratello. Non devi essere gelosa di me. Riesci a capirlo?»

«Perchè dici che è stata la tua ancora di salvezza?» la mia curiosità si è accesa.

«C'è stato un momento dove tuo padre è andato via e diciamo che ho perso la ragione. Jacob mi ha fatto rimanere con i piedi per terra. Mi ha salvato da un vampiro che voleva uccidermi e poi quando mi sono tuffata dalla scogliera, ho rischiato di annegare. Poi in altre occasioni il branco si è alleato con i Cullen, sempre per proteggermi.» il suo sguardo è perso nei ricordi e i suoi occhi ambrati sembrano rivivere quel tormento. La sua espressione mi colpisce come uno schiaffo inaspettato. Forse sono stata troppo dura con lei, perché non conoscevo ciò che ha passato, non pensavo che avesse patito tanto.

Le tocco la mano mostrando le mie scuse.

«Meno male che ora sei indistruttibile.» cerco di scherzare, lei ricambia il sorriso e questa volta non rifiuto il suo abbraccio.

«Mamma, perché papà era andato via se ti ama tanto?»

«E' complicato. Diciamo che la relazione tra umano e vampiro non era sempre facile.»

«Raccontami tutto per favore.»

Le sue parole mi provocano una morsa allo stomaco, tutto quello che ha passato prima della mia nascita mi fa sentire in colpa per non essere stata l'aiuto che avrei potuto darle e ringrazio Jacob per averlo fatto. Ora vedo tutto in maniera diversa e senza rabbia e gelosia.

«Sei felice mamma con papà?»

«Sono la donna più felice del mondo e perché ho davanti a me la ragione del nostro amore infinito.»

«Ti voglio bene.»

Rilassata tra le braccia di mamma continuo il mio sonno, e una domanda sorge spontanea: ho baciato davvero Nahuel o era solo un sogno?

Quando mi sveglio è l'alba e deciso di uscire a cercare mia nonna. La luna piena non ha ancora finito la sua fase e la vedo ancora brillare sulla linea dell'orizzonte, nascosta per metà dalla coltre di nuvole.

Lo slalom tra gli alberi ha un sapore diverso e mi chiedo il motivo. La foresta avvolta da un luce fioca assume un particolare colore che non avevo mai visto. Non è la prima volta che c'è la luna piena visto che cade ogni mese, stavolta è diverso, ma non capisco.

Un lupo dal mantello bruno si avvicina con un balzo da una roccia, non è un lupo del branco, e non è un lupo qualsiasi. Mi fermo a osservarlo e l'animale mi mostra i denti. È lo stesso del mio sogno, stessi occhi e stessa postura.

«Nessie non ti muovere.» la voce di papà mi sorprende.

«Papà è una figlia della luna, non mi farà del male.» gli spiego, ma l'immagine di mia nonna si mostra nella mia testa e lui non può fare a meno di vederlo.

Il ringhio del lupo si fa più forte, sicuramente per l'odore di un vampiro.

«Madre!» lui scatta verso di lei, ma lo blocco per paura della sua reazione, non può avvicinarsi senza rischiare la vita.

«No!»

Il lupo si accuccia sulle zampe anteriori pronto all'attacco.

«No!» urlo di nuovo.

Non vengo ascoltata e il lupo ci aggredisce mordendomi i pantaloni, papà cerca di liberarmi ma viene aggredito a sua volta.

La paura prende il sopravvento e sono costretta a fare ciò che mi sarei promessa di non rifare mai più. La decisione è stata presa.

Un urlo squarcia il silenzio del bosco e il lupo scappa terrorizzato.

«Mi dispiace papà.» sussurro, mentre cerco di tenerlo fermo della convulsioni che gli sconquassano il corpo.

Le lacrime si fermano sulle mie labbra e assaporo il gusto salato e amaro della mia disperazione.

I suoi occhi rimangono aperti e si colorano di verde. Un corpo in trasformazione e io mi sento la persona più crudele del mondo.

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