Capitolo 5

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Appena scendiamo dalla Volvo una sferzata fresca mi accarezza il viso e un'ombra si muove silenziosa verso di me. Una chioma bionda si lancia in aria, io rimango a guardarla senza muovermi e senza capire, finché Jacob non si trasforma davanti a me.

«Cane, spostati!» la voce di zia Rose mi sorprende. Jacob per risposta gli mostra i denti affilati.

Rimango per un momento interdetta, fino al momento in cui parte del branco e i Cullen formano due fronti.

«Che succede?» chiedo.

«Renesmee vieni qui.» mi ordina mia madre.

Vedo mio padre esaminare uno a uno i presenti per scoprirne i pensieri, gli raggiungo e loro formano uno scudo per proteggermi da mia zia. Immaginavo che fosse arrabbiata, ma a tal punto?

«Rose!» zio Emmet le cinge le spalle per calmarla.

«Non mi toccare, altrimenti finirà male!» lo mise in guardia con un tono così sgarbato che non le avevo mai sentito, nemmeno quando si stuzzicava con Jacob. Non vedo più la zia che mi cullava, che mi teneva in braccio, che mi leggeva libri finchè non ero stata capace di farlo da sola, che mi pettinava i capelli; ora vedo la ferocia che vuole scagliare su di me. Inizio a tremare, ma non per la paura, ma per la tristezza di perderla. Papà mi stringe la mano, ha ascoltato i miei pensieri e capisce il mio panico.

«Jake, porta Nessie da Charlie!» dice mia mamma in un sussurro per non farsi sentire dagli altri.

Monto sulla sua schiena e sfreccia tra gli alberi con rapidità. Mi volto indietro per capire cosa succede, ma ci allontaniamo troppo in fretta.

«Jacob fermati!» ma lui non lo fa, anzi corre con più velocità. Decido di scivolare dal suo dorso.

Gli alberi iniziano a ruotarmi intorno, mi sdraio sul terreno umido e chiudo gli occhi.

«Nessie, che succede?»

Un forte senso di nausea mi assale.

«Ehi, piccola! Non aver paura, ti proteggo io.»

«Jacob, non ho paura. So difendermi da sola, sono forte pure io.» per convincerlo tasto con la mano sul terreno in cerca di una sasso e quando lo trovo lo disintegro con la mano.

«Renesmee!» la voce di Nahuel mi chiama e riapro gli occhi. Cerca di farmi alzare, ma Jacob non lo lascia fare.

«Cosa non hai capito di "stai lontano da lei"?»

«Renesmee, vuoi che me ne vada?»

«No, sto bene, datemi un momento.» Con movimenti lenti cerco di alzarmi e tranquillizzare i due.

Non credo di aver ancora capito cosa mi stia succedendo: è la prima volta che mi sento così.

«Nahuel, ti è mai capitato di stare male fisicamente?»

«No, però credo che il tuo malessere abbia a che fare con il litigio della tua famiglia. Sono emozioni che non sai come gestire. Ho sempre visto la tua famiglia unita e vederla adesso, è impressionante.»

«A cosa ti riferisci esattamente?» chiede Jacob.

«E' da ieri sera che stanno litigando tutte le coppie si stanno separando, tranne Edward e Bella.»

«Il motivo?» domando. Non ci sto capendo niente, non può essere per zia Alice.

«Vogliono essere trasformati come Alice, ma Emmet non vuole e nemmeno Esme.»

Le lacrime stanno per scendere ma cerco di cacciarle indietro, non voglio essere il motivo per cui la mia famiglia si divida.

«Nessie, ora andiamo ti accompagno a casa.»

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