Sogno o son desta?
Aprii un occhio accecata dalla luce, avevo dimenticato di chiudere le tende la sera prima, e in quel momento la mia camera era completamente illuminata dal sole tiepido di New York.Lanciai un'occhiata al cordless che suonava sul comodino prima di afferrarlo di malavoglia.
-È il servizio sveglia che ci è stato richiesto, le auguriamo una splendida giornata- disse la voce femminile al telefono.Aggrottai la fronte, ero sicura di non aver richiesto nessun servizio di sveglia.
Poi spalancai gli occhi tornando alla realtà -Grazie- feci prima di riattaccare.Caleb pensava proprio a tutto, come poteva sapere che mi sarei scordata di puntare la sveglia?
Caleb... mi rotolai sul letto coprendomi con il caldo piumone, era così morbido quel letto che sembrava di dormire su una nuvola.La sera prima dopo il bacio sul Empire State Building eravamo tornati in albergo, eravamo stati in un silenzio rilassato per tutto il tempo e mi aveva preso la mano accompagnandomi alla mia stanza.
Avevo scoperto, con sorpresa, che lui avrebbe dormito nella suite vicino alla mia.
Era proprio il ragazzo della porta accanto. Sorrisi a quel pensiero.
Sentivo le farfalle nello stomaco al ricordo di come era andata la serata.
Lui bellissimo, la cena in giardino, e la visita notturna di New York.Era stato meglio di un sogno. Restai a fissare il soffitto senza smettere di sorridere, prima di farmi forza ed alzarmi dal letto.
Sarebbe stata una lunga giornata, e dovevo essere al meglio delle forze.
E per farlo dovevo arrivare per prima al buffet della colazione.Ma ovviamente al plaza anche la colazione ti veniva servita da camerieri freschi e super riposati. Beati loro.
Ordinai praticamente qualsiasi cosa dalla lista, e mi ritrovai il mio piccolo buffet privato. Bevvi un sorso di succo d'arancia, felice come una bambina a natale, prima che il Grinch arrivasse.
-Smith- alzai gli occhi puntandoli sull'uomo elegante in piedi vicino al mio tavolo.
Turner probabilmente non era mai stato bambino, lo immaginai nascere già così, con quella smorfia antipatica e gli occhi minuscoli.-Signor Turner! Buon giorno, vuole ..- feci cenno al mio tavolo imbandito sforzandomi di sorridere, lui non contraccambiò il favore. Figurarsi.
-Ho ordinato la colazione in camera, i giornalisti arriveranno tra venti minuti- disse secco lanciando uno sguardo accigliato alla mia "misera" colazione.
-Sarò puntuale- non rispose e dopo aver alzato un sopracciglio, se ne andò a prendere una tazza di caffè.
Niente era meglio che una giornata illuminata dal sorriso di Turner.
Riuscii a essere puntuale, nonostante fui costretta a correre in camera a cambiarmi, per colpa di una macchia di marmellata.
Mi ero legata i capelli e indossato una camicetta chiara e dei jeans scuri che, a mio parere, potevano andare e scesi all'area meeting.
La stanza era affollata di persone arrivate munite di macchine fotografiche e videocamere. Donne in abiti ingessati e uomini in cravatta, aspettavano l'arrivo della scrittrice. Scorsi Caleb seduto dietro a un lungo tavolo, dove presto ci sarebbe stata la Williams.
Lo guardai sentendo il cuore stringersi, io avevo baciato quell'uomo.
Con un sorriso sghembo mi avvicinai a Turner, cercando di calmare il panico che mi attanagliava. Era seduto alla platea di fronte a lungo tavolo e non mi degnò di uno sguardo. Un gruppo di persone gli erano affianco, con tablet di ultima generazione pronti a immortalare il momento.
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IL RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO [TEMPORANEAMENTE SOSPESA]
RomanceKatie Smith è sempre stata brava a cavarsela, è una ragazza intelligente e con la risposta sempre pronta. Ma la sua vita subisce uno scossone quando la casa di fronte a lei viene occupata da un nuovo inquilino il sexy, e fastidiosamente pieno di sé...