║Wolf In Sheep's Clothing║〉〉 BakuDeku/KatsuDeku

》Chapter 6《：Awa Toishi

«Awa, Awa... ehm... Toishi. Sì.» Era abbastanza titubante, ma Izuku controlló ed era proprio lei. « Vai a sederti.» Disse gentilmente, e lei si congedó in uno dei posti in fondo alla classe. Era abbastanza sicura di sé, constató, quando spiegava la vedeva dare occhiatacce a coloro che la guardavano in un certo modo, soprattutto Kiuto Iida, che era il figlio secondogenito di Ochako e Tenya, lo conosceva. I suoi capelli erano marroncini, gli occhi blu come quelli del padre e il suo carattere, che, beh, era come quello del padre, appunto, mentre il quirk della madre. Perché durante la lezione sgridava e faceva le lezioni di vita a Toishi, che sorrideva, però.

Lui era solo il figlio secondogenito, la sorella studiava in giurisprudenza. Ichiro Iida. I suoi capelli erano lunghi fino alle spalle, neri. Gli occhiali appoggiati sul naso, le guance rosse e gli occhi color marrone. Il quirk del padre ed il carattere benevolo di Ochako, era davvero una brava ragazza. Quando gli chiesero se voleva fare l'eroina, lei rispose che non faceva per lei quel lavoro, e che aveva lasciato il posto al fratello, aiutandolo ad allenarsi.  Infatti, Kiuto non era molto bravo nel combattimento corpo a corpo, e Ichiro durante tutta l'estate gli insegnava nuove tecniche. Izuku assistiva ad ogni loro allenamento, per lui e Bakugou erano come dei nipoti.

C'era un'altra ragazza, lì, che conosceva molto bene. Hiraki Kirishima, la figlia adottiva di Denki ed Eijirou. L'vevano presa all'età di tre anni e si erano sposati, crescendola come se fosse la loro vera bambina, e lei a tratti somigliava quasi a Denki, di carattere. Aveva i capelli marroni e gli occhi azzurri. Il suo quirk era quello di poter manipolare l'acqua a suo piacimento. Era interessante, e non la vedeva da molto, era cambiata. Oppure Watashi Todoroki, il figlio di Shouto e Momo. I suoi capelli neri erano attracersati da strisce rosse e bianche, mentre i suoi occhi azzurro scuro erano come il cielo durante il tramonto. Poteva creare oggetti di ghiaccio da diverse parti del corpo. Era socievole ed intelligente, anche se si chiudeva in sé stesso, a volte.

Quel giorno, non solo gli alunni dimostrarono dei fondamentali per l'eroimo, anche Deku era riuscito a capire molto a riguardo dei propri alunni, tranne una: Name Toishi, la ragazza entrata in ritardo. Colei che era quasi spaventata della sua presenza. Quando la salutò -erano all'ultima ora, lui aveva insegnato alla prima e l'untima, infatti.- aveva visto i suoi occhi: blu come il mare.
Gli fecero uno strano effetto, e decise di andare a casa dal suo ragazzo dopo aver salutato i professori, o meglio, i suoi colleghi di lavoro, oramai.

Appena arrivò ed aprì la porta, chiamandolo, lo vide sbucare dalla cucina con un mestolo in mano. Izuku quasi non rise, al pensare ad un Katsuku che cucina al posto suo. Era passato mezzogiorno, quindi lui non avrebbe potuto. «Bentornato, eh. Comunque il pranzo è pronto.» Izuku trattenne le risate con la mano, per poi scoppiare in una risata liberatoria. Il biondo lo guardò male, per poi addolcire il proprio sguardo. «Idiota, smettila e vai a mangiare, io ti raggiungo a tavola fra poco.» Ma prima che potesse dire qualcosa, il verdino gli diede un bacio sulle labbra, a stampo ovviamente, e si avviò al tavolo, dove il suo piatto preferito lo attendeva ancora ardente.

«Awww, Katsudon?» Chiese retoricamente, sedendosi, mentre il biondo era ancora all'ingresso con le gote rosse dall'imbarazzo, con un'ondata di calore che invasiva il proprio corpo. «Sì...»;
«Sai che ho visto Kiuto, Ichiro, Hiraki e Watashi? Sono cresciuti tantissimo!» A sentire i nomi di quei marmocchi, Bakugou rise amaramente, pensando a come sarebbe bello avere una famiglia con Izuku, l'uomo che amava da anni. Ma lasciò stare, facendo scivolare la mano fuori dalla tasca dei pantaloni, perché non era ancora il momento. Non era ancora giunta l'ora per loro, ma sapeva che, un giorno, la loro vita avrebbe avuto una svolta.