Capitolo Sesto

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Preparo la tavola, finisco di cucinare e sistemo tutto nei piatti. Provo a chiamare Cesare a voce alta ma non mi sente, quindi decido di raggiungerlo. Vado nel cortile e lo vedo sudato, sotto il sole, con le mani, la maglia e la faccia sporche di grasso, intento a parlare al telefono. Quando nota che mi sto avvicinando lo sento mettere giù la chiamata...
C:”Sofi, devo andare, ci sentiamo dopo. Ciao, Ciao”
Il sorriso scompare dal mio volto ma cerco di non farlo notare troppo.
F:”Ci sei riuscito?”
C:”Si, anche se è stata più dura di quanto mi immaginassi. Hai notato tutte le mie ferite di battaglia?” mi chiede indicando tutte le macchie di grasso
F:”Un vero lottatore! Il pranzo è pronto ed è in tavola. Ti porto al bagno così puoi sistemarti un po’”

Lo accompagno al piano di sopra, nel bagno della mia stanza.
F:”Sfortunatamente in questa casa i bagni sono entrambi all’interno delle stanze, spero non ti dia fastidio...Comunque stavo pensando che ho una maglia da uomo pulita nel mio armadio, te la presto volentieri”
C:”Una maglia da uomo tu?”
F:”È, o meglio, era....del mio ragazzo”
C:”Ah...sei fidanzata”
F:”Si, lui vive a Milano, da dove vengo io”
C:”Capito...beh, vado a darmi in un secondo la rinfrescata e a questo punto accetto la maglietta”

Scendo di sotto e metto a scaldare il pollo che ormai si era raffreddato. Poi mi siedo a tavola aspettando l’arrivo di Cesare, mentre rispondo ai messaggi di Samuele.

X:”Mi avevi chiesto se poteva darmi fastidio che io entrassi nel tuo bagno personale...ti rispondo che forse darà fastidio a te” e Cesare scoppia in una risata fragorosissima
F:”Cesare ma cosa cazzo hai in mano!?!? Nooo ti prego, mi ero dimenticata di aver fatto il bucato e di aver lasciato le cose in bagno ad asciugareee” volevo morire
C:”Sòccia, che intimo!” continuava a ruotare con un dito una mia brasiliana rossa “Dai, faccio finta di niente ahahah”
F:”Che bastardo che sei ahaha ora sono in imbarazzo”
C:”Ma noo” mi risponde ancora ridendo “cioè, complimenti a....com’è che si chiama il tuo ragazzo?”
F:”Samuele...”
C:”Ah Samuele! Beato lui!” che maledetto sorriso
F:”Vieni a mangiare, beota”

Finiamo di pranzare chiacchierando, ci facciamo un caffé e siamo pronti.
F:”Magari mi vado a cambiare, con la gonna in moto rimango in mutande dopo due secondi”
C:”Se hai su intimo come quello fai pure!”
F:”Sei proprio un cretino! Su space valley ti mostri proprio per quel che sei!”
C:”Quindi mi conoscevi già?!? Maledetta bugiarda” e inizia a rincorrermi su dalle scale fino a camera mia per farmi il solletico
F:”No cesolololo non farmi questo, risparmiami dalla tua cattiveria sovrumana” dico buttandomi sul letto di schiena come ferita
C:”Vedo che siamo cretini in due qui...” mi si avvicina mordendosi il labbro e quando è il momento... Mi fa il solletico ai piedi e corre via chiudendo la porta
C:”Cambiati in frettaaaaaaaa”
Me la rido da sola in camera, perché ci divertiamo così?
Mi infilo un paio di pantaloni neri in pelle, una canottiera aderente bianca, e prendo la mia giacca di pelle.

CESARE’S POV
Mi stavo divertendo parecchio: da un lato la vedevo come una sorellina piccola che mi piace stuzzicare, dall’altra ha un modo di fare che mi attrae,intriga. Mi sento affascinato dal suo atteggiamento e non posso fare a meno di passare del tempo con lei.
Mi stavo odiando per questo, d’altronde Sofia mi aveva chiamato per sapere com’era andata in palestra e cosa avrei fatto dopo e io in risposta ho completamente omesso l’esistenza di Francesca. Non è che una parte di me se ne sta preoccupando veramente?
Non so, resto il ragazzo impulsivo di sempre. Vedremo in seguito... Anche se...pure lei è fidanzata e in più non ti ha fatto mai pensare che ci fosse qualcosa dietro. Scherza, si, ma come farebbe con tutti no? Forse no. Lo spero.

F:”Sono pronta Cesuuuuu” gli dico con un sorrisone
C:”Uellaa, più motociclista di me!”

Eccoci ancora! Finalmente succede qualcosina. Come procederà?
Cosa ne pensate?
Lasciatemi sapere.
Un bacio☆

"Loro non esistevano, loro consistevano, coesistevano"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora