"Loro non esistevano, loro consistevano, coesistevano"

Capitolo Decimo

Quei pochi giorni a casa in tre avevano esaurito le risorse presenti nel nostro frigorifero quindi mi ero offerta volontaria per andare a fare la spesa. Io e giulia avevamo preparato la lista e le avevo chiesto di prestarmi la macchina per facilitarmi con le buste della spesa.

Scombussolata dalla mattinata agitata, decisi di andare quella domenica sera a fare la spesa, per prendermi un momento da sola.

Mi faccio una doccia calda prima di uscire, mi lascio asciugare i capelli all’aria, che di conseguenza diventano ondulati, mi metto una tutina nera aderente con sopra un maglione rosso che mi scende dalle spalle, lasciandole scoperte. Infine, per sentirmi più sicura di me, mi metto il mascara e sono pronta ad uscire.

Arrivo al supermercato ed avendolo visto poche volte prima, mi ci perdo dentro. Vagavo di corsia in corsia alla ricerca dei biscotti quando ad un certo punto scorgo un casco noto. Mi avvicino senza farmi notare...

F:”Questi biscotti integrali hanno un meraviglioso gusto di cartongesso, sai?” dico ironica

C:”Ma cosa ci fai tu qua? Mi stavi facendo prendere un infarto” dice ridendo

F:”Stavo portando a spasso la mia tartaruga, non è evidente?”

C:”Mamma mia che scema che sei!” mi risponde continuando a ridere e spingendomi

C:”Comunque intendevo: che cosa ci fai qui a quest’ora? Sono le 21, non dovresti essere a casa a cenare?”

F:”Potrei fare la stessa domanda a te!”

C:”Touché!”

F:”Io ho avuto una giornataccia e avevo bisogno di uscire ma di stare contemporaneamente tranquilla, alla fine a quest’ora non c’è molta gente, ci sono solo quelli come te!”

C:”Io mi sono semplicemente svegliato tardi a controllare il frigo. Ho casa libera ed ero convinto di avere qualcosa da mettermi nello stomaco stasera, invece vuoto più totale”

F:”Beh, siamo in due a non avere ancora cenato!”

C:”Quindi ti va di raccontarmi la tua giornataccia davanti a un paio di birre e una cenetta gentilmente offerta dal Cesu per sdebitarmi?”

F:”Ma si dai, ho davvero bisogno di staccare”

C:”Allora dirigiamoci a scegliere le birre da bere”

F:”Andata!”

Ognuno finisce la propria spesa ed, usciti dal super, decidiamo di passare da casa mia per lasciare la spesa e la macchina. Arrivata sotto casa inizio a correre, butto le buste della spesa sul pavimento della cucina, spiego a Giulia la situazione, le schiocco due baci sulle guance chiedendole di sistemare la spesa e poi scappo nuovamente fuori casa.

C:”3 minuti e 20 secondi, non pensi di essere stata troppo lenta? Stavo già per chiamare i soccorsi!”

F:”Non volevo che tu riuscissi a ripensarci su e a mollarmi qua” rispondo con un sorriso che tratteneva una risata.

Parcheggiamo sotto casa sua, cerco di aiutarlo con la spesa ma lui fa il galant’uomo. Quando apre la porta realizzo di essermi dimenticata delle mie conoscenze da assidua follower dei vlog di Nelson, infatti vengo dapprima annusata e immediatamente dopo travolta da Chewbe. Se già ero follemente innamorata di quel cane guardandolo semplicemente nei video, dal vivo e vivendomi il suo carattere mi perdo completamente. Inizio a giocarci e a coccolarlo, mentre gli parlo con la vocina e lo riempio di complimenti ad alta voce. Cesare si gode la scena in piedi alle mie spalle, infatti quando mi volto ha un sorriso divertito ma soddisfatto.

Mi aiuta a sollevarmi da terra porgendomi la mano.

C:”Quindi? Vieni a farmi compagnia mentre cucino?”

F:”Molto volentieri chef! In cosa consiste il menù?”

C:”Rimango sul classico quest’oggi, voglio mangiare porcate: un bel piatto di spaghetti all’amatriciana”

F:”Devo ammetterle che ha fatto perfettamente centro chef, non poteva scegliere meglio di così!”

C:”In realtà lo sapevo, sono troppo in gamba”

F:”Fortuna del principiante!”

La prima parte della serata vola via perdendoci tra battute e cucina, una risata dietro l’altra, clima che non fa altro che farci sentire a nostro proprio agio.

Cosa succederà fra questi due?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
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