Chapter 15: - Tempo -

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Capitolo n.15

- Tempo -

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"Noi due non abbiamo più molto tempo."


15 Ottobre 2012, Tokyo, 06:30

Lo strinse a sé ancora più forte, più possessivamente.
Sprazzi di ricordi della scorsa sera vagavano nella sua mente, sentendosi libero e appagato, li ricordava tutti, li riguardava a uno a uno, semplicemente felice.
Le mani di Naruto, il suo corpo, la sua voce, le carezze, i baci, i tocchi.

Tutto era realtà, lì dove doveva stare.

La luce che penetrava dalle tapparelle cominciava a farsi più chiara e luminosa ai suoi occhi, come a ricordargli che non c'era tempo per sognare, doveva andare.
Ma lui non voleva ancora tornare nella realtà, era ingiusto, così nascose il viso tra quelle ciocche dorate che tanto amava, creandosi un rifugio sicuro per i suoi occhi.

Il suo profumo gli annebbiò la mente, lo mantenne in uno stato di pacata subcoscienza, ove i suoi muscoli si rilassarono e si modellarono al corpo dell'altro.
Il calore delle coperte scure, che poggiavano delicatamente sopra di loro, si mescolava a quello dei loro corpi, creando un dolce tepore di cui difficilmente ci si poteva separare: la loro pelle a contatto era calda, bollente, si fondeva l'un l'altra.

Sasuke sarebbe rimasto lì per sempre, avrebbe congelato il tempo, se solo lo avesse potuto fare.
Ma non poteva, purtroppo.

Aprì leggermente gli occhi, osservando le lunghe e folte ciglia del biondo, poi i lineamenti del naso, della bocca, del viso e del collo, per poi essere interrotto dalle scure lenzuola.
Non si sarebbe mai stancato di osservarlo e trovare nuovi dettagli.
Il petto si alzava e abbassava con delicatezza, mentre dal naso usciva un suono sordo, segno che stesse respirando senza difficoltà.

Il respiro di Naruto era l'unico che potesse calmarlo.

"...Naruto, svegliati..." - sussurrò con voce debole e scura, ma l'altro non rispose.
"Naruto..." - Sasuke portò una mano al viso di Naruto, accarezzandogli piano una guancia.

Passò le dita tra quelle brutte cicatrici, pensando che amava anche quelle, ormai.

Il ragazzo continuava a non rispondere al suo tocco, così Sasuke chinò la testa, lasciando infine un leggero quanto amorevole bacio fra le labbra dell'altro.

Appena Sasuke tolse però la mano dalla sua guancia, per alzarsi dal letto e iniziare a prepararsi, avendo deciso di non svegliarlo più, qualcosa lo afferrò.

"Dove stai andando?"
La sua voce, ancora rotta dal sonno, lo fece sorridere.

"Devo andare a lavoro Naruto... Ti ho concesso del tempo ma tu eri impegnato a dormire."

"Il lavoro può aspettare, ed io ho bisogno ancora di te." Naruto tirò a sé Sasuke e lo bloccò in un abbraccio "mortale".

"Ti prego, resta qui con me."

"Sai che non posso."

"Ti prego."

Naruto affondò il viso nel collo dell'altro, godendo ogni istante; i loro corpi nudi si toccarono e un brivido percosse entrambi, che non reagirono, ma al contrario, si abbandonarono a quella sensazione.

Naruto avvolse le dita attorno alla vita esile dell'altro, affondandole e lasciando segni rossi sulle carni dell'altro.

Inspirò profondamente il suo profumo, si lasciò cullare dal silenzio, dimenticando la realtà che lo circondava.
Andava bene, restare un po' così.

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