Jaime Lannister.

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E' mattina presto, perché i raggi del sole ancora stanno nascendo su uno sfondo blu notte dato dal cielo. Mi giro nel letto tra le lenzuola bianche. Davanti a me c'è la schiena nuda di Cersei che balla ad ogni suo respiro. "Come sarebbe, se io rimanessi qui e la vedessi mentre si sveglia con la luce del sole?" Penso, mentre mi affretto ad indossare i calzoni, la maglia di cotone e il cinturone. Reggo gli stivali con le mani e, senza far rumore, apro la porta per uscire e porgo uno sguardo a Cersei ancora dormiente, prima di chiuderla.
I corridoi sono vuoti e silenziosi, perciò infilo gli stivali ai piedi e mi dirigo nelle mie stanze, dove il mio scudiero mi attende lucidando l'armatura.

"Dormito bene, Pod?" Gli chiedo entrando e lasciando il cinturone sul tavolo di legno.
Podrick Payne mi aiuta ad indossare l'armatura e poi mi accompagna dove ci alleniamo ogni mattina, perché quando non ci sono guerre o battaglie, bisogna allenarsi, per tenere il corpo e la mente pronta.
Nessuna risposta da parte del mio scudiero perché pensa ancora che da un giorno all'altro io possa tagliargli la testa, ma non sarà mai così. Non ho mai voluto uccidere nessuno, ma come avrei potuto fare con Cersei, se non avessi fatto ciò che ho fatto?
Lascio la mi spada lunga, regalatami da mio padre per il mio titolo di Comandante delle Guardie, nelle mie stanze, mentre mi affretto a prenderne una in ferro e la faccio roteare con la mano della spada, la mano destra.
Podrik si affretta a prendere anche lui una spada lunga e si mette in guardia per un mio possibile attacco, come gli ho insegnato.
Sferro il primo colpo e lui, anche se goffamente, lo schiva, ma ne sferro un altro rapido, inaspettato, che lo fa cadere. Una folta nube creata dalla polvere alzata da terra si solleva sempre di più, a causa del tonfo che Podrick ha fatto per terra. In questo momento di distrazione mi sistemo i capelli tirandoli indietro, girandomi e guardando verso l'alto. Proprio in questo momento lo stomaco inizia a darmi delle fitte delicate e il mio cuore accelera il suo battito. Cersei, con i suoi capelli d'oro, mi osserva dalla finestra delle sue stanze. Vorrei salire, stare con lei, abbracciarla e donarle tutto il mio amore, ma so che non posso. Mi giro rapidamente e mi accorgo che il mio scudiero si è alzato e sta ancora cercando di togliere la terra dalla sua armatura in ferro, invano.
"Ho amato una fanciulla bella come l'estate, con la luce del sole nei capelli..." Canticchio tra me me.

"Niente male, Pod. Ma dovrai fare di meglio." Dico sferrando un altro colpo e lui, ancora una volta, cade a terra. Io gli tendo la mano per aiutarlo ad alzarsi e lui, sorpreso, la stringe e si rialza.
Un ultimo sguardo dedicato a Cersei, uno solo, che mi basterà per tutta la giornata per continuare a sorride.
Prendo fiato e mi concentro sul combattimento. Per Cersei ci sarò questa notte.

La sposa sbagliata. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora