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La Rana, la chiamavano, per quanto potesse fare ribrezzo. Io ed Elia, però, non avevamo paura e volevamo ad ogni costo andarla a trovare nella sua tenda che si trovava nel bel mezzo del bosco. Lei, in realtà, aveva un po' di timore, ma io, che ero la leonessa di Castel Granito, non temevo nulla e l'ho trascinata con me. 
La trovammo, la tenda: una capanna di cui il tanfo si sentiva fino a qualche piede al di fuori, da questa usciva del fumo dal tetto fatto di paglia e fango, le mura rette da qualche arbusto di legno e delle foglie abbastanza lunghe da annodarle insieme. C'erano anche delle pietre a circondarla, forse per renderla più carina, ma il solo risultato fu un design disconnesso dal tutto. 
Entrammo, senza preavviso, ma Maggy La Rana sapeva già tutto. Appena mettemmo piede dentro quella buia capanna, lei neanche si girò per vedere chi era entrato, ci ha detto solo di sederci e di pensare bene a ciò che stavamo per fare. 
Quando si girò, vidi i suoi capelli giallastri sporchi di fango, gli occhi incorniciati da un colore nero acceso, vestita con un abito nero stracciato ai lembi. 
Si sedette sul suo trono fatto di arbusti di legno e ci disse che se mai avessimo voluto sapere il nostro futuro, avevamo solo quattro domande a disposizione, ma che comunque lei non ce lo avrebbe mai svelato.
Dopo le mie numerose e fastidiose insistenze e minacce, decise di prendere del sangue dalle nostre dita e succhiarlo.

La prima a fare la sua domanda fu Elia. 

"Sposerò mai Jaime?" chiese alla strega dei boschi di Lannisport. In realtà, la mia amica, era innamorata di Jaime, ma gelosa che Rahegar prestava attenzione solo a me, diceva di volerlo sposare un giorno e la cosa non mi faceva né caldo, né freddo, ma quando le chiese di mio fratello persi il controllo. 

"Nè Jaime, nè nessun altro uomo. Saranno i vermi ad avere la tua verginità. La tua morte è qui, adesso, bimbetta. Non senti il suo fiato? E' molto vicina" le rispose Maggy. In quel momento fui felice di sentire quelle parole, infatuata già dal viso ancora giovane di mio fratello.

"Quando sposerò il principe?" chiesi io, poi, riferendomi a Rahegar. 

"Mai. Tu sposerai il re" mi rispose e solo adesso capisco a cosa si riferiva: ho sposato Rahegar poco dopo la sua incoronazione, a causa della morte del padre.

"Ma sarò regina?" 

"Aye. Sarai regina... fino a quando non verrà un'altra regina, più giovane e più bella di te, a distruggerti e a portarti via ciò che avrai di più caro"

"Il re e io avremo figli?"

"Zero lui e tre tu. D'oro saranno le loro corone e d'oro i loro sudari. E quando sarai annegata nelle tue stesse lacrime, il valonqar chiuderà le mani attorno alla tua gola bianca e stringerà finché non sopraggiungerà la morte"

A queste parole, non continuò. Risposte fredde e per me senza senso. 
Dopo averla maledetta, trascinai Lyanna fuori dalla tenda, ancora spaventata dalla risposta della strega.

"Cosa vuoi che importi! E' una strega" e dicendo questo, non mi accorsi che la profezia si stava già avverando. 

Ripensai alla domanda della mia amica e vidi un pozzo poco distante, le dissi che doveva accompagnarmi lì per vedere se c'era qualcosa dentro, ma appena si sporse di più, con tutta la forza che avevo nelle braccia, la spinsi dentro. 
Si sentì solo un urlo profondo che rimbombava dalle pareti, poi il rumore del suo corpo che sprofondava nell'acqua ed infine più niente. Solo le cicale che cominciavano a cantare e a bramare la pioggia. 

Mi guardai attorno per vedere se qualcuno avesse visto, ma non c'era nessuno. 

Non me ne accorsi subito, ma con quell'omicidio, misi inizio alla profezia. 


E' per questo motivo che vorrei Myrcella sempre accanto a me o Jaime. Continuo ad andare nel tempio ad accendere candele per il Guerriero e a pregare per lui affinché possa darmi la protezione necessaria per affrontare la profezia, ma agli Dei ho smesso di crederci tempo fa. 

Cosa me ne faccio del Guerriero se ho già Jaime?


La sposa sbagliata. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora