5.

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"Agrumi..." inspira l'aria. "...i miei preferiti, sorella."
Chiudo gli occhi per godere anche io del meraviglioso profumo che i sali minerali iniziano ad emanare. "Lo so bene. Ti ricordi quando volevamo fare il bagno insieme da bambini, ma nostro padre non ce lo permetteva?" affondo di più nella vasca, lasciando trasportare i miei capelli dall'acqua e lasciandomi bagnare tutto il corpo fin sotto il mento.
"Già. Eravamo bambini, nessuno si sarebbe aspettato che quell'amore fosse durato a lungo" mi passa nuovamente la coppa di vino piena ed io lo assaporo di nuovo, questa volta facendolo scivolare tutto in gola provocando un leggero bruciore.
Sento la virilità di Jaime premermi sulla schiena nuda e in un certo senso mi conforta sentirlo, mi fa sentire protetta e mi fa capire che è proprietà solo mia.
Mi alzo restando seduta sul fondo, solo per poggiare la coppa vuota sul pavimento di pietra. 

"Sai, ho sentito dire..." mi giro verso di lui, attorcigliando il mio indice sui suoi peli che padroneggiano il petto e lascio che i miei occhi ammirino la sua mandibola scolpita, i suoi capelli lunghi color oro che gli cadono bagnati quasi sulle spalle, le sue iridi verdastre e i suoi pettorali scolpiti alla luce del sole.
Non so decidere quale visione sia meglio: lui, nella vasca da bagno nudo, profumato di agrumi; oppure lui, con una spada lunga dorata in mano, i capelli madidi di sudore e l'armatura addosso, con un mantello bianco che gli svolazza sulle spalle. Sceglierei di gran lunga la prima, ma quel mantello è il segno del suo amore per me, dato che lo porta in spalla dopo aver pronunciato un giuramento di castità e non solo, tradito la sera stessa. "...che nel cuore di Castel Granito non c'è altro che pietra" sussurro sulle sue labbra per poi lasciarci un lieve bacio e mordicchiarle lievemente.
"Sarà vero?" eppure nessuno sa che nel cuore di Castel Granito c'è solo amore ed è per questo che facciamo del male agli altri. "Sarà forse una cosa da egoisti?" gli unici che ci hanno voluto così sono stati gli Dèi ed io non posso, non riesco a fermare il mio cuore.
Jaime mi circonda la schiena con le sue braccia possenti e con un solo gesto mi fa capire che sono di sua proprietà. So quando gli può dar fastidio che io sia sposata con un altro uomo in questo momento, a me da fastidio il solo fatto che tutte le mie ancelle lo guardino!  

Lo bacio e lui fa scivolare la sua lingua nella mia bocca, intrecciandola con la mia. 
"E se qualcuno ci scoprisse?" per una volta, però, non penso a nessuna conseguenza e mi lascio accarezzare uno dei miei seni da lui, mentre io continuo a tenere le mie mani appoggiate sul suo petto per permettermi di sentire con il tatto il battito del suo cuore. 
Sento di nuovo la sua virilità premere sul mio ventre ed io scivolo su di lui, permettendo ancora una volta di assaporare con l'olfatto il delizioso profumo di agrumi. 
Entra dentro di me e mi bacia, mi accarezza i capelli ed io faccio altrettanto, assaporando tutto ciò che ha da offrirmi, sentendomi viva e finalmente parte di qualcosa.
Cerco di respirare affondo per non emette nessun suono per paura di essere scoperti.
Un attimo, ed è tutto finito. Come sempre, continua a restare dentro di me e so che per lui è un posto dove rifugiarsi.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia la fronte.
"Credo che dovrei andare ora" mi dice, uscendo dalla vasca e asciugandosi con delle asciugamani che le mie ancelle avevano poggiato sul letto poco prima.
Io affondo la testa nell'acqua e decido di uscire anche io ed asciugarmi insieme a lui, aiutandolo a spostare i mobili che avevamo messo come blocco davanti la porta.
Indosso un vestito leggero fatto di stoffa bianca, mentre mio fratello si rimette addosso l'armatura e il mantello bianco, ritornando ad impugnare la spada.
"Mi staranno già cercando." Dice, quasi per giustificarsi.
Io gli rispondo con un cenno della testa, lasciandolo andare.
Guardo la vasca ancora piena d'acqua e la tocco con la mano e noto che si è freddata da tempo, forse non ci avevo fatto caso per il calore umano che avevo attorno.
Chissà se l'amore è davvero così doloroso.
Da piccola pensavo che mio padre potesse rispondere a tutto, forse è così, ma ci sono domande che non posso fargli e quindi domande che non avranno mai alcuna risposta. 

La sposa sbagliata. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora